Carciofo alla giudia
Durata: 30 min
Difficoltà: media
Origine: Lazio
Ingredienti
Per 4 persone:
Carciofi romaneschi | 4 |
Olio per friggere | q.b. |
Sale | q.b. |
Preparazione
Prendete i carciofi romaneschi e mondateli, eliminando le foglie esterne troppo fibrose e dure. Tagliate poi le punte e la parte finale del gambo in modo da lasciare un gambo di circa 4 centimetri di lunghezza.
Poi prendeteli con le mani ed allargate lievemente i petali del carciofo. Se fosse presente un’eccessivo fieno interno (vuol dire che non sono così giovani….) rimuovetelo aiutandovi con un coltello. Mettete i carciofi a bagno in una bacinella con acqua e il succo di due limoni.
Adesso per ottenere i carciofi alla giudìa, dovremo fare una doppia frittura. La prima frittura eliminerà l’acqua e cuocerà il carciofo. La seconda li renderà croccanti.
Prendete una pentola per la frittura. Ricordate che questa deve essere abbastanza profonda da ospitare il carciofo. Riempite di olio per frittura e scaldatelo fino a fargli raggiungere alte temperature. Prima di immergere i carciofi assicuratevi che essi siano ben asciutti. Lasciateli cuocere in frittura per un pò di minuti. Poi quando cominciano a dorare, toglieteli dall’olio e lasciateli scolare. Infine metteteli sulla carta assorbente ad asciugare.
Una volta raffreddati, (dategli il tempo di far evaporare altra acqua), immergeteli nuovamente nell’olio per frittura e fateli diventare croccanti lasciandoli friggere per altri 3-4 minuti. I petali dovranno aprirsi quasi a girasole per farli diventare croccanti anche all’interno.
Servite i carciofi ben caldi, generalmente a testa in giù.
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