Tuesday, February 28, 2017

Zafarani cruschi

zafarani cruschi - peperoni croccanti

Zafarani cruschi (Peperoni croccanti)

Tempo 100x100Durata: 20 min                 

mattarelloDifficoltà: facile            

basilicata Origine: Basilicata

Gli zafarani cruschi (peperoni croccanti) sono una ricetta tipica lucana.  Questa specialità consiste praticamente in peperoni rossi secchi e croccanti (anche freschi) che vengono consumati sia soli che utilizzati per condire altre pietanze, in particolare la pasta. Consumati da soli, vengono generalmente serviti come antipasto, prendendo i peperoni cruschi (secchi) o anche peperoni rossi freschi e friggendoli. In questo modo risulteranno ancora più croccanti e saporiti.

Ingredienti

Per 4 persone

Peperoni rossi 200g
Olio per friggere q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Prendete i peperoni freschi e dopo averli lavati, mondateli rimuovendo sia il gambo che i semi all’interno. Asciugateli per bene. Poi prendete una pentola adatta alla frittura e riempitela di olio per friggere. Portate ad alta temperatura e poi mettete i peperoni a friggere. Continuate la cottura finchè non risulteranno ben croccanti. Poi toglieteli dalla frittura con un mestolo forato, fateli sgocciolare per bene e poneteli ad asciugare su carta assorbente da cucina.

Disponeteli su di un vassoio da cucina e servite. Gli zafarani cruschi devono essere serviti ben caldi. Spesso si accompagnano con un piatto di olive nere secche.

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Thursday, February 23, 2017

Kaiserschmarrn

kaiserschmarrn o kaiserschmarren

Kaiserschmarrn

Tempo 100x100Durata: 25 min

  Difficoltà: facile

 Origine: Alto Adige

I kaiserschmarrn, o kaiserschmarren, sono un dolce molto diffuso nel Tirolo, ormai entrato a far parte della tradizione della cucina altoadesina, ma di origini austriache. Questo dessert è in realtà sempre stato un dolce ed una delizia per le popolazioni povere. Di antichissime origini, alcune documenti già lo descrivono nel lontano 1500, è fatto di latte, uova, farina e strutto ed ha una consistenza morbida e spezzettata. Il suo nome originale era infatti Schmarren, parola tedesca che richiama qualcosa di morbido da spalmare (come lo strutto). Poi fu scoperto dalla classe borghese come dessert fino a diventare un piatto legato per tradizione all’imperatore Francesco Giuseppe I, da qui il passaggio a Kaiserschmarren. Questo dolce viene spesso accompagnato da marmellate di mirtilli rossi e neri che con la leggera acidità ne rendono il sapore più equilibrato.

Ingredienti

Ingredienti per 4 persone:

Farina 3 cucchiai
Uova 3
Zucchero 1 cucchiaio
Vanillina 1 bustina
Latte 1/2 bicchiere
Rum q.b.
Uva sultanina q.b
Zucchero a velo q.b.
Burro q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Prendete una ciotola e rompeteci all’interno 3 uova. Aggiungete un cucchiaio di zucchero e sbattete con un frustino finchè non si sarà ben sciolto nell’uovo e avrete ottenuto un composto schiumoso. Versate mezzo bicchiere di latte, una bustina di vanillina, un goccetto di rum ed un pizzico di sale. Continuate a sbattere il composto con un frustino finché tutti gli ingredienti non si saranno amalgamati poi alla fine integrate gradualmente la farina setacciata, in modo da non formare grumi.

Prendete una padella e aggiungete una noce di burro. Fate sciogliere il burro, poi aggiungete l’uva sultanina ammorbidita precedentemente in acqua tiepida, ed infine il composto. Tenete la cottura a fuoco basso, in modo che il Kaiserschmarren si solidifichi lentamente. Quando la parte sottostante sarà abbastanza solidificata, rigiratelo in modo da far indurire anche la parte di sopra. Se si romperà durante la cottura, non vi preoccupate, tanto va servito rotto ;).

Una volta raggiunta la giusta consistenza, rompete il Kaiserschmarrn a grossi pezzi e aggiungete ulteriore zucchero per aiutare un po’ la carammellazione. Fate cuocere per un po’ a coperchio chiuso. Poi cospargete il Kaiserschmarrn con lo zucchero a velo e servite.

Il Kaiserschmann si può consumare sia caldo che a temperatura ambiente dopo averlo lasciato raffreddare. Accompagnate ogni porzione con delle vaschettine piene di marmellata di mirtilli neri e mirtilli rossi.

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Uova alla tirolese

Uova alla tirolese (con speck e patate)

Uova alla tirolese (con speck e patate)

Tempo 100x100Durata: 25 min

  Difficoltà: facile

 Origine: Alto Adige

Le uova alla tirolese sono un piatto tipico dell’Alto Adige. Ricetta semplice e veloce, si tratta di uova cotte all’occhio di bue, ricoperte da fette di speck altoadesino e accompagnate da una buona porzione di patate saltate.

Ingredienti

Ingredienti per 4 persone:

Patate 3
Uova 8
Burro 150g
Speck 8 fettine
Pepe q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Prendete le patate, lavate e sbucciatele. Poi tagliatele a fettine sottili. Prendete una padella, aggiungete una noce di burro e le fettine di patate. Fate rosolare le patate facendole saltare in padella, aggiungete un po’ di sale ed una grattata di pepe per farle insaporire. Le patate saranno cotte quando cominceranno a rompersi. Una volta cotte, dividete in quattro porzioni, aggiungendole di lato ai 4 piatti da servire.

Sempre nella stessa padella, ancora unta delle patate, rompete le uova a coppie facendo attenzione a non rompere i tuorli. La cottura deve essere ad occhio di bue. Quando l’albume comincia a diventare bianco e a solidificarsi aggiungete due fette di speck tagliate sottili e continuate la cottura per un paio di minuti. Poi servite le due uova alla tirolese per ciascun piatto affianco alle patate saltate.

Le uova alla tirolese vanno servite ben calde.

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Torta di Linz

Torta di Linz - Linzer torte

Torta di Linz (Linzer Torte)

Tempo 100x100Durata: 1 h 10 min

  Difficoltà: media

 Origine: Alto Adige

La torta di Linz, o Linzer torte, è molto diffusa nel Tirolo, anche se la sua origine è la città di Linz in Austria. Ormai parte integrante della tradizione pasticcera altoadesina, questa torta è molto simile ad un crostata, però arricchita di nocciole e/o mandorle e farcita con marmellata di mirtilli rossi o ribes.

Ingredienti

Ingredienti per la pasta:

Farina 250g
Nocciole e/o mandorle 100g
Burro 150g
Zucchero a velo 150g
Uova 1
Limone 1
Cannella in polvere q.b.
Lievito per dolci 1 bustina
Confettura di mirtilli rossi 300g
Sale q.b.

Procedimento

Prendete le nocciole o le mandorle spellate e fatele tostare leggermente in forno. Dovranno assumere un colore più dorato e diventare leggermente più croccanti. Inoltre in questo modo diventeranno maggiormente aromatiche grazie agli olii all’interno.

Prendete poi parte delle nocciole e tritatele in un mixer. Mentre l’altra parte tagliatele a fettine sottilissime, serviranno a guarnire la torta una volta pronta.

Preparate una spianatoia e versate la farina formando una fontana. Nell’incavo che formerete al centro, aggiungete il burro ammorbidito a temperatura ambiente e tagliato a piccoli pezzetti, lo zucchero, un uovo intero, la scorza di un limone grattugiata, un po’ di cannella in polvere, la bustina di lievito ed un pizzico di sale. Impastate il tutto velocemente e poi quando tutti gli ingredienti cominceranno ad essere amalgamati tra di loro, aggiungete le nocciole e le mandorle tritate. Continuate ad impastare finché non otterrete questa volta un impasto omogeneo e consistente.

Prendete parte dell’impasto e stendetelo formando un disco di 1-2 cm di spessore.Questo disco avrà le dimensioni della base della torta e cioè della teglia circolare che userete per cuocere la torta. Prendete quindi la teglia o tortiera e dopo aver imburrato il fondo, aggiungete il disco di pasta. Poi dividete ulteriormente l’impasto rimanente, con cui una parte fodererete i bordi della teglia.

Prendete la marmellata di mirtilli rossi e distribuitela all’interno della torta, spargete la marmellata uniformemente ricoprendo totalmente il disco base della torta per arrivare fino ai bordi. Con l’ultima parte dell’impasto formate tante piccole striscioline di circa mezzo centimetro di spessore. Disponete le striscioline sopra la marmellata in modo da formare la classica grata a rombi delle crostate. Poi con un coltello incidete un piccolo solco al centro di ogni strisciolina. Questa guarnizione è tipica di questo dolce, quindi non dimenticate di farlo.

Riscaldate il forno a 180°C ed infornate la Torta di linz. Lasciatela cuocere per circa 40 minuti. Quasi a fine cottura, tirate fuori la torta di linz, e guarnite i bordi della torta con le fettine sottilissime di mandorla.

Una volta che la torta di linz sarà pronta, sfornatela e lasciatela raffreddare.

La torta di Linz, o Linzer torte va servita a temperatura ambiente, non appena sfornata! 😉

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Krapfen

Krapfen

Krapfen

Tempo 100x100Durata: 30 min  + 2 h di riposo

  Difficoltà: difficile

 Origine: Alto Adige

I krapfen sono una ricetta molto diffusa nel Tirolo. Tipico dolce della cucina alpina di tradizione austro-germanica, non poteva di certo mancare nei dolcetti tipici del Tirolo, da dove poi, tanto il loro successo, si sono diffusi in tutta Italia. Buonissimi, amati sia da adulti e bambini, più che un dessert sono un classico dolcetto da gustare sia a colazione che durante una passeggiata. Questi teneri e soffici dolcetti fritti nascondo al loro interno un buonissimo ripieno di marmellata di albicocche o di crema, e qualche volta anche con il cioccolato.

Ingredienti

Ingredienti per la pasta:

Farina 500g
Lievito di birra 50g
Latte 200ml
Burro fuso 4 cucchiai
Zucchero 1 cucchiaio
Uova 5 tuorli
Confettura di albicocche 1 vasetto
Zucchero a velo q.b.
Olio per friggere q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Prendete una ciotola e stemperate il lievito con il latte tiepido. Prendete circa 50g di farina e versatela gradualmente nella ciotola facendola incorporare lentamente nel latte. Alla fine otterrete un impasto morbido. Coprite la ciotola con un canovaccio (deve respirare) e ponetela in una zona riparata. Lasciate lievitare la pastella per circa 30 minuti.

Preparate una spianatoia, e versate al centro la rimanente farina formando una fontana. Al centro della fontana versate la pastella lievitata della ciotola, 5 tuorli d’uova, 4 cucchiai di burro fuso e 1 cucchiaio di zucchero. Aggiungete inoltre anche un pizzico di sale che aiuterà la lievitazione. Mescolate per bene dapprima gradualmente per far incorporare bene gli altri ingredienti con la farina. Poi quando l’impasto comincerà ad essere più omogeneo impastate per bene fino  ad ottenere un composto liscio ed elastico.  Mettete l’impasto in una ciotola e coprite nuovamente con un canovaccio. Riponetelo ancora in un luogo riparato e lasciatelo lievitare per circa 1 ora.

Una volta trascorso il tempo, riprendete l’impasto e stendete la pasta lievitata. Poi una volta ottenuta una sfoglia spessa (1-2 cm), ritagliate tanti dischi aiutandovi con un coppapasta (di circa 8 cm di diametro). Fateli lievitare nuovamente per circa 30 minuti.

Quando i dischi saranno raddoppiati o triplicati di volume, prendete una pentola adatta alla frittura e abbastanza profonda e riempitela di olio per friggere. Portate l’olio ad alta temperatura e poi friggete uno dopo l’altro i krapfen. I krapfen a contatto con l’olio bollente oltre che a dorarsi e poi ad imbrunirsi, si dovranno gonfiare ulteriormente assumendo proprio la loro forma caratteristica.

Una volta fritti, toglieteli dall’olio di frittura e poneteli ad asciugare su un panno di carta assorbente. Nel frattempo prendete il vasetto di marmellata e versatelo in un padellino, aggiungete un paio di cucchiai di acqua e cominciate a riscaldare. Fate in modo che la marmellata o confettura diventi più morbida, in modo da poter essere messa in una saccapoche. Poi con la saccapoche riempite uno dopo l’altro tutti i krapfen che nel frattempo si stanno raffreddando.

Potete sostituire la marmellata, con della crema pasticcera o al cioccolato.

Aggiungete un po’ di zucchero a velo sopra tutti i krapfen e poi potete servire.

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Wednesday, February 22, 2017

Strudel di mele

Strudel di mele

Strudel di mele

Tempo 100x100Durata: 2 h + 1 h di riposo           

  Difficoltà: difficile

 Origine: Alto Adige

Lo strudel di mele è un dolce tipico dell’Alto Adige. Non è esagerare affermando che questo è il dolce più noto della tradizione gastronomica tirolese. Apprezzato in tutta italia, non è vi persona che non abbia provato a rifarlo a casa almeno una volta. Questo dolce a base di mele avvolte da una spirale di pasta (da qui il nome “Strudel” che significa spirale), ha tantissime varianti, spesso ogni singola casa ne ha una sua versione, questo grazie alla ricchezza di ingredienti che si possono aggiungere (cannella, pinoli, noci, uvetta, amaretti, violette, chicchi di cioccolata, crema, ecc..).

Ingredienti

Ingredienti per la pasta:

Farina 300g
Uova 1
Burro 50g
Acqua 1/2 bicchiere
Olio di oliva q.b.
Sale q.b.

Ingredienti per il ripieno:

Mele renetta 800g
Uva passa 60g
Pangrattato 3 cucchiai
Pinoli 30g
Zucchero q.b.
Cannella in polvere q.b.
Limone 1
Rum q.b.
Burro q.b.
Zucchero a velo q.b

Procedimento

Per prima cosa occupiamoci della preparazione della pasta.

Preparate una spianatoia e versateci la farina formando la classica fontana con un incavo al centro. Nell’incavo rompete un uovo, il burro ammorbidito a temperatura ambiente, un pizzico di sale e mezzo bicchiere di acqua. Cominciate ad impastare il tutto per amalgamare gli ingredienti tra di loro e poi quando la pasta comincerà ad assumere una consistenza uniforme, impastate più energiamente per dagli una consistenza liscia ed elastica.

Formate una palla, ungetela con un po’ di olio e dopo averla riposata in una ciotola lasciatela riposare per circa un’ora.

Nel frattempo, prendete le mele, sbucciatele e poi tagliatele a piccoli tocchetti sottili. Prendete l’uva passa e fatela ammollare in acqua tiepida. In un pentolino aggiungete una noce di burro e tre cucchiai di pangrattato. Fate insaporire il pangrattato facendolo tostare nel burro.

Trascorso questo tempo, prendete la palla e ponetela sulla spianatoia. Stendete l’impasto con il mattarello per formare una sfoglia sottile. Allargate la sfoglia in modo da allargarla il più possibile per renderla via via sempre più sottile, quasi trasparente. Poi spennellate la sfoglia con del burro fuso, poi ricopritela con uno strato di pangrattato tostato. Disponete poi sopra le fettine sottili di mela, l’uva passa ammollata e strizzata ed i pinoli. Cospargete il tutto con due cucchiai di zucchero, aggiungete un po’ di polvere di cannella e un po’ di scorza di limone grattugiata. Spruzzate infine il tutto con un po’ di rum per dolci e un pò di burro sciolto.

Avvolgete la sfoglia su se stessa in modo da mantenere il composto distribuito (non fatelo spostare mentre lo avvolgete). Poi una volta ottenuto un grosso rotolo, lo strudel appunto, premente sulle due estremità facendo aderire i vari strati di sfoglia tra di loro, chiudendo così gli estremi.

Prendete una teglia, imburrate il fondo e poi disponete lo strudel al centro. Spennelate lo strudel di burro fuso.

Riscaldate il forno a 190°C e infornate lo strudel. Lasciate cuocere il dolce per circa 50 minuti. Poi sfornate e lasciate raffreddare lo strudel prima di servire. Spolverate la superficie di zucchero a velo e guarnite con della crema, o magari del gelato alla crema e qualche pezzo di frutta fresca come fragole o mirtilli.

 

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Frittatensuppe (Zuppa di frittate) 5/5 (1)

Frittatensuppe (Zuppa di frittate)

Frittatensuppe (Zuppa di frittate)

Tempo 100x100Durata: 45 min + 30 min di riposo           

  Difficoltà: media

 Origine: Alto Adige

La frittatensuppe è una ricetta tipica dell’Alto Adige. Piatto tirolese dalle forti influenze della tradizione austro-ungarica, questo brodo caldo in cui vi sono cotte striscioline di frittata è molto diffuso in tutto il Tirolo. Piatto semplice viene spesso servito alle cene, come minestra nella tradizione italiana, però andrebbe interpretato come un antipasto di preparazione nell’attesa di un grande piatto unico a base di carne a seguire (tipico delle tradizioni austro-ungariche).

Ingredienti

Uova 2
Farina 120g
Latte 1 bicchiere
Erba cipollina 1 mazzetto
Prezzemolo 1 mazzetto
Noce moscata q.b.
Brodo di carne 1 litro
Grana padano grattugiato q.b.
Burro q.b.
Sale q.b

Procedimento

Prendete una ciotola e rompeteci le uova. Unite un po’ di sale e poi sbattete le uova con un frustino finché non sarà presente un pò di schiuma. Poi unite gradualmente la farina setacciata, continuando a mescolare. Poi incorporate gradualmente anche un bicchiere di latte.

Prendete il prezzemolo e tritatelo. Aggiungetelo all’impasto nella ciotola insieme ad una buona grattata di noce moscata. Continuate a mescolare. Infine aggiungete 2 cucchiai di burro fuso all’impasto. Mescolate ancora e quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati tra di loro e la pastella risulterà omogenea, prendete la ciotola e lasciatela riposare in frigorifero per circa 30 minuti.

Trascora la mezz’ora, prendete una piccola padella, magari quelle bassissime adatte per le crepes, e ungetela con un po’ di burro. Poi riscaldate e quando la padella sarà sufficientemente rovente, aggiungete un mestolo di composto della ciotola. Mentre lo versate, distribuite per bene il composto in modo da formare un disco piatto e di spessore sottile (come una crespella). Lasciate cuocere la frittatina da un lato e poi rigiratela in modo che cuocia bene anche dal lato opposto. Una volta cotta rimuovetela dalla padella e passate alla preparazione di un’altra frittatina. Proseguite fino all’esaurimento dell’impasto.

Prendete le frittatine che nel frattempo dovrebbero essersi ben raffreddate e arrotolatele su se stesse. Poi con un coltello tagliatele a fette, in modo da ottenere delle lunghe listarelle di frittatine.

Prendete una pentola in cui avrete preparato il brodo e portatelo a bollore. Poi distribuite le listarelle nei vari piatti da minestra dividendole in porzioni uguali. Poi bagnatele con il brodo bollente.

Aggiungete infine una buona spolverata di grana padano grattugiato e di erba cipollina sminuzzata.

La frittatensuppe, o zuppa di frittate, deve essere servita ben calda.

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Zuppa d’orzo alla trentina

zuppa d'orzo alla trentina

Zuppa d’orzo alla trentina

Tempo 100x100Durata: 3 h  30 min           

  Difficoltà: media

 Origine: Alto Adige

La zuppa di orzo è una ricetta tipica del Trentino. Questa minestra a base d’orzo viene tradizionalmente insaporita utilizzando la carne affumicata, che una volta lessata viene poi servita come secondo piatto. Una zuppa buona e semplice da fare che da sempre ha riscaldato l’atmosfera delle case trentine.

Ingredienti

Orzo 300g
Patate 2
Carote 2
Sedano 1 gambo
Porro 1
Fagioli 100g
Carne affumicata 200g
Grana padano grattugiato q.b.
Erba cipollina 1 mazzetto
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale q.b

Procedimento

Prendete le patate, lavatele e sbucciatele. Poi affettatele e tagliatele a piccoli dadini. Stessa cosa fate con le carote, ed il porro, ed il sedano mondatele e poi tagliatele riducendo il tutto a piccoli pezzettini (quasi un trito). Prendete una pentola capiente e aggiungete il trito di ortaggi, i dadini di patate, la carne affumicata, ed i fagioli. Riempite il volume rimanente della pentola con abbondante acqua ed aggiungete una presa di sale.

Portate il tutto ad ebollizione e lasciate cuocere per circa un paio di ore a fuoco medio. Poi aggiungete l’orzo e fatelo bollire per un’altra oretta. A fine cottura, rimuovete la carne affumicata che utilizzerete per un secondo piatto. Aggiungete un filo d’olio e l’erba cipollina sminuzzata e servite.

La zuppa d’orzo alla trentina deve essere servita ben calda, aggiungendo anche una buona spolverata di grana padano grattugiato.

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Spätzle alla tirolese

Spätzle alla tirolese

Spätzle alla tirolese

Tempo 100x100Durata: 30 min + 30 min di riposo           

  Difficoltà: media

 Origine: Alto Adige

Gli spatzle alla tirolese sono una ricetta tipica dell’Alto Adige. Il termine spatzle sta ad inidicare “piccolo passero” ed è con questo termine che vengono chiamati dei piccoli gnocchettini di farina. Qualche volta vengono utilizzati per contorno, oppure il loro impasto viene arricchito con altri ingredienti per esempio gli spinaci. Ma la ricetta regina di questa specialità altoadesina è quella che li vuole come primo piatto conditi con prosciutto cotto, panna ed erba cipollina.

Ingredienti

Prosciutto cotto 200g
Farina 200g
Uova 3
Latte 1/2 bicchiere
Panna da cucina q.b.
Grana padano grattugiato q.b.
Erba cipollina 1 mazzetto
Burro 1 noce
Sale q.b

Materiale necessario

Per ottenere gli spatzle è necessario avere l’apposita grattugia.

Grattugia per spatzle

Procedimento

Prendete una ciotola e rompeteci tre uova intere e cominciate a sbattere con un frustino fino ad ottenere un composto spumoso. Poi incorporate gradualmente la farina setacciandola, continuate a mescolare in modo da non formare grumi. Aggiungete gradualmente anche mezzo bicchiere di latte in modo da mantenere la consistenza dell’impasto molto morbida. Aggiungete del sale e continuate a mescolare finché non otterrete un impasto omogeneo.

Lasciate l’impasto nella ciotola a riposare per circa 30 minuti. Nel frattempo portate ad ebollizione una pentola di acqua salata. Ponete la grattugia apposita per gli spatzle sopra di essa e passate l’impasto nella grattugia in modo da formare gli spatzle che cadranno direttamente nell’acqua bollente consolidandosi leggeremente per formare lo gnocchetto dalla tipica forma.

Tagliate il prosciutto a dadini o a striscioline (potete usare anche prosciutto affumicato). Preparate a parte una padella con un po’ di burro e aggiungete il prosciutto cotto. Lasciate sciogliere il burro ed insaporitelo facendoci rosolare il prosciutto.

Gli gnocchetti verdi verranno a galla non appena cotti. Toglieteli dal liquido di cottura con un mestolo forato e versateli direttamente nella padella con il burro ed il prosciutto. Fateli saltare e aggiungete la panna liquida da cucina. Fate cuocere ancora per un minuto e poi spegnete.

Versate gli spatzle alla tirolese in un vassoio fondo da portata, un’insalatiera oppure serviteli direttamente nei vari piatti. Poi spolverate gli spatzle alla tirolese con grana padano grattugiato e l’erba cipollina sminuzzata.

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Tuesday, February 21, 2017

Gulaschsuppe

Gulaschsuppe - Zuppa di gulasch

Gulaschsuppe

Tempo 100x100Durata: 2 h 

ricetta difficolta intermedia Difficoltà: intermedia        

 Origine: Alto Adige

Il gulasch è una ricetta tipica della tradizione austro-ungarica fortemente diffusa anche nella cucina tradizionale tirolese. Ne esistono due versioni, quella simile allo spezzatino, e quella a zuppa, la gulaschsuppe, che andremo a vedere in questa ricetta. Ricetta facile e molto saporita, adatta per le fredde serate di inverno.

Ingredienti

Dosi per 4 persone

Polpa di manzo 200g
Cipolle 2
Concentrato di pomodoro 1 cucchiaio
Alloro 1 foglia
Paprika forte 1 cucchiaio
Paprika dolce 1 cucchiaio
Patate 2
Farina 1 cucchiaio
Brodo di carne 300 ml
Maggiorana q.b.
Cumino q.b.
Burro 1 noce
Sale q.b

Procedimento

Prendete la carne di manzo e tagliatela a tanti piccoli cubetti. Prendete le cipolle e l’aglio e sminuzzatele finemente formando un trito. Prendete una casseruola o magari un tegame di coccio e dopo aver aggiunto una grossa noce di burro, mettete a rosolare il trito per circa 3-4 minuti. Poi aggiungete la carne a pezzettini e la foglia di alloro. Fate rosolare per bene aggiungendo poi un cucchiaio di farina ed 1 di paprika dolce. Fate rosolare bene la carne con la farina e la paprika mescolando in continuazione. Poi unite un cucchiaio di concentrato di pomodoro stemperato nel brodo. Aggiungete le foglie di maggiorana, regolate di sale. Incoperchiate e lasciate cuocere a fuoco basso per circa 1 ora.

A parte lavate le patate e sbucciatele. Poi tagliatele fino ad ottenere tanti cubetti piccoli. Aggiungeteli alla cottura nel tegame con la carne ed il pomdoro e continuate la cottura per altri 40 minuti, aggiungendo altro brodo (o acqua) quando necessario. Pochi minuti prima della cottura insaporite con un po’ di cumino.

Il gulaschsuppe, o minestra di gulasch, deve essere servito ben caldo.

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Tris di canederli

Tris di canederli

Tris di canederli

Tempo 100x100Durata: 50 min + 2 h riposo  

ricetta difficolta intermedia Difficoltà: intermedia        

 Origine: Alto Adige

I Canederli, o Knödel, sono un piatto tipico del Trentino Alto Adige. I canederli sono degli gnocchi di pane insaporiti generalmente con lo speck, ma hanno la prerogativa di poter esser preparati in moltissime varianti. In effetti, ultimamente si serve spesso questo piatto, in cui vengono presentate tre varianti di canederli nello stesso piatto, giocando su tre colori e sapori diversi: uno bianco, uno verde ed uno rosso. Quello bianco non è altro che il canederlo classico allo speck, poi quello verde con gli spinaci e quello rosso con la barbabietola rossa. Il piatto è sempre di grande effetto.

Ingredienti

Per i canederli bianchi allo speck

Pane raffermo 300g
Latte 200ml
Uova 2
Speck 200g
Prezzemolo 1 mazzetto
Noce moscata q.b.
Grana padano grattugiato 1/2 cucchaio
Cumino 1/2 cucchiaino
Sale q.b

Per i canederli verdi

Pane raffermo 300g
Latte 200ml
Uova 2
Spinaci lessati 250g
Grana padano grattugiato 1/2 cucchiaio
Noce moscata q.b.
Sale q.b

Per i canederli rossi

Pane raffermo 300g
Latte 200ml
Uova 2
Barbabietole rosse lesse 250g
Erba cipollina q.b.
Noce moscata q.b.
Grana padano grattugiato 1/2 cucchiaio
Sale q.b

Per il condimento

Burro 60g
Salvia 4 foglie
Grana Padano grattugiato q.b.

Procedimento

Il procedimento è lo stesso per tutti e tre i tipi di canederli, dovrete solo aggiungere l’ingrediente aggiuntivo che si differenzia nelle tre versioni.

Prendete una ciotola e bagnate il pane con il latte per farlo ammollare. Attendete finchè non si sarà ben ammollato poi aggiungete o lo speck tagliato in tanti piccoli cubetti, o la barbabietola frullata o gli spinaci tritati molto finemente. Poi aggiungete ad ognuno di essi  il prezzemolo tritato o l’erba cipollina sminuzzata. Infine aggiungete le spezie che si aggiungono nelle tre diverse versioni. Mescolate per bene il tutto finchè gli ingredienti non si saranno ben distribuiti e il pane non si sarà ben spezzato e ridotto ad un impasto.

Rompete le uova in un contenitore, aggiungete il sale e la noce moscata, e sbattetete. Poi incorporatele all’impasto di pane nella ciotola, aggiungendo anche il grana padano grattugiato. Continuate a mescolare finchè il tutto non si sarà ben amalgamato.

Mettete in frigo le tre ciotole e lasciate riposare i tre diversi impasti per circa 2 ore.

Una volta trascorso il tempo, controllate la consistenza dell’impasto, se fosse troppo rigido aggiungete latte, se fosse troppo morbido aggiungete farina. Dall’impasto fate tante polpette di circa 5 cm di diametro, infarinatele leggermente.

Nel frattempo mettete a bollire il brodo in una pentola abbastanza capiente. Poi raggiunta la bollitura, versateci i canederli delicatamente e fateli cuocere per circa 20 minuti.

Nel frattempo prendete una padella, aggiungete il burro e le foglie di salvia. Sciogliete il burro e fare rosolare le foglie di salvia in modo da insaporire il burro.

Una volta cotti, scolateli dal brodo e serviteli abbinando i tre colori diversi per ciascun piatto. Poi condite ciascuna porzione con il burro fuso aromatizzato alla salvia.

Aggiungete un po’ di grana padano grattugiato e un po’ di erba cipollina sminuzzata. Potete servire il tris di canederli abbinandoli con un piatto di insalata di crauti.

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Insalata di crauti

Insalata di crauti

Insalata di crauti

Tempo 100x100Durata: 15 min

  Difficoltà: facile

 Origine: Alto Adige

L’insalata di crauti è forse il contorno più tipico del Trentino Alto Adige . Il cavolo è da sempre stato l’ortaggio di eccellenza (insieme alle patate) della cultura e della tradizione della cucina austro-ungarica e germanica. La cucina tirolese risentendo enormemente di questa cultura ha arricchito ogni suo piatto con la presenza di crauti sia crudi ad insalata che cotti.

Ingredienti

Cavolo cappuccio 1/2
Cumino semi q.b.
Aceto di mele q.b.
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale q.b

Procedimento

Prendete la metà del cavolo e dopo aver rimosso le foglie più esterne rovinate, lavatelo e tagliatelo poi a listarelle sottilissime. Lavatele per bene e poi fatele sgocciolare. Raccogliete le listarelle di cavolo, o crauti, all’interno di una insalatiera in cui aggiungerete un po’ di semi di cumino, una buona dosa di aceto di mele, del sale e dell’ottimo olio di oliva. Mescolate per bene ed ecco pronta l’insalata di crauti da servire.

 

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