Friday, July 21, 2017

Tagliata di manzo ai funghi porcini

Tagliata con i funghi porcini

Tagliata di mano ai funghi porcini

Tempo 100x100Durata: 30 min

ricetta difficolta intermediaDifficoltà: intermedia

   Origine: Toscana

La tagliata con i funghi porcini è una ricetta tipica toscana. Piatto di tradizione moderna, è oggi diffusissimo in tutta Italia, proprio perché apprezzatissimo da tutti gli amanti della carne di manzo. La tagliata viene spesso condita con altri pietanze, che ne esaltano e allo stesso ne contrastino il sapore. Tra le molte versioni, quella forse più amata e più rappresentativa del territorio toscano è la tagliata con i funghi porcini. La tagliata viene spesso realizzata con il controfiletto, o entrecote, adatto a questa preparazione proprio perchè senza ossa, di 4-5 cm di spessore e ha un buon equilibrio tra parti magre e grasse che la rendono adatta per una cottura alla brace.

Ingredienti

Dosi per 4 persone:

Entrecote di manzo 1Kg
Porcini freschi (o salamoia) 400g
Vino bianco 1/2 bicchiere
Prezzemolo 1 mazzetto
Aglio 1 spicchio
Olio extravergine di oliva 2 cucchiai
Sale q.b.

Preparazione

Per prima cosa dovete preparare i funghi porcini, se freschi. Se in salamoia, non sarà necessaria alcuna cottura. Se freschi, lavate per bene i funghi porcini con un panno inumidito, ma attenzione a non lavarli troppo, si rovinano facilmente. Togliete il gambo e le tracce di terra e poi una volta ripuliti tagliateli a pezzetti.

Prendete un pentolino, aggiungete uno spicchio d’aglio, un filo d’olio extravergine di oliva, ed i porcini tagliati a pezzettini. Fateli rosolare per qualche minuto e poi sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. Regolate di sale, e lasciate evaporare tutto il vino. Poco prima del termine della cottura, aggiungete ai porcini le foglie di prezzemolo triturate e mescolate il tutto.

Se invece avete i porcini in salamoia, aggiungete solo un po’ di olio, ed un trito di aglio e foglie di prezzemolo (ma non sale) e mescolate per bene.

Per una perfetta cottura della tagliata, è necessaria una griglia sulla brace o una piastra rovente. Mettete direttamente il taglio di entrecote a cuocere cercando di far formare uno strato di crosta intorno, girandola su entrambe i lati. Poi togliete dal fuoco. Aggiungete un po’ di sale sulla superficie e tagliate con un coltello tante piccole striscioline di carne e disponetele in orizzontale una affianco all’altra su di un piatto. Condite con i porcini e servite.

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Crostata di crema e pinoli

crostata di crema e pinoli

Crostata di crema e pinoli

Tempo 100x100Durata: 45 min + 30 min di riposo

ricetta difficolta intermediaDifficoltà: intermedia

   Origine: Interregionale

La crostata di crema e pinoli è una torta molto diffusa in Italia, proprio per il suo gusto e la sua semplicità. Per chi ama la crema ma non vuole perdersi il gusto della pasta frolla, ottima per la colazione e la merenda, questa torta è davvero golosissima e neanche così difficile da preparare. Eccovi la ricetta.

Ingredienti

Per la crema pasticcera:

Latte 500 ml
Uova 4
Maizena 40g
Zucchero 120g
Vaniglia 1 baccello
Limone 1

Per la pasta frolla:

Farina 300g
Burro 120g
Zucchero 100g
Uova 1
Sale q.b.

Per la crostata:

Pinoli 60g
Zucchero a velo q.b.

Preparazione

Per chi non volesse preparare la pasta frolla, è disponibile commercialmente già pronta, anche se è sempre preferibile cimentarsi nelle preparazioni degli impasti. All’inizio i risultati potrebbero essere modesti, ma poi con il tempo e l’esperienza sarà facile superare i livelli dei prodotti in vendita.

Preparate una spianatoia (se preferite lavorare l’impasto in una ciotola, fatelo pure, ma deve essere ben capiente, per facilitare le operazioni di impasto), versate la farina a fontana e aggiungete lo zucchero, un pizzico di sale e le uova, nel frattempo fate ammorbidire il burro tagliandolo a cubetti e lasciandolo a temperatura ambiente per un po’. Impastate per bene facendo in modo che le uova si incorporino per bene all’impasto, poi una volta che si sarà ben amalgamato il tutto, cominciate ad aggiungere il burro. Impastate per bene, cercando sia di far incorporare il burro, ma anche di manipolare l’impasto in modo da sbriciolare e poi impastare, questo favorirà la formazione dell’impasto della frolla.

Poi quando l’impasto avrà raggiunto la giusta consistenza, formate una palla, ricopritela di pellicola trasparente e lasciatela riposare in frigo per circa 30 minuti, in modo che l’impasto riposi e si riconsolidi allo stesso tempo.

Nel frattempo cominciamo a preparare la crema pasticcera. Rompete le uova raccogliendo solo i tuorli in una ciotola, e poi aggiungete lo zucchero. Sbattete le uova finchè tutto lo zucchero non si sarà disciolto. Poi aggiungete gradualmente la maizena facendola incorporare all’uovo e lo zucchero.

Prendete un pentolino e riempitelo con il latte, riscaldatelo (senza farlo mai bollire) e aggiungete un po’ di scorza di limone. Tagliate il baccello di vaniglia ed estraete un po’ di semini dall’interno. Aggiungeteli al latte che nel frattempo riscaldandosi si aromatizzera sia di vaniglia che di limone. Quando il latte sarà caldo (ma non bollente), aggiungete la crema di uova, zucchero e maizena e mescolate in continuazione facendo disciogliere il più possibile la crema nel latte. Dopo pochi minuti la crema con il calore si condenserà formando così la crema pasticcera. Spegnete e lasciate raffreddare.

Trascorsa la mezz’ora tirate fuori la palla di pasta frolla dal frigo e togliete la pellicola trasparente. Sempre nella spianatoia precedentemente infarinata stendete la pasta frolla formando uno strato di 0.5-1 cm di spessore. Prendete una teglia, imburrate ed infarinate il fondo. Poi dalla sfoglia ricavate un cerchio di pasta che possa ricoprire l’interno della teglia. Rivestite l’interno della teglia, premendo con le mani in modo che tutto lo strato aderisca per bene ai bordi. (Se vi avanza un po’ di pasta frolla potete usarla per dei biscotti!!!)

Riscaldate il forno a 190°C ed infornate. Cuocete la crostata senza crema per circa 20 minuti, forando il fondo con la punta di una forchetta. Poi controllate il grado di cottura e sfornate. Ricoprite l’interno della crostata con la crema pasticcera. Tostate leggermente i pinoli (attenzione bruciano subito) nel forno per fargli incrementare il loro aroma e poi con essi ricoprite la crema. Lasciate raffreddare la crostata.

Prima di servire la crostata di crema e pinoli, ricopritela con una buona spolverata di zucchero a velo.

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Thursday, July 20, 2017

Tegamaccio

tegamaccio

Tegamaccio

Tempo 100x100Durata: 30 min

ricetta difficolta intermediaDifficoltà: intermedia

   Origine: Umbria

Il tegamaccio è una ricetta tipica delle zone limitrofe al Lago Trasimeno in Umbria. Questa zuppa di pesce d’acqua dolce ha molte varianti, che si differenziano dal pesce utilizzato e dagli aromi utilizzati, comunque tutte sono accumunate dall’uso dei prodotti direttamente pescati nel Lago Trasimeno. Il luccio, il pesce persico, la tinca, il pesce gatto e l’anguilla sono solo alcuni degli esempi di pesce utilizzato per produrre questa ricetta tipica.

Ingredienti

Dosi per 4 persone:

Pesce misto di lago 1Kg
Pomodori maturi 300g
Aglio 2 spicchi
Prezzemolo 1 mazzetto
Vino bianco 1/2 bicchiere
Pane casereccio q.b.
Peperoncino q.b.
Olio extravergine di oliva 2 cucchiai
Sale q.b.

Preparazione

Prendete il pesce di lago e a seconda delle specie di pesce, lavatelo, mondatelo eliminando teste e code, ed infine rimuovete le lische. Tagliate i pesci più grossi a pezzettini in modo che abbiano tutti una dimensione simile e facilitino la cottura.

Prendete una pentola, riempitela di acqua e portate a bollore. Lavate i pomodori e poi sbollentateli nell’acqua bollente per circa 5 minuti. Scolateli e poi spellateli ed eliminate i semi all’interno. Potete usare un passaverdura per ottenere un buon passato di pomodoro, altrimenti se vi piace lasciate la polpa di pomodoro intera, o tagliata a pezzi.

Prendete una grossa casseruola, aggiungete un buon filo d’olio extravergine di oliva, due spicchi d’aglio interi, ed un peperoncino. Riscaldate ed unite i pezzi di pesce facendoli rosolare nell’olio bollente. Quando sarà ben rosolato, rimuovete il pesce dal tegame e nell’olio rimasto versate la polpa o il passato di pomodoro. Il pesce tenetelo temporaneamente a parte, aggiungendo del prezzemolo tritato. Per quanto riguarda il sugo di pomodoro fatelo sobbollire a fuoco lento per un quarto d’ora aggiungendo un po’ di sale. Poi aggiungete i pezzi di pesce rosolati con il prezzemolo mescolandoli nel sugo di pomodoro e lasciate cuocere a fuoco lento e con coperchio chiuso per un altro quarto d’ora.

Nel frattempo, tagliate il pane a fette e tostatele. Distribuite le fette di pane tostato nelle varie porzioni e poi versateci sopra la zuppa di tegamaccio ben calda con il pomodoro che andrà ad ammorbidire il pane. Il tegamaccio deve essere consumato assolutamente ben caldo.

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Tagliatelle con pancetta e asparagi selvatici

tagliatelle con asparagi selvatici e pancetta

Tagliatelle con pancetta e asparagi selvatici

Tempo 100x100Durata: 30 min

ricetta difficolta intermediaDifficoltà: intermedia

   Origine: Umbria

Le tagliatelle con pancetta e asparagi selvatici è una ricetta tipica dell’Umbria. Gli asparagi selvatici crescono abbondantemente nelle valli umide e boscose dell’Umbria e sono entrati a far parte della tradizione gastronomica umbra. Più piccoli e saporiti di quelli coltivati, li possiamo trovare in moltissimi piatti, tra cui anche come condimento dei primi piatti, spesso in compagnia della pancetta di maiale.

Ingredienti

Dosi per 4 persone:

Tagliatelle 400g
Asparagi selvatici 1 mazzetto
Pancetta 100g
Scalogno 1
Vino bianco 1/2 bicchiere
Parmigiano reggiano grattugiato q.b.
Olio extravergine di oliva 2 cucchiai
Sale q.b.

Preparazione

Prendete gli asparagi selvatici, lavateli ed eliminate la parte del gambo più dura e legnosa. Riscaldate un pentolino d’acqua e portate ad ebollizione. Scottate gli asparagi per pochi minuti e poi tirateli fuori dall’acqua bollente. Tagliate le punte di asparagi selvatici lasciandole intere, mentre per quanto riguarda i gambi (se ancora duri) rimetteteli a bollire per altri minuti, altrimenti tagliateli a piccoli pezzettini.

Prendete la pancetta, eliminate la cotenna se presente, e sminuzzatela in piccoli cubetti o striscioline.

Prendete un tegame o una padella, aggiungete un filo d’olio extravergine di oliva, lo scalogno tritato finemente, le striscioline di pancetta e gli asparagi a tocchettini. Fate rosolare per un po’ di minuti la pancetta e poi sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco e regolate di sale. Continuate la cottura facendo evaporare tutto il vino.

Prendete una pentola piena di acqua e portatela a bollore. Giunta l’ebollizione, aggiungete una presa di sale grosso e poi versate le tagliatelle. Quando avranno raggiunto un livello di cottura al dente scolatele e versatele nella padella con gli asparagi e la pancetta. Fate saltare per un paio di minuti, mescolando per bene tutti gli ingredienti.

Servite le porzioni di tagliatelle con pancetta e asparagi selvatici, guarnite con le punte di asparagi selvatici lasciate intere ed una buona grattata di parmigiano reggiano.

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Wednesday, July 19, 2017

Torta al testo

Torta al testo

Torta al testo

Tempo 100x100Durata: 1 h + 30 min di riposo

ricetta difficolta intermediaDifficoltà: intermedia

   Origine: Umbria

La torta al testo è una specialità tipica dell’Umbria. Questa focaccia di farina cotta alla brace prende questo nome dal testo, che era in origine una pietra piatta che veniva riscaldata direttamente sul fuoco. L’impasto di farina veniva cotto su questa pietra, oggi invece si utilizza direttamente una piastra di metallo o di pietra refrattaria, e spesso non vengono cotte in forni elettrici, anche se la qualità in questo caso diminuisce.

Ingredienti

Dosi per 4 persone:

Farina 500g
Lievito per dolci 1 bustina
Latte 1/2 bicchiere
Olio extravergine di oliva 2 cucchiai
Sale q.b.

Preparazione

Preparate una spianatoia e versateci la farina formando la classica fontana con l’incavo al centro. Versate all’interno il lievito e mezzo bicchiere di latte, due cucchiai di olio ed un pizzico di sale. Cominciate ad impastare in modo da incorporare tutti gli ingredienti, poi aggiungete tanta acqua necessaria affinché l’impasto raggiunga la giusta consistenza: compatta, morbida ed elastica. Formate un panetto e lasciatelo riposare all’interno di un contenitore per circa 30 minuti.

Trascorso il tempo, riprendete il panetto di pasta, suddividetelo in porzioni più piccole della dimensione di un arancio, e poi schiacciatele formando dei dischi di circa un centimetro di spessore. Una volta ottenuti i dischi, poneteli sul testo a cuocere (o su una piastra rovente) e lasciateli cuocere prima da un lato poi dall’altro. Durante la cottura, forate la superficie con la punta di una forchetta in modo che non si gonfino.

La torta al testo deve essere consumata appena preparata, ben calda e asciutta ed accompagnato da ogni sorta di affettati, salumi e formaggi.

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Strascinati di Cascia

strascinati di cascia

Strascinati di Cascia

Tempo 100x100Durata: 1 h  30 min +  30 min di riposo

ricetta difficolta intermediaDifficoltà: intermedia

   Origine: Umbria

Gli strascinati di Cascia (o anche strascinati di Monteleone di Spoleto) sono un piatto tipico dell’Umbria. Gli strascinati sono piccoli ritagli di sfoglia di pasta all’uovo che una volta ‘strascinati’ con le dita su di un piano assumono una forma arricciata. Questo formato di pasta fresca è tipico proprio della zona condivisa tra i comuni di Cascia e di Monteleone di Spoleto e la tradizione li vuole conditi con un sugo di salsiccia, uova e pancetta (da non confondere con la carbonara!).

Ingredienti

Dosi per 4 persone, per gli strascinati:

Farina 300g
Uova 3
Sale q.b.

Per il condimento

Salsicce 300g
Pancetta 100g
Uova 3
Pecorino grattugiato q.b.
Olio extravergine di oliva 50g
Sale q.b.
Pepe q.b,

Preparazione

Preparate una spianatoia e versateci la farina formando la classica farina con un incavo al centro. Sgusciate le uova all’interno dell’incavo, aggiungete una presa di sale e cominciate ad impastare dapprima leggermente cercando di far incorporare le uova alla farina senza farle fuoriuscire. Poi impastate via via sempre più vigorosamente in modo da ottenere un impasto liscio, elastico ed omogeneo. Quando l’impasto avrà raggiunto la giusta consistenza formate una palla, ricopritela di una pellicola trasparente, e lasciatela riposare per almeno mezz’ora.

Trascorso il tempo, riprendete la palla di pasta, togliete la pellicola e stendetela formando una sfoglia di 1-2 mm di spessore. Tagliatela in strisce sottili di circa 6 cm di lunghezza e 2-3 cm di larghezza. Poi con tre dita trascinate ogni piccolo lembo di pasta sulla spianatoia infarinata, facendolo arrotolare su se stesso. Otterrete così gli strascinati. Raccogliete gli strascinati in un vassoio in cui aggiungerete un po’ di semola di grano duro, in modo da non farli attaccare gli uni con gli altri. Lasciateli asciugare per almeno una mezz’ora.

Adesso preoccupiamoci della preparazione del condimento. Prendete le salsicce, spellatele e sbriciolatele fino ad ottenere tanti picccoli pezzetti. Prendete la pancetta, togliete la cotenna, e sminuzzatela a striscioline sottilissime. Prendete una padella e aggiungete un filo d’olio, i pezzi di salsiccia e la pancetta. Lasciate rosolare il tutto fino a che la pancetta non si sarà ben rosolata.

Nel frattempo rompete le uova in una ciotola, cominciate a sbattere e quando comincerà a formarsi una schiumetta, aggiungete il pecorino grattugiato. Continuate a sbattere per far incorporare il pecorino all’uovo fino a formare una cremina.

Mettete a bollire una pentola di acqua. Al bollore aggiungete una presa di sale e poi versate gli strascinati. Saranno necessari pochi minuti per ottenere una cottura al dente. Scolate gli strascinati e versateli nella padella con la salsiccia e la pancetta rosolata. Mescolate per bene il tutto facendo saltare leggeremente il tutto per un paio di minuti. Spegnete e poi versateci la cremina di uova e pecorino. Continuate a mescolare e poi aggiungete una buona grattata di pepe nero.

Servite gli strascinati di Cascia ben caldi e con una buona spolverata di pecorino grattugiato.

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Tuesday, July 18, 2017

Torcolo di San Costanzo

Torcolo di San Costanzo

Torcolo di San Costanzo

Tempo 100x100Durata: 1 h

ricetta difficolta intermediaDifficoltà: intermedia

   Origine: Umbria

Il torcolo di San Costanzo è un dolce tipico di Perugia.  Questo dolce, a forma di ciambella, viene preparato in onore del Santo Patrono del capoluogo umbro, che cade il 29 Gennaio. La tradizione voleva che durante la ricorrenza del santo, le ragazze non ancora sposate, andassero nella Chiesa di San Costanzo a chiedere se si sarebbero sposate durante l’anno. Se grazie ad un gioco di luci, la statua del Santo ‘faceva l’occhiolino’, allora la risposta era affermativa, altrimenti, per consolazione, si sarebbero fatte regalare il famoso dolce. Carino è il detto perugino che dice: “San Costanzo dall’occhio adorno, famme l’occhiolino sennò n’c’artorno”. Sulla superficie inoltre, ancora oggi, si fanno cinque incisioni a modo di pentagono, che stanno ad indicare le cinque porte della città di Perugia.

Ingredienti

Farina 600g
Acqua 340g
Zucchero 120g
Cedro candito 160g
Strutto 35g
Lievito di birra 50g
Olio extravergine di oliva 50g
Uva sultanina 220g
Pinoli 120g
Uovo 1
Anice 10g

Preparazione

Preparate una spianatoia e versate la farina formando una fontana con un incavo al centro. Stemperate il lievito di birra nell’acqua raccolta in un misurino per liquidi. Poi aggiungetela alla farina, impastando e facendola incorporare lentamente dalla farina. Una volta che avete ottenuto un impasto compatto ed elastico. mettetelo in un contenitore chiuso con un panno sopra e lasciatelo lievitare per circa 3 ore.

Una volta trascorso il tempo, l’impasto dovrà risultare lievitato abbondantemente con un volume all’incirca il doppio di quello originale. Aggiungete ora lo zucchero, l’uva sultanina, il cedro candito tagliato in tanti piccoli dadini, i pinoli, l’anice, lo strutto e l’olio extravergine di oliva. Impastate il tutto, lavorandolo per bene in modo da far distribuire tutti i nuovi ingredienti all’interno dell’impasto.

Una volta che l’impasto risulterà ben omogeneo, create delle grosse ciambelle e poggiatele su delle teglie da forno. Sulla superifice di ognuna di esse incidete con un coltello cinque incisioni diagonali. Poi con il tuorlo di un uovo sbattuto spennellate tutta la superficie.

Riscaldate il forno a 180°C ed infornate. Cuocete il torcolo di San Costanzo per circa 30 minuti.

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Monday, July 17, 2017

Frittelle di alghe (zeppolelle di alghe)

 frittelle di alghe

Frittelle di alghe (Zeppolelle di alghe)

Tempo 100x100Durata: 15 min + 40 min di riposo                   

 mattarelloDifficoltà: facile                    

campania Origine: Campania                     

Le frittelle di alghe, o zeppolelle di alghe, sono una specialità tipica della cucina napoletana. Queste frittelle di pasta lievitata sono uno dei componenti fondamentali che costituiscono il famoso cuoppo di fritti napoletano. Gustosissime e soffici, queste frittelle, insieme a molte alte paste cresciute spesso ripiene, sono da sempre immancabili quando si vuole degustare un fritto misto di specialità napoletane.

Ingredienti

Dosi per 4 persone:

Farina 00 200g
Lievito di birra 5g
Acqua 150ml
Alghe di mare 30g
Olio per friggere q.b
Sale q.b

Preparazione

La prima cosa da preparare è l’impasto di farina e poi lo faremo lievitare lentamente.

Prendete una ciotola e versateci all’interno la farina. Stemperate il lievito di birra in un misurino per liquidi in cui avrete messo 150ml di acqua a temperatura ambiente. Poi una volta che il lievito si sarà stemperato, aggiungete gradualmente l’acqua alla farina impastando per bene in modo che non si formino grumi. Aggiungete un pizzico di sale e continuate ad aggiungere acqua finchè non otterrete un impasto molto morbido e pastoso (ma non troppo liquido). Quindi aggiungete ulteriore acqua se vedete che la consistenza dell’impasto è troppo rigida.

Adesso coprite la ciotola con un panno umido e lasciate lievitare l’impasto per circa 4o minuti in un posto caldo e lontano da correnti d’aria. Trascorso questo tempo andate a controllare se l’impasto ha raddoppiato di volume. Se tale sarà, allora la lievitazione sarà andata correttamente, altrimenti cambiate posizione del contenitore e continuate a far lievitare.

Prendete le alghe, lavatele e strizzatele in modo che non rimangano assolutamente gocce d’acqua. Unitele all’impasto di farina. Riempite una pentola adatta alla frittura di olio per friggere e portatelo ad alta temperatura. Quando l’olio avrà raggiunto la temperatura ideale per friggere, prelevate dall’impasto delle piccole porzioni aiutandovi con un cucchiaio, e versatele nell’olio bollente. Continuate la frittura delle frittelle di alghe finchè non risulteranno ben dorate. Quando saranno pronte toglietele dall’olio di frittura con un mestolo forato, scolandole per bene e poi lasciandole asciugare su di un panno di carta assorbente per rimuovere l’unto in eccesso.

Aggiungete una buona spolverata di sale e servite le frittelle di alghe ( o zeppoline di alghe fritte) ben calde.

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Friday, July 14, 2017

Ziti lardiati

ziti lardiati

Ziti lardiati

Tempo 100x100Durata: 30 min  

Difficoltà: facile        

campania  Origine: Campania

Gli ziti lardiati sono una ricetta tipica di Napoli. Gli ziti con la loro forma lunga e cava si prestano a bene raccogliere i sughi molto saporiti, tra cui quello saporitissimo di pezzettini di lardo e pomodorini del Vesuvio. Primo piatto semplice e molto saporito, adatto in ogni occasione.
Dove Mangiare: Antonio La Trippa – Napoli

Ingredienti

Per 4 persone:

Ziti 400g
Lardo 150g
Pomodorini del Vesuvio 400g
Vino bianco 1/2 bicchiere
Cipolla 1
Aglio 1 spicchio
Basilico 1 mazzetto
Parmigiano reggiano grattugiato 1 cucchiaio
Pecorino grattugiato 1 cucchiaio
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale q.b.

Prodotti tipiciProdotto tipico: Pomodorini del Vesuvio

Procedimento

Cominciamo con la preparazione del sugo. Prendete un tegame basso o una padella ed aggiungete un buon filo d’olio, uno spicchio d’aglio intero schiacciato, un trito di cipolla e dei dadini di lardo. Fate soffriggere il tutto per 4-5 minuti, poi sfumate aggiungendo mezzo bicchiere di vino bianco. Continuate a cuocere mescolando per far evaporare tutto il vino, poi aggiungete i pomodorini schiacciati e qualche foglia di basilico. Regolate di sale e continuate la cottura per altri 20 minuti a fuoco medio.

Nel frattempo riempite una pentola di acqua e portate a bollore. Una volta raggiunta l’ebollizione, aggiungete una presa di sale, e poi versateci gli ziti spezzandoli con le mani in parti più piccole. Continuate la cottura e quando gli ziti avranno raggiunto una buona cottura al dente, scolateli. Versate gli ziti nel tegame con il sugo e fatelo saltare per 2-3 minuti in modo che si amalgamino per bene tutti i sapori.

Aggiungete una buona spolverata di parmigiano e pecorino grattugiato e servite, magari guarnendo con qualche foglia di basilico.

Gli ziti lardiati vanno serviti ben caldi appena preparati.

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Ziti al forno con le melanzane

ziti al forno con le melanzane

Ziti al forno con le melanzane

Tempo 100x100Durata: 1 h + 30 minuti di riposo

Difficoltà: intermedia           

campania  Origine: Campania

Gli ziti al forno con le melanzane sono una ricetta tipica di Napoli. Gli ziti con la loro forma lunga e cava si prestano ottimamente alla cottura al forno ed in particolare raccolgono bene i sughi di pomodori. La ricetta tipica si basa su di un sugo a base di melanzane, altro ingrediente principe della cucina partenopea, ma anche di molte altre zone del Sud Italia. Ricetta non molto complessa, da ottimi risultati in cucina. Scopriamola insieme.

Ingredienti

Per 4 persone:

Ziti 300g
Melanzane striate 300g
Mozzarella o provola affumicata 500g
Passata di pomodoro 1 l
Cipolla 1
Aglio 1 spicchio
Parmigiano reggiano grattugiato 6 cucchiai
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale q.b.

Procedimento

Prendete le melanzane, lavatele e capatele rimuovendo il gambo. Tagliatele poi a pezzi raccogliendoli in un colapasta. Versate abbondante sale sulle melanzane mescolando con le mani in modo che si distribuisca per bene sulla superficie dei pezzi di melanzana. Coprite le melanzane con un peso leggero e lasciatele così per mezz’ora. In questo modo rimuoveremo tutto l’amaro e il liquido in eccesso.

Trascorso il tempo, prendete una padella o una casseruola bassa, aggiungete un filo d’olio extravergine di oliva, uno spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato, la cipolla tritata a pezzettini e le melanzane a tocchetti.

Fate rosolare per bene le melanzane mescolando di continuo con un cucchiaio di legno e poi quando risulteranno ben imbrunite, unite la passata di pomodoro. Lasciate cuocere il sugo di pomodoro a fuoco basso e ricoprite con un coperchio. Lasciate tirare per bene il sugo continuando la cottura per almeno 20 minuti.

Prendete gli ziti e spezzateli a metà. Riempite una pentola di acqua e portate ad ebollizione. Raggiunta l’ebollizione, unite una presa di sale e poi versate gli ziti. Quando gli ziti raggiungeranno un livello di cottura al dente, scolateli. Conditeli con il sugo di pomodoro e melanzane, mescolando per bene.

Nel frattempo, prendete la mozzarella o la provola affumicata e tagliatela a pezzettini.

Prendete una grossa teglia  e ricoprite il fondo con uno strato di pasta, aggiungete i pezzettini di mozzarella e con due cucchiaiata di formaggio parmigiano grattugiato. Ricoprite da un secondo strato di pasta e aggiungete ancora altri pezzettini di mozzarella e con altre due cucchiaiate di parmigiano grattugiato. Ripetete se la teglia non risulta ancora piena, in genere sono necessari due o tre strati.

Riscaldate il forno a 200 °C ed infornate. Cuocete gli ziti al forno per circa 20 minuti. Poi sfornate.

Servite gli ziti al forno con le melanzane ben caldi e appena sfornati.

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Thursday, July 13, 2017

Uova al tartufo

uova al tartufo

Uova al tartufo

Tempo 100x100Durata: 20 min

Difficoltà: intermedia

   Origine: Umbria

Le uova al tartufo sono un piatto semplice e veloce, adatto per un pasto leggero ma nutriente e ricco di sapori. Il tartufo nero, principe della cucina umbra, fa da protagonista in questo semplice ricetta.

Ingredienti

Dosi per 4 persone

Uova 4
Tartufo nero q.b.
Sale q.b.

Preparazione

Prendete una padella possibilmente antiaderente, ed aggiungete un buon filo d’olio in modo da ricoprire tutto il fondo della padella. Accendete il fuoco e rompete 4 uova, facendo attenzione a non rompere il tuorlo centrale. Cuocete le uova senza mescolare a fuoco medio per circa 6-8 minuti, finchè tutto l’albume non avrà assunto una forma solida e bianca. Aggiungete un pizzico di sale.

Dividete le uova a seconda delle porzioni, e poi grattate delle fette di tartufo nero con la mandolina per ogni porzione.

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Papaccelle ripiene di carne

papaccelle ripiene di carne

Papaccelle ripiene di carne

Tempo 100x100Durata: 1h 20 min

Difficoltà: media

   Origine: Interregionale

Le papaccelle ripiene di carne sono una buona ricetta da preparare la sera. Le papaccelle, tipiche della zona campana, sono una varietà di peperoni particolari per la loro forma tonda, adatta ad essere riempita con un ripieno e dalla buccia estremamente morbida. Quindi le papaccelle si prestano bene cotte al forno e ripiene di carne, rimanendo così un piatto facile da digerire, ma allo stesso tempo molto saporito.

Ingredienti

Per 4 persone:

Emmenthal 60g
Papaccelle 8
Cipolla o scalogno 1
Carne macinata di manzo 300g
Uova 1
Pane 100g
Vino bianco 1/2 bicchiere
 Olio extravergine di oliva q.b.
Pepe q.b.
 Sale q.b.

Prodotti tipici Prodotto tipico: Papaccella

Preparazione

Prendete 8 papaccelle e dopo averle lavate, rimuovete la parte superiore con un coltello tagliando trasversalmente. Poi, sempre con il coltello smuovete l’interno pieno di semi e della parte bianca.

papaccelle ripiene di carne

Prendete una ciotola e versateci all’interno il pane. Riempitela di acqua e lasciate il pane in ammollo per almeno 10 minuti. Poi scolate l’acqua, rimuovete la scorza del pane e dopo aver strizzato la mollica, sbriciolatela.

papaccelle ripiene di carne

Prendete le parti superiori delle papaccelle, e rimuovete dal gambo centrale verde tutte le parti di peperone rosse e buone.

papaccelle ripiene di carne

Sminuzzate i pezzi di papaccelle ottenuti ottenendo una specie di trito grossolano.

papaccelle ripiene di carne

Prendete una padella, aggiungete un filo d’olio extravergine di oliva, la cipolla o lo scalogno tritato. Lasciate rosolare la cipolla ed il peperone per circa 5-6 minuti, poi smorzate il tutto con mezzo bicchiere di vino bianco. Abbassate il fuoco e continuate la cottura finchè il peperone non si ammorbidisca.

papaccelle ripiene di carne

Prendete una ciotola e aggiungete la mollica di pane sbriciolata. Sminuzzate l’emmenthal a piccoli pezzettini (il più piccoli possibile) e uniteli al pane ammollato nella ciotola. Infine aggiungete la carne di manzo macinata.

papaccelle ripiene di carne

Cominciate a mescolare. Poi aggiungete una presa di sale fino, un uovo intero e i peperoni con le cipolle rosolati in padella.

papaccelle ripiene di carne

Continuate a mescolare finchè non otterrete un impasto il più possibile omogeno e malleabile (l’impasto dovrà facilmente agglomerarsi su se stesso).

papaccelle ripiene di carne

Prendete le papaccelle svuotate e riempitele una dopo l’altra con l’impasto di carne appena preparato.

papaccelle ripiene di carne

Disponete le papaccelle su di una teglia ed aggiungete un filo d’olio di oliva. Riscaldate il forno a 180°C ed infornate le papaccelle ripiene. Lasciate cuocere le papaccelle per circa 40 minuti. Poi sfornate.

papaccelle ripiene di carne

Servite le papaccelle ripiene di carne ben calde e appena sfornate, distribuendone due per piatto.

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