Wednesday, December 30, 2020

Ravioli al pistacchio

Ravioli al pistacchio

Ravioli al pistacchio

Durata 20 min

Difficoltà  Facile

Origine Interregionale

I ravioli si possono farcire in tantissimi modi, ma spesso come condirli? Oggi vi presenterò la ricetta dei ravioli al pistacchio, arricchendoli con un condimento leggero che ne abbellisca l’aspetto e che ne esalti i sapori della farcia all’interno, dato che è molto delicata.

Ingredienti

Per 4 persone:

  • 500 g Ravioli al pistacchio
  • 100 g Pistacchi
  • 100 gr di Pancetta dolce
  • 1 mandarino
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale

Procedimento

Prendete i pistacchi e sgusciateli. Togliete la pellicina che li riveste e raccoglieteli in un mixer. Frullateli fino ad ottenere una granella fine.

A questo punto procuratevi una padella, aggiungete un filo d’olio extravergine di oliva e la pancetta dolce tagliata a dadini. Fatela rosolare per bene e poi grattateci la scorza di un mandarino.

Nel frattempo mettete a scaldare una pentola piena di acqua. A bollore, aggiungete una presa di sale, e poi versateci dentro i ravioli al pistacchio. Dopo circa 5 minuti, i ravioli verranno a galla e saranno ben cotti, scolateli e versateli nella padella con il condimento. Fateli saltare per circa 1 minuto per farli ben insaporire e poi spegnete.

Ravioli al pistacchio 05

Servite le porzioni individuali aggiungendo sopra i ravioli una spolverata di granella di pistacchi. I ravioli al pistacchio sono ottimi da gustare ben caldi.



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Insalata di Rinforzo

Insalata di rinforzo

Insalata di Rinforzo

Durata 30 min + 8 h di riposo

Difficoltà Facile

Origine Campania

L’insalata di rinforzo è un contorno di antica tradizione napoletana a base di cavolfiore. Si prepara generalmente per il cenone della vigilia di Natale, essendo un piatto di magro. Altro ingrediente necessario per rimanere nella tradizione sono le papaccelle, dei peperoni sottaceto rossi e rotondi, dal forte sapore. Un piatto leggero adatto per accompagnare i grandi cenoni della tradizione napoletana.

Ingredienti

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 Cavolfiore
  • 100 gr di olive verdi
  • 100 gr di olive nere
  • 1 papaccella
  • 1 barattolo di Sottaceti misti
  • 4 filetti di acciuga
  • Aceto di vino
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale

Procedimento

Prendete il cavolfiore, lavatelo con cura, spezzettando le infiorescenze a mo’ di funghetti ed eliminando il gambo centrale. Riempite una pentola di acqua e portatela a bollore, aggiungete una presa di sale e versateci dentro il cavolfiore a pezzetti. Lasciatelo cuocere per circa 10 minuti, il cavolfiore non dovrà essere morbido, ma dovrà rimanere leggermente croccante.

Scolate il cavolfiore a pezzetti e versatelo in una insalatiera, poi aggiungeteci le olive verdi e nere denocciolate. Prendete i sottaceti, scolateli e poi aggiungeteli agli altri ingredienti. Tagliate una papaccella in tante striscioline e aggiungetele anch’esse. Poi prendete i filetti di acciuga e a seconda dei vostri gusti, aggiungetele intere o a pezzetti.

A questo punto irrorate con dell’olio extravergine di oliva, un pizzico di sale, un cucchiaio di aceto e mescolate per bene a mo’ di insalata. Lasciate riposare per una nottata per dare il tempo ai sapori di miscelarsi e magari preparatela il giorno prima di quando la volete servire. Servite l’insalata di rinforzo a temperatura ambiente.



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Saturday, December 26, 2020

Fregola con agnello

Fregola con agnello

Fregola con agnello

Durata 1 h 30 min

Difficoltà Intermedia

Origine Sardegna

La fregola con agnello è un piatto tipico della Sardegna. La fregola è un particolare formato di pasta tipico della Sardegna, che si prepara “risottandola”. Molti sono i condimenti ed i modi per prepararla, uno tra questi è con il sugo di agnello, immancabilmente insaporito con gli aromi mediterranei come il mirto, ma anche alloro, rosmarino, ecc..

Ingredienti

Ingredienti per 4 persone:

  • 4 costolette di agnello e 200 gr di polpa di agnello
  • 400 gr di Fregola
  • 500 gr di Passata di Pomodoro
  • 3 Foglie di Alloro
  • 1 litro di brodo vegetale
  • 1 rametto di Rosmarino
  • 2 rametti di Mirto (o un cucchiaio di bacche di mirto)
  • 1 bicchiere di vino
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1/2 cipolla
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale

Procedimento

Ripulite l’agnello rimuovendo grasso ed ossa, in modo da lasciare solo la polpa, e poi tagliatela a pezzettini (dadini di circa 1 cm). Mentre per quanto riguarda le costolette di agnello, lasciatele pressoché intatte con tutto l’osso. Le utilizzeremo alla fine per decorare le varie porzioni di fregola con agnello. Poi prima di cominciare mettere a riscaldare una pentola con del brodo di verdure, questo dovrà essere bollente quando dovrà essere aggiunto durante la preparazione (sia per la cottura del sugo di agnello che per la cottura della fregola).

Procuratevi una casseruola bassa, meglio se con il fondo spesso, o altrimenti il tradizionale tegame di terracotta. Versateci un fondo di olio extravergine di oliva, mezza cipolla tritata finemente, un rametto di rosmarino, uno di mirto (o un cucchiaio di bacche di mirto) e tre foglie di alloro. Fate rosolare il tutto per qualche minuto, giusto il tempo per far imbiondire la cipolla, e poi versateci dentro a rosolare le costolette di agnello e la polpa di agnello tagliata a pezzettini.

Dopo alcuni minuti, quando l’agnello risulterà ben rosolato (controllate entrambe i lati delle costolette), sfumate con un bicchiere di vino bianco. Continuate a fiamma alta, facendo evaporare lentamente tutto il vino, poi quando sarà evaporato, versateci dentro la passata di pomodoro. Aggiungete un po’ di sale, abbassate la fiamma e coprite con un coperchio. Lasciate cuocere a fuoco lento per circa un’ora. Ogni tanto controllate il livello di cottura, e se dovesse asciugare troppo il sugo, aggiungete un mestolo di brodo.

Quando il sugo di agnello comincerà ad essere pronto, cominciate a preparare la fregola (la sua preparazione richiederà circa 20 minuti, quindi regolatevi di conseguenza). Prendete un’altra casseruola, tipo quelle con cui preparate il risotto, e versateci un fondo di olio extravergine di oliva con uno spicchio d’aglio. Fare rosolare lo spicchio d’aglio per circa 4 minuti, poi versateci dentro la fregola. Mescolate di continuo facendo tostare la fregola, poi sfumate con due bei mestoli di brodo vegetale ben caldo. Eliminate allo stesso tempo lo spicchio d’aglio.

Continuate a cuocere la fregola, aggiungendo via via altri mestoli di brodo. La fregola ne assorbirà moltissimo durante la cottura, e quindi attenzione che non si attacchi sul fondo. A metà cottura cominciate ad aggiungere insieme al brodo anche parte del sugo di agnello che state preparando nel frattempo. Continuate a mescolare in modo che la fregola oltre a cuocersi cominci ad insaporirsi con il sugo di agnello.

Continuate la cottura aggiungendo fino a poco oltre la metà del sugo di agnello. Quando la fregola sarà ben cotta spegnete il tutto e cominciate a suddividere le porzioni. Sopra ogni porzione aggiungete parte del sugo di agnello che avevate tenuto da parte e poi decorate il piatto con una costoletta di agnello. Servite la fregola di agnello ben calda, e accompagnate con del pecorino sardo grattugiato per chi lo desidera.



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Cardi gratinati

Cardi gratinati al forno

Cardi gratinati

Durata 1 h 30 min

Difficoltà Intermedia

Origine Interregionale

I cardi sono un tipo di ortaggio poco diffuso, spesso perchè lo si conosce poco e non si sa come preparlo. Un modo particolare per prepararli è cuocerli aI forno con della besciamella. Ecco a voi, la ricetta dei cardi gratinati.

Ingredienti

Ingredienti per 4 persone:

  • 2 cardo di media grandezza
  • 1 bicchiere di latte
  • Parmigiano reggiano grattugiato
  • 1 cucchiaio di farina
  • Cannella
  • Noce Moscata
  • 1 limone o 1/2 bicchiere di aceto bianco
  • Sale

Procedimento

Prendete i cardi e dopo averli mondati ed eliminate le foglie, si lavano le coste rimaste. Mettete a bollire una pentola di acqua salata e precedentemente acidulata con mezzo bicchiere di aceto bianco o il succo di un limone. I cardi mentre bolliranno cominceranno a schiarirsi. Lasciateli sbollentare fin quando non saranno cotti, vedrete che rimarranno croccanti.

Scolateli e lasciateli raffreddare in un colapasta. Poi rimuovete i filamenti dalla parte del dorso del gambo, potete aiutarvi con un pelapatate.

Adesso preoccupiamoci di preparare la besciamella. Prendete un pentolino in cui farete sciogliere una grossa noce di burro. Aggiungete un cucchiaio colmo di farina e mescolate per bene fino ad ottenere un composto cremoso.

Prima che il tutto cominci a bollire, aggiungete 1 bicchiere di latte e continuate a mescolare finchè il composto non si sia sciolto completamente nel latte. Continuate a scaldare, grattando anche un po’ di noce moscata, un pizzico di sale ed un po’ di polvere di cannella.

Continuate a riscaldare mescolando. Ad un certo punto vedrete la besciamella condensarsi improvvisamente. Spegnete e continuate a mescolare fintanto che la besciamella non si sia sufficientemente raffreddata.

Cardi gratinati al forno 09

RIvestite il fondo di una teglia da forno o una pirofila, con uno strato di besciamella su cui andrete poi a disporre uno strato di gambi di cardo. Una volta riempito lo strato, coprite con una spolverata di parmigiano grattugiato.

Ricoprite con un nuovo strato di besciamella e ricominciate a disporre altri gambi di cardi. Ricoprite nuovamente con un pò di besciamella ed infine con il resto del parmigiano. Infornate a 180°C per una ventina di minuti, ed infine inserite il grill per far formare una crosticina dorata sulla superficie

Sfornate i cardi al gratin e serviteli ben caldi.



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Saturday, December 19, 2020

Su Ghisadu

Su Ghisadu

Su Ghisadu

Durata 2 h 20 min

Difficoltà Intermedia

Origine Sardegna

Il Ghisadu, o Su Ghisadu, è il nome dello spezzatino di carne di manzo e/o agnello molto diffuso nella Sardegna nord-occidentale, la parte dell’isola che ha più risentito delle influenze spagnole. Infatti il termine Ghisadu deriva dal termine spagnolo “Guisado” che significa cotto in umido.

Vino in abbinamento: Carignano del Sulcis DOC

Ingredienti

Per 4 persone:

  • 800 gr di Spezzatino di Manzo e/o Agnello
  • 1 Cipolla
  • 1 tazza di Passata di pomodoro o 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 1/2 bicchiere di vino (rosso o bianco)
  • 3 foglie di Alloro
  • 1 rametto di Rosmarino
  • bacche di mirto (opzionali)
  • 1/2 litro di Brodo
  • Zafferano
  • Olio extravergine di oliva
  • Pepe
  • Sale

Preparazione

Nota prima di cominciare: Se volete preparare il sa ghisadu come spezzatino in umido (solo per secondo) seguite le indicazioni della ricetta, se invece volete prepararci insieme anche del sugo per condire la pasta, come per esempio i malloreddus (gnocchetti sardi), aumentate la quantità di passata di pomodoro aggiunta (500 gr di passata).

Prendete la carne di manzo e se non ancora suddivisa a spezzatino, suddividetela in piccoli pezzi. Eliminate cotenne, parti troppo grasse ed ossa.

Procuratevi una casseruola ben capiente, o meglio un tegame di terracotta e versateci un fondo di olio extravergine di oliva. Fate un trito fine a base di aglio e cipolla e versatelo nel tegame. Aggiungete le foglie di alloro, il rametto di rosmarino e le bacche di mirto leggermente schiacciate con il lato piatto di un coltello. Fate soffriggere il tutto per 4-5 minuti, poi versateci lo spezzatino di carne e lasciatelo rosolare per bene mescolando in continuazione con un mestolo di legno. Aggiungete una grattata di pepe nero e continuate a mescolare. Quando tutta la superficie dei pezzi di spezzatino risulteranno ben rosolati, sfumate con un bicchiere di vino. Lasciate evaporare tutto il vino, aggiungete un po’ di sale e poi versateci dentro la passata di pomodoro (o il concentrato).

A questo punto versate dentro un mestolo di brodo caldo in cui avrete disciolto dentro un po’ di zafferano e continuate la cottura a fuoco basso e coprite il tegame con un coperchio. Continuate così la cottura in umido. Ogni tanto alzate il coperchio e controllate il livello di cottura. Comunque, più lunga sarà la cottura,, maggiormente risulterà morbida e saporita la carne. Aggiungete altro brodo quando necessario. Al termine della cottura della carne, togliete il coperchio, alzate la fiamma e lasciate asciugare l’umidità di fondo.

Spegnete e servite il su ghisadu ben caldo, magari accompagnato con il pane carasau (potete usarlo anche come piatto su cui ci verserete sopra il su ghisadu. Se avete preparato la versione con molto sugo, potete mettere il sugo da parte per poi condirci la pasta.



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Wednesday, December 16, 2020

Minestra nera napoletana con fagioli spollichini

Minestra nera napoletana

Minestra nera napoletana con fagioli spollichini

Durata 30 min

Difficoltà Intermedia

Origine Campania

Forse pochi conoscono la minestra nera napoletana (cavolo spigarello) ed un ottimo modo per prepararla è come zuppa, accompagnata da degli ottimi fagioli spollichini. Eccovi qui una ricetta tradizionale, semplice e genuina, per cucinare questa particolare verdura e gustarne appieno il sapore, rimanendo in leggerezza.

Ingredienti

Per 4 persone:

  • 1 Kg di Minestra nera napoletana
  • 200 gr di Fagioli spollichini già lessati (o fagioli bianchi cannellini)
  • Olio extravergine di oliva
  • Pepe
  • Sale

Prodotto tipico: Minestra nera napoletana

Preparazione

Minestra nera napoletana

Prendete la minestra nera napoletana e dopo averla ben mondata e lavata, versatela in una pentola di acqua bollente (non molta) precedentemente salata. Lasciatela cuocere fino a quando non si sarà ben intenerita.

Minestra nera napoletana 01

A questo punto versateci dentro i fagioli spollichini (o cannellini) precedentemente lessati. Potete aggiungerci anche parte del loro brodo di cottura.

Minestra nera napoletana 02

Continuate la cottura a fuoco lento, facendo asciugare in gran parte il brodo di cottura. Quando la zuppa di minestra nera napoletana e spollichini avrà raggiunto la giusta consistenza, spegnete.

Minestra nera napoletana 03

Servite la zuppa di minestra nera napoletana ben calda, magari con qualche fetta di pane tostata al forno su cui avete fatto passare un po’ di aglio. Potete aggiungere anche un filo di ottimo olio extravergine di oliva a crudo.



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Tuesday, December 15, 2020

Pasta all’antica senese

Pasta all'antica senese

Pasta all’antica senese

Durata 1 h

Difficoltà Intermedia

Origine Toscana

Oggi vi proporrò una ricetta da me ideata ricostruendo alcune tecniche di cottura utilizzate nelle antiche ricette di Siena, da me lette in diversi antichi libri: la Pasta all’antica senese. Questa ricetta è stata alleggerita sostituendo la cipolla con il porro e modificata in chiave moderna per renderla un piatto più adatto ai nostri gusti odierni. I tagli di carne utilizzati qui sono più nobili di quelli originali e sono stati scelti per essere facilmente reperibili in qualsiasi macellaio o supermercato. Un piatto per appassionati di cucina che hanno la voglia di assaggiare sapori un po’ più antichi.

Vino in abbinamento: Chianti Colli Senesi DOC

Ingredienti

Per 4 persone:

  • 2 Braciole di maiale
  • 2 Salsicce
  • 1 Porro
  • 1 costa di sedano
  • 1 Carota
  • 1 Cipolla
  • Olio extravergine di Oliva
  • Formaggio grattugiato
  • Pepe
  • Sale

Preparazione

Riempite una pentola di acqua e portatela a bollore, salatela e poi versateci dentro due braciole (costate) di maiale. Potete usare anche delle spuntature di maiale. Lasciatele sbollentare per circa una decina di minuti, e poi scolatele. Ripulite la carne dall’osso, eliminando la cotenna ed il grasso. Raccogliete la carne tagliata in una ciotola, sminuzzandola in piccoli pezzettini, potete tritarla poi in un tritacarne se volete.

Nel frattempo, riempite un altro pentolino di acqua e versateci dentro, una carota, una costa di sedano e una cipolla e dei gambi di prezzemolo. Aggiungete un po’ di sale e mettete a bollire lentamente per ottenere un buon brodo di verdure. Per insaporire il brodo, potete aggiungere anche parte delle ossa con un po’ di carne che avete scartato precedentemente.

Pasta all'antica senese 02

A questo punto, pronta la carne e pronto il brodo, prendete una casseruola bassa o una padella, ed aggiungete un fondo di olio extravergine di oliva. Aggiungete uno o due spicchi d’aglio scamiciati e una salsiccia spellata e sbriciolata. Fate rosolare il tutto per circa 5 minuti. Quando la salsiccia sarà ben brunita, aggiungete il porro tagliato a rondelle.

Fate rosolare ancora per qualche minuto, poi sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. Aggiungete un po’ di sale e lasciate cuocere a fiamma bassa, aggiungendo ogni tanto un mestolo di brodo. Dopo un po’ aggiungete la carne di braciola di maiale tritata che avevate sbollentato in precedenza e continuare così la cottura. Lasciate cuocere per circa 1 h, aggiungendo via via il brodo.

Pasta all'antica senese 06

Mettete a bollire una pentola piena di acqua. Una volta raggiunto il bollore, aggiungete una presa di sale e calateci la pasta. Fatela cuocere e poi scolatela, versandola nella casseruola con il condimento. Mescolate per bene per farla insaporire.

Pasta all'antica senese 07

Aggiungete una grattata di pepe nero e del formaggio grattugiato e servitela ben calda.



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Friday, December 4, 2020

Parmigiana di Zucchine alla Salernitana

Parmigiana di zucchine alla salernitana

Parmigiana di zucchine alla salernitana

Durata 1 h 30 min

Difficoltà Impegnativa

Origine Campania

La parmigiana di zucchine alla salernitana è una versione più ricca e saporita della versione classica. A Salerno le zucchine (come del resto anche le melanzane nella parmigiana) devono essere rigorosamente “indorate e fritte”, inoltre vi sono tra gli strati di zucchine le immancabili fette di uova sode. Poi ad ogni tradizione familiare si aggiungono diverse varianti sulla varietà di formaggi da usare, il numero di strati e come si prepara il pomodoro. Lascio a voi la libertà di sbizzarrirvi al riguardo, comunque vi lascio la ricetta classica da cui partire.

Ingredienti

Per 4 persone

  • 8 Zucchine di medie dimensioni
  • Sugo a base di pomodoro q.b
  • 3 Uova
  • 250 gr di Fiordilatte di Agerola o Provola affumicata
  • Farina q.b.
  • Basilico q.b.
  • Parmigiano reggiano grattugiato q.b.
  • Olio per friggere
  • Sale

Procedimento

Prima di cominciare a lavorare, preparatevi un sugo di pomodoro come più vi piace. Potete usare un semplice sugo di passata di pomodoro, oppure preparate un sugo con odori (cipolla, carota, sedano, ecc..) o persino per i più tradizionalisti un bel ragù di carne napoletano.

Poi prendete due uova e bollitele in un pentolino pieno di acqua bollente. Dopo qualche minuto, scolatele e rompete il guscio per avere due belle uova sode. Tagliatele poi a fettine sottili di circa mezzo centimetro.

Prendete le zucchine, ne servono una gran quantità perchè cuocendole si riducono di volume. Lavatele e mondatele eliminando il gambo. Poi una volta pulite, tagliatele a fette sottili. Quando le fettine di zucchine risultano ancora umide, passatele in un contenitore in cui avrete aggiunto uno strato di farina, e poi una volta ben infarinate, passatele in un piatto in cui avete sbattuto un uovo con un cucchiaio di parmigiano reggiano grattugiato, un po’ di sale e se vi piace, una grattata di pepe.

Aggiungete in una larga padella abbastanza olio per friggere per raggiungere almeno una profondità di 1 cm. Portatelo ad alta temperatura e poi friggete le fette di zucchina. Con un mestolo forato togliete le fettine di zucchine non appena risulteranno ben dorate e posatele su di un foglio di carta assorbente da cucina per asciugare l’olio in eccesso (Questa parte è importante, perchè le zucchine indorate e fritte tendono ad impolpare parecchio olio).

Procuratevi una teglia da forno, o una pirofila. Però vi consiglio una teglia di alluminio, o di metallo, perchè la parmigiana di zucchine tende a rilasciare liquidi, e quindi in questo modo si asciuga più facilmente. Una volta scelta la teglia, ricoprite il fondo con uno strato di sugo a base di pomodoro.

Stendete un primo strato di fettine di zucchine indorate e fritte in modo da ricoprire totalmente il fondo. Aggiungete un po’ di parmigiano grattugiato, il fiordilatte o la scamorza tagliata a cubetti (fatela scolare prima in un colapasta), una o due foglie di basilico, e qualche fetta di uovo sodo. Aggiungete uno strato di sugo di pomodoro ed un po’ di sale.

Ricoprite il tutto con un altro strato di zucchine indorate e fritte e via di nuovo con gli altri ingredienti. Strato dopo strato arriverete alla sommità della teglia, che dovrà avere un’altezza di almeno 3-4 dita. Ricoprite il tutto con un ultimo strato di sugo a base di pomodoro e poi con un’abbondante spolverata di parmigiano reggiano grattugiato.

Mettete la teglia con la parmigiana di zucchine in un forno preriscaldato a 180°C e lasciatela cuocere per circa 25 minuti. Per gli ultimi minuti accendete il grill per facilitare la formazione di una crosticina sulla superficie.

Sfornate la parmigiana di zucchine e lasciatela intepidire prima di servirla. C’è anche chi preferisce farla raffreddare totalmente e lasciarla riposare per qualche ora per dar modo agli ingredienti di insaporirsi a vicenda, e poi nuovamente riscaldare la parmigiana di zucchine al forno.

Prima di servire, guarnite con qualche foglia di basilico fresco.



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Costolette di agnello fritte

Costolette di agnello fritte

Costolette di agnello fritte

Durata 30 min

Difficoltà  Intermedia

Origine Interregionale

Con questa ricetta scoprirete presto che costolette di agnello fritte sono un modo gustoso ed esteticamente piacevole di preparare un secondo piatto a base di carne. Sono abbastanza semplici da preparare, piacciono a tutti, e soprattutto si possono gustare con le mani, a differenza delle altre cotolette. Ottime da mangiare sempre accompagnate da un letto di patatine fritte.

Ingredienti

Dosi per 4 persone

  • 8 Costolette di agnello
  • 1 Uovo
  • Pangrattato q.b.
  • Olio per friggere
  • Sale

Preparazione

Prendete le costolette di agnello e con l’aiuto di un coltello e del batticarne date la forma alla costoletta in modo che la carne sia accumulata da un lato ed l’osso della costola sia ben ripulito per poter afferrare la costoletta.

Costolette di agnello fritte 01

Rompete un uovo in una ciotola e sbattetelo, mentre riempite un piatto o contenitore con del pangrattato. Immergete le costolette di agnello dapprima nell’uovo battuto e poi quando saranno ben inzuppate, passatele nel pangrattato in modo da formare una bella panatura.

Costolette di agnello fritte 02

Riempite una padella con uno strato di almeno 1 cm di olio per friggere. Portatelo ad alta temperatura e poi disponeteci le costolette di agnello impanate. Mandate avanti la frittura dapprima da un lato, poi quando avrà assunto una bella colorazione dorata, girate la costoletta sul lato opposto e continuate la cottura.

Costolette di agnello fritte 03

Una volta che le costolette di agnello risulteranno ben dorate e croccanti da entrambe i lati, toglietele dall’olio di frittura e disponetele su di un panno di carta da cucina, in modo da fare asciugare l’unto in eccesso. Spolverate le costolette con un po’ di sale su entrambe i lati.

Costolette di agnello fritte 04

Servite le costolette di agnello fritte quando sono ancora ben calde accompagnandole con abbondanti patate fritte.



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Thursday, December 3, 2020

Pasta con il Broccolo Romano

Pasta con broccolo romano

Pasta con il Broccolo Romano

Durata 45 min

Difficoltà Facile

Origine Lazio

La pasta con il broccolo romano è un piatto casalingo tipico della tradizione laziale, specialmente a Roma che viene preparato nei mesi invernali. Il broccolo viene pestato e cotto in un soffritto a base di aglio e acciuga, con un po’ di succo di limone, per alleggerirne il forte sapore, creando un primo piatto sano e gustoso.

Ingredienti

Per 4 persone

  • 400 gr di Rigatoni o altra pasta corta
  • 1 broccolo romano di medie dimensioni
  • 1 spicchio d’Aglio
  • 1 filetto di acciuga
  • 1 Limone
  • Pecorino romano grattugiato
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale
  • Pepe

Procedimento

Prendete un broccolo romano, lavatelo per bene sotto l’acqua corrente e capatelo. Lessatelo in acqua bollente salata per circa 20 minuti, poi toglietelo dall’acqua (conservate l’acqua di cottura, in cui ci cuocerete la pasta) e tagliatelo a metà e poi a pezzetti più piccoli. Eliminate la parte bianca del gambo alla base dove risulta più spessa e meno saporita.

Prendete una padella, aggiungete un fondo d’olio extravergine di oliva, uno o due filetti di acciuga ed uno spicchio d’aglio. Fate rosolare l’aglio per qualche minuto, e schiacciate il filetto di acciuga facendolo disciogliere nell’olio. Poi aggiungete il broccolo romano tagliato a pezzetti.

Continuate la cottura in padella del broccolo romano, aggiungendo un po’ di scorza grattata di limone ed il succo di mezzo limone. Mescolate schiacciando gradualmente il broccolo con la forchetta man mano che si va avanti con la cottura. Aggiungete un po’ di acqua per facilitare la cottura e la formazione di una simil crema. Nel frattempo continuate a far bollire l’acqua dove avevate cotto il broccolo romano, e versateci i rigatoni a cuocere.

Una volta che i rigatoni saranno cotti, scolateli e versateli nella padella con il broccolo romano. Fate saltare la pasta per circa un paio di minuti in modo da farla insaporire. Aggiungete una grattata di pepe nero e un po’ di pecorino e servite.

Pasta con broccolo romano

La pasta con il broccolo romano deve essere servita ben calda appena preparata.



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Tuesday, December 1, 2020

Cosce di pollo arrosto con patate

Cosce di pollo arrosto con patate

Cosce di pollo arrosto con patate

Durata 30 min

Difficoltà  Facile

Origine Interregionale

Anche se a volte si lavora, o si rientra a tardi, è possibile preparare un piatto degno di un bel giorno di festa: le cosce di pollo arrosto con patate. Buone, saporite, davvero facili da preparare. Saranno la gioia di tutti.

Ingredienti

Per 4 persone

  • 8 cosce o fusi di pollo
  • 1 Kg di Patate
  • 1 rametto di Rosmarino
  • 2 foglie di Salvia o preparato per arrosti
  • Olio extravergine di oliva
  • Pepe
  • Sale

Preparazione

Prendete le cosce o fusi di pollo ed eliminate parte della pelle in eccesso (tendono a rilasciare molto grasso). Lasciatene comunque un po’ perchè danno sapore alla carne sottostante. Nel frattempo lavate le patate sbucciatele e poi tagliatele a spicchi o a tocchetti (a vostro buon gusto). Prendete una larga teglia, aggiungete un fondo di olio extravergine di oliva, due spicchi d’aglio ed un rametto di rosmarino tagliato a più pezzi. Poi disponeteci dapprima le patate a spicchi o a tocchetti. Poi disponeteci sopra le cosce di pollo. Spennellate con una miscela di olio, sale, salvia e rosmarino tritati finemente (o preparato per arrosti già pronto) sia le patate che le cosce di pollo. Aggiungete infine una bella grattata di pepe nero.

Riscaldate il forno a 200°C e lasciate cuocere le cosce di pollo per circa 30 minuti. Ogni tanto controllate il livello di cottura, soprattutto state attenti alla carne più interna del coscio che tende a metterci molto di più a cuocere. Se vedete che le patate sono già cotte, mentre l’interno delle cosce no, togliete le patate arrosto dalla teglia e continuate la cottura delle cosce di pollo.

Cosce di pollo arrosto con patate

Servite le cosce di pollo arrosto con abbondanti patate arrosto ben calde ed appena sfornate.



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Sartù bianco di Riso

Sartù bianco di riso

Sartù bianco di Riso

Durata 1 h 20 min

Difficoltà Impegnativa

Origine Campania

Un piatto classico della tradizione napoletana, oggi forse un po’ dimenticato, è il sartù di riso. Ne esistono moltissime versioni, tra cui questa versione di sartù bianco di riso farcito con dell’ottimo ripieno a base di salsiccia, carne macinata, piselli e scamorza. Un piatto regale degno della corte dei Borboni, ma che oggi si può preparare a casa nostra. Un po’ impegnativo nella preparazione, ma lascerà sicuramente di stucco tutti quanti a tavola!!

Ingredienti

Per 4 persone

  • 400 gr di Riso
  • 3 cucchiai di Parmigiano Grattugiato
  • 100 gr di Carne di manzo macinata
  • 2 Salsicce
  • 100 gr di Piselli freschi o surgelati
  • 1/2 Cipolla
  • Noce moscata
  • 1 Uovo
  • Besciamella (opzionale)
  • 1 l di brodo vegetale
  • Olio extravergine di oliva
  • Strutto q.b.
  • Sale

Procedimento

Preparate un litro di brodo vegetale in un pentolino mantenendolo caldo durante la preparazione. Ci servirà per mandare avanti la cottura del riso. Nel frattempo in una casseruola, aggiungete un fondo di olio extravergine di oliva, e mezza cipolla tritata.

Fate rosolare la cipolla per 4-5 minuti fino a farla imbiondire, poi aggiungete il riso. Mescolate per bene il riso nel soffritto per circa 1 o 2 minuti in modo da farlo leggermente tostare, poi sfumate con un paio di mestoli di brodo vegetale. Continuate la cottura del riso aggiungendo via via un mestolo di brodo fino a cottura completa del riso. Verso la fine regolate di sale.

Una volta che il riso sarà ben cotto, toglietelo dalla casseruola e versatelo in una bolla o in una grossa ciotola. Aggiungete 3 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato ed una grattata di noce moscata. Cominciate a mescolare per far ben amalgamare gli ingredienti, poi aggiungete un uovo intero e continuate a mescolare.

Pronto il riso in bianco per il sartù, procuratevi una padella a cui aggiungerete un filo d’olio extravergine di oliva. Spellate le salsicce e sbriciolatele nella padella, facendole rosolare insieme alla carne macinata di manzo. Quando sia la salsiccia che la carne macinata risulteranno imbrunite, aggiungete dei piselli freschi (o surgelati) precedentemente sbollentati. Aggiungete un pizzico di sale e continuate a cuocere il tutto aggiungendo un po’ di acqua (o di brodo vegetale) per circa 10 minuti, poi spegnete.

Adesso che abbiamo tutti gli ingredienti per la preparazione del nostro sartù di riso, cominciamo la preparazione vera e propria. Per fare il sartù di riso potete usare sia lo stampo in alluminio circolare con il cono al centro (per fargli assumere la forma tipica a ciambellone) oppure uno stampo circolare (più piccolo). Qualcuno in versione più moderna preferisci prepararli rettangolari (probabilmente perché è il solo stampo a disposizione 😉 ).

Ungete con dello strutto tutta la superficie interna dello stampo, e poi passateci del pangrattato in modo da farlo aderire all’interno, e ricoprirlo interamente. Poi con il riso cominciate a rivestire tutto l’interno dello stampo, formando uno strato di almeno 1 cm e mezzo. Premete per bene con le mani sul riso per farlo compattare per bene.

Riempite parte della cavità con metà della carne macinata, la salsiccia rosolati ed i piselli. Poi aggiungete uno strato di scamorza tagliata a dadini. Se vi piace avere un ripieno più compatto e cremoso all’interno del sartù, mescolate questi ingredienti insieme a della besciamella.

Riempite totalmente la cavità del sartù di riso con il resto della carne macinata, salsiccia e piselli ed infine richiudete il tutto con il riso rimasto. Compattate per bene il riso per sigillare il fondo del sartù.

Ricoprite il fondo con uno strato di pangrattato e delle scagliette di strutto. Poi infornate il sartù bianco di riso in un forno preriscaldato a 180°C per circa 20 minuti.

Trascorso il tempo, togliete il sartù dal forno e lasciatelo raffreddare nello stampo. Sarebbe conveniente lasciarlo riposare per qualche ora prima di rigirarlo, dando il tempo al sartù di compattarsi per bene. Una volta rigirato togliete lo stampo delicatamente, e poi servitelo tagliandolo a fette.



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