Rigatoni alla carbonara
Durata: 15 min
Difficoltà: facile
Origine: Lazio
Oggi voglio proporre una ricetta semplice, ma dai forti sapori: i rigatoni alla Carbonara. Chi non conosce questo piatto? Girando per l’Italia ho visto apprezzare questo piatto nelle regioni più disparate. Anche all’estero ha il suo discreto successo, nonostante abbia visto delle varianti di carbonara piuttosto discutibili…;)
I rigatoni alla Carbonara sono un piatto tipico di Roma, le cui origini sembrano ancora incerte: Le ipotesi più accreditate ne fanno una tradizione tipica laziale, proveniente proprio dai carbonari che venivano a Roma dagli Appennini Laziali e Abruzzesi. I “carbonari” (termine romanesco per indicare i carbonai) preparavano un piatto chiamato “cacio e ova” di origini laziali e abruzzesi, un piatto molto diffuso a causa della facile reperibilità degli ingredienti. Questo piatto veniva preparato il giorno prima, poi portato al lavoro all’interno del “tascapane”. Da qui poi la diffusione di un piatto di pasta “alla Carbonara” fatto appunto di uova e formaggio.
Il segreto della carbonara sta proprio nell’aggiunta post-cottura di uno sbattuto di uova e formaggio, e in una rapida mantecatura dello sbattuto con la pasta “sufficientemente calda” ma non tanto da far rapprendere lo sbattuto.
Vino in abbinamento: Frascati Superiore DOCG
Ingredienti
Dosi per 2 persone
Uova | 2 |
Rigatoni (anche mezzemaniche o tortiglioni) | 140g |
Pecorino romano (rigorosamente) | da grattare |
Pepe nero | quanto basta |
Guanciale di maiale (altrimenti pancetta) | 2 o 3 fettine spesse |
Olio d’oliva | 1 cucchiaio |
Prodotto tipico: Pecorino Romano
Prodotto tipico: Guanciale amatriciano
Preparazione
Per prima cosa, mettiamo a bollire l’acqua in una pentola. Nel tempo che si riscalderà potremo preparare sia il soffritto che lo sbattuto.
Prepariamo lo sbattuto. Prendete le due uova (non di frigorifero) e poniamole in una ciotola.
Aggiungiamo il pecorino grattato in abbondanza.
Sbattiamo le uova ed il pecorino finchè non si ha un composto abbastanza omogeneo.
Se avete comprato il guanciale a fette, va bene, altrimenti se avete preso un pezzo di guanciale, rimuovete la cotenna.
Poi tagliate delle fette non tanto sottili (almeno così vuole la tradizione).
Poi tagliatele in tante striscioline come mostrato nella foto sotto.
Ponete il tutto a soffriggere in una padella. Io aggiungo un ramoscello di rosmarino, che poi andrò a rimuovere prima di aggiungere la pasta, tanto per dare all’olio un aroma in più. Non fate soffriggere completamente la pancetta. Ma ad un certo punto spengete per attendere la cottura della pasta.
Riempite una pentola di acqua e fatela bollire. Raggiunta l’ebollizione, aggiungete una presa di sale, e poi dopo circa un minuto i rigatoni. Poco prima che siano cotti i rigatoni (cottura al dente mi raccomando), riaccendete il fuoco sotto la padella dove c’è il guanciale. Dovete sentire sfrigolare il guanciale. Rimuovete il rosmarino se ancora non lo avete fatto e quando il soffritto ha raggiunto una buona temperatura e il guanciale comincia ad apparire croccante, versateci i rigatoni appena scolati, se passa un po’ di liquido di cottura tanto meglio.
Ripassate in padella la pasta in modo assorba per bene gli aromi del guanciale, mescolando di continuo con un cucchiaio di legno.
Una volta che la pasta è stata ripassata in padella, spengete il gas. Dopo pochi secondi e solo allora aggiungete lo sbattuto di uova e pecorino, avendo cura di rumare gli spaghetti. Una salsa gialla si formerà, aderendo perfettamente ai rigatoni. Infine aggiungete un’abbondante grattata di pecorino romano, un goccino di olio a crudo ed una grattata di pepe….e Voilà….il piatto è pronto.
Buon appetito!
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