Thursday, June 21, 2018

Buridda di seppie con piselli

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Buridda di seppie con piselli

La buridda di seppie con piselli è un piatto tipico della Liguria. La versione tradizionale di questo piatto a base di pesce è quella di cuocere le seppie in umido con delle verdure di stagione, come carciofi e patate, ma oggi si cucina sempre più comunemente con i piselli dato il loro sapore dolce si abbinano benissimo con il sugo di seppie. Anche se di lunga cottura, questo piatto non è complicato, ed è quindi una valida alternativa ai soliti spezzatini di carne.

Tempo 100x100Durata: 1 h  20 min              

  ricetta difficolta intermediaDifficoltà: intermedia                                

  liguria Origine: Liguria

Ingredienti

Ingredienti per 4 persone

Ingredienti Quantità
Seppie 800g
Funghi secchi 10g
Passata di pomodoro 1 tazza
Piselli 250g
Vino bianco 1/2 bicchiere
Acciughe salate 2 filetti
Pinoli 1/2 cucchiaio
Prezzemolo 1 mazzetto
Aglio 2 spicchi
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale q.b.

Preparazione

Dapprima prendete i funghi secchi e metteteli in una ciotolina piena d’acqua ad ammollarsi.

Prendete le seppie, lavatele per bene sotto l’acqua corrente, e tagliatele a tante listarelle.

Prendete una casseruola, aggiungete un abbondante filo d’olio extravergine di oliva ed i due spicchi d’aglio tritato finemente insieme ai filetti di acciuga precedentemente dissalati. Fate soffriggere l’aglio per un paio di minuti. Poi versateci dentro le listarelle di seppia e fatele rosolare mescolandole per bene nell’olio. Nel frattempo prendete il prezzemolo, lavatelo e sminuzzatelo. Stessa cosa con i funghi ammollati e strizzate. Aggiungete tutto insieme all’aglio e date una veloce rosolata al tutto. Sfumate subito con mezzo bicchiere di vino.

Continuate a scaldare per far evaporare tutto il vino, poi aggiungete la tazza di passata di pomodoro (potete usare anche concentrato di pomodoro stemperato in una tazza di acqua calda o brodo vegetale). Lasciate cuocere a fuoco lento per circa 20 minuti e con il coperchio chiuso, poi infine aggiungete i piselli e un bicchiere d’acqua (o brodo vegetale). Aggiungete una cucchiaiata di pinoli e regolate di sale. Continuate la cottura sempre a fuoco lento e con il coperchio chiuso per almeno altri 30 minuti.

Una volta cotta, la buridda può essere servita ben calda insieme a delle fette di pane, e si può lasciare più o meno brodosa o asciutta a seconda dei gusti.



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Fagiolini alla ligure

fagiolini alla ligure

Fagiolini alla Ligure

I fagiolini alla ligure sono uno dei tanti modi di preparare e condire i fagiolini una volta cotti e lessati. In Liguria tradizionalmente ne esistono diverse varianti che si basano sull’aggiunta o l’eliminazione di qualche ingrediente, ma generalmente si tratta di fagiolini saltati in padella con aglio, filetti di acciuga sottolio, maggiorana, pinoli e l’immancabile basilico genovese.

Tempo 100x100Durata: 30 min                   

  ricetta facileDifficoltà: facile  

  liguria Origine: Liguria

Ingredienti

Dosi per 4 persone

Ingredienti Quantità
Fagiolini verdi 1 Kg
Filetti di acciughe 8
Aglio 2 spicchi
Basilico 8 foglie
Pinoli 1 cucchiaio
Maggiorana q.b.
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale q.b.

Preparazione

Prendete i fagiolini verdi ed eliminate i gambi. Poi lavateli per bene in acqua corrente e versateli in una pentola molto capiente in cui aggiungerete anche molta acqua. Portate a bollore ed aggiungete una presa di sale. Lessate i fagiolini per il tempo necessario (circa una ventina di minuti). Quando i fagiolini risulteranno morbidi e ben cotti, scolateli e lasciateli raffreddare.

fagiolini alla ligure

Nel frattempo prendete una padella capiente, aggiungete un’abbondante filo d’olio extravergine di oliva, due spicchi d’aglio scamiciati e i filetti di acciuga. Fatte soffriggere l’aglio per qualche minuto insieme ai filetti id acciuga.

fagiolini alla ligure

Poi versateci dentro i fagiolini ben scolati, mescolateli con l’olio e fateli rosolare per bene. Nel frattempo aggiungete anche i pinoli, le foglie di basilico (lasciatene qualcuna alla fine per decorazione) e le foglioline di maggiorana. Mescolate per bene e poi abbassate la fiamma. Fate insaporire i fagiolini per circa 5 minuti con il condimento e poi spegnete.

fagiolini alla ligure

Servite i fagiolini alla ligure, rimuovendo l’aglio e le foglie di basilico passite. Guarnite i piatti con il basilico fresco. I fagiolini alla ligure possono essere gustati sia caldi che a temperatura ambiente, lasciandoli raffreddare lentamente.



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Tuesday, June 19, 2018

Insalata di pasta con pomodoro, tonno e mais

insalata di pasta con pomodoro, tonno, mais e basilico

Insalata di pasta con pomodoro, tonno e mais

Tempo 100x100 Durata: 30 min + 4h riposo                              

mattarelloDifficoltà: facile                             

ricette italiane Origine: Interregionale

Con l’arrivo dell’estate le giornate si fanno più calde, e viene sempre di più la voglia di mangiare piatti freddi, ma che comunque rimangano saporite e nutrienti. Uno di questi piatti è l’insalata di pasta con pomodoro, tonno e mais. I piatti di pasta fredda sono ottimi, perchè facili da preparare e si conservano in frigo, ed il giorno dopo sono anche più buoni. Se ne possono fare piccole porzioni da gustare in spiaggia o per un picnic all’aperto.

Abbinamento vinoVino in abbinamento: Trebbiano d’Abruzzo DOC

Ingredienti

Ingredienti Quantità
Fusilli o altra pasta corta 400g
Pomodori maturi 500g
Mais in scatola 250g
Tonno 250g
Basilico 4-6 foglie
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale q.b.

Preparazione

Per prima cosa, lavate i pomodori freschi e poi tagliateli a pezzettini raccogliendoli in uno scolapasta. Aggiungete abbondante sale fino e poi mescolate tutto nel colapasta. Lasciate i pomodori sgocciolare lentamente per circa 30 minuti, 1 ora. I pomodori perderanno parte dell’acqua interna e soprattutto i semi, senza pensare di toglierli a mano. In questo modo otterrete pomodori con meno acqua e dal sapore più concentrato.

insalata di pasta con pomodoro, tonno, mais e basilico

In una insalatiera, versateci dentro sia il mais in scatola che il tonno, entrambe ben scolati.

insalata di pasta con pomodoro, tonno, mais e basilico

Poi versateci dentro i pomodori ben scolati anch’essi. Aggiungete anche le foglie di basilico ed un po’ di olio di oliva e regolate di sale se necessario. Mescolate per bene il tutto.

insalata di pasta con pomodoro, tonno, mais e basilico

Prendete una pentola e riempitela di acqua, poi riscaldatela per portarla a bollore. Una volta raggiunta l’ebollizione, aggiungete una presa di sale e poi dopo un minuto calate la pasta del formato che preferite: vanno bene fusilli, mezzemaniche, rigatoni o farfalle, in genere qualsiasi formato di pasta corta va bene. Una volta raggiunta la cottura al dente scolatela in uno scolapasta e poi ancora leggermente calda versatela nell’insalatiera. Mescolatela con il condimento e aggiungete altro olio di oliva se necessario. Poi mettete l’insalata di pasta con pomodori, tonno e mais in frigo a riposare per almeno 4 ore.

 



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Crema catalana

 crema catalana

Crema catalana

Tempo 100x100Durata: 15 min + 1h di riposo

  Difficoltà: facile

cucina Internazionale Origine: Spagna

La crema catalana è un famoso dessert molto apprezzato in Italia ma di origine spagnole. Crema tipica della Catalonia la regione al confine con la Francia, di cui ne contende anche le origini, lì chiamata creme brulée . Noi in Italia lo apprezziamo per il suo gusto particolare, la crosta amara e dura di caramello sopra e la crema calda, dolce e morbida sotto. Dolce apprezzatissimo da tutti gli italiani (è quasi servito in tutti i ristoranti) è ottimo perché si presta anche per piccole porzioni, senza così sentirsi troppo in colpa per le troppe calorie acquisite. Inoltre andrebbero servite con la fiamma accesa sopra a caramellare lentamente lo zucchero di canna. Quindi ci si gode anche lo spettacolo prima di mangiarle.

Ingredienti

Ingredienti per una porzione singola (1 persona):

Ingredienti Quantità
Latte 1 bicchiere
Zucchero 33g
Amido di mais 10g
Uova 1 tuorlo
Zucchero di canna q.b.
Limone 1
Arancia (opzionale) 1
Cannella q.b.

Procedimento

La ricetta tiene conto degli ingredienti per ogni singola porzione, moltiplicate le quantità a seconda di quante porzioni dovrete preparare. Assicuratevi di avere un tegamino di terracotta, un vasetto o un qualsiasi contenitore di piccole dimensioni adatto ad ospitare la crema sufficiente per ogni porzione.

Prendete una ciotolina, e versateci dentro solo il tuorlo dell’uovo. Aggiungete poi lo zucchero.

crema catalana

Sbattete l’uovo con lo zucchero fin quando non otterrete una crema spumosa.

crema catalana

Nel frattempo prendete un pentolino e versateci dentro un bicchiere di latte, la scorza di 1/2 limone, una scorzetta di arancia (opzionale) e l’amido di mais.

crema catalana

Riscaldate il latte mescolando per bene, fin quando l’amido non si sarà ben disciolto nel latte. Via via, all’approssimarsi del bollore del latte vedrete poi formarsi una crema bianca densa. Poi togliete il pentolino dal fuoco e versate il latte caldo nella ciotola dove è presente l’uovo sbattuto nello zucchero. Versate il latte gradualmente mescolando di continuo per fare in modo che si formi la crema della giusta consistenza.

crema catalana

Una volta ottenuta una bella crema omogenea, riversatela nuovamente nel pentolino (da cui avrete rimosso le scorze di arancia e limone). Fate cuocere la crema fino a farla sobbollire, mescolando di continuo fino a raggiungere la giusta densità. Deve essere molto densa, ma comunque ancora liquida. Una volta raggiunta la consistenza necessaria, spegnete il fuoco e versate la crema catalana dentro il contenitore che avrete scelto per ogni singola porzione.

crema catalana

Lasciate raffreddare la crema a temperatura ambiente per circa 10 minuti, poi mettetela in frigorifero e fatela riposare per almeno un’ora. Vedrete che la crema si asciugherà e diventerà densa e cremosa (non sarà più liquida).

Poco prima di servire le porzioni, tirate fuori dal frigo la crema alla catalana e spolverate dapprima la superficie con un po’ di polvere di cannella. Poi aggiungete un’altra spolverata di zucchero di canna cercando di ricoprire uniformemente la superficie.

crema catalana

Infine prendete il cannello per fiammeggiare il caramello (è simile ad un accendino) e passate la fiamma su tutto lo zucchero di canna, facendolo riscaldare e disciogliere. Vedrete formarsi le gocce di caramello. Continuate finchè non avrete ottenuto una crosta che ricopra la superficie, (dovrà essere croccante) e poi servite.



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Monday, June 18, 2018

Pandolce genovese

pandolce genovese

Pandolce genovese

Tempo 100x100Durata: 1 h 45 min + 15h riposo

Difficoltà: media

   Origine: Liguria

Il pandolce genovese è il dolcetto tipico della tradizione ligure, da consumare a fine pasto, insieme ad un bicchiere di passito, magari uno Sciacchetrà. Questo pandolce viene arricchito da pinoli, uva passa e frutta candita, ingredienti tipici di molti dolcetti che risalgono al medioevo. La tradizione vuole però che i canditi in questione siano solo  di zucca candita tagliata a pezzi.

Ingredienti

Per 4 persone

Ingredienti Quantità
Farina 500g
Zucchero 150g
Burro 150g
Lievito di birra 30g
Pinoli 100g
Uva passa 250g
Zucca candita 100g
Semi di anice q.b.
Cannella in polvere q.b.
Uovo 1
Marsala 1 bicchierino
Sale q.b.

Procedimento

Preparate una spianatoia in cui verserete la farina formando la classica fontana con un incavo al centro. Aggiungete lo zucchero al centro. Prendete il lievito di birra e stemperatelo in poca acqua tiepida (mezzo bicchiere), e versatelo nell’incavo. Poi prendete il burro e lasciatelo ammorbidire a temperatura ambiente, poi tagliatelo a tocchetti e disponeteli sempre al centro della farina. Aggiungete infine un bicchierino di Marsala e un pizzico di sale.

Cominciate ad impastare il tutto, amalgamando per bene tutti gli ingredienti, Se cominciasse ad essere troppo rigida e secca, aggiungete altra acqua e continuate ad impastare. Alla fine dovrete ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Una volta ottenuta la giusta consistenza, formate con l’impasto un panetto, disponetelo in una ciotola e copritelo con un canovaccio. Lasciatelo lievitare in un luogo tiepido per circa 30 minuti. Poi riprendete l’impasto, toglietelo dalla ciotola e riponetelo nuovamente sulla spianatoia. Rilavorate l’impasto giusto un minuto e poi riformate nuovamente un panetto. Rimettetelo nella ciotola, ricopritela nuovamente e lasciate riposare l’impasto in frigo per circa 12 ore.

Trascorso il tempo, riprendete l’impasto, incorporandoci all’interno i pinoli, l’uva passa precedentemente ammollata in acqua, i canditi, i semi di anice ed un po’ di polvere di cannella. Mescolate per bene in modo da distribuire uniformemente tutti questi ingredienti. Poi prendete una teglia, imburratela e infarinatela e poneteci sopra l’impasto a forma di panetto. Effettuate il classico taglio a croce sopra.

Prendete un uovo e rompetelo in un piccolo contenitore. Sbattetelo e poi usatelo per spennellare tutto l’impasto.

Riscaldate il forno a 190°C ed infornate. Lasciate cuocere il pandolce genovese per circa un’ora.

Alla cottura sfornate il pandolce e lasciatelo poi raffreddare.



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Thursday, June 14, 2018

Spaghetti alla ligure con le alici

spaghetti alla ligure con le alici

Spaghetti alla ligure con le alici

Tempo 100x100Durata: 20 min                                        

ricetta facileDifficoltà: facile                    

 liguria Origine: Liguria

Gli spaghetti alla ligure con le alici è un primo piatto veloce e squisito della tradizione ligure. Questo piatto è ottimo ancora di più se al posto degli spaghetti utilizziamo le linguine (bavette). Un piatto sfizioso da gustare in riva al mare attorniati da uno dei tanti centri caratteristici del litorale ligure. Facile e veloce da preparare.

Abbinamento - vinoVino in abbinamento: Riviera Ligure di Ponente Vermentino DOC

Ingredienti

Dosi per 4 persone

Ingredienti Quantità
Spaghetti o linguine 400g
Alici fresche 300g
Pomodori maturi 500g
Basilico 4 foglie
Maggiorana 1 rametto
Aglio 2 spicchi
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale q.b.

Preparazione

Prendete le alici fresche, lavatele sotto corrente eliminando la testa e le interiora. Poi sfilettate le alici eliminando la lisca centrale. Alla fine una volta ottenuti i filetti, potete utilizzarli tutti interi o tagliarli a pezzi (anche un po’ e un po’).

Prendete una padella, aggiungete un abbondante filo d’olio extravergine di oliva e due spicchi d’aglio scamiciati. Fate soffriggere l’aglio per un paio di minuti, poi aggiungete i filetti di alici, fateli rosolare per un paio di minuti ed infine aggiungete i pomodori freschi tagliati a pezzetti.

A questo punto aggiungete un po’ sale, le foglie di basilico e le foglioline di maggiorana tolte da un piccolo rametto. Abbassate la fiamma e lasciate cuocere il pomodoro fresco molto lentamente. Il pomodoro alla fine dovrà risultare passito ma non completamente sfatto, rilasciando solo un po’ di sughetto.

Riempite una pentola di acqua e portatela a bollore. Una volta raggiunta l’ebollizione aggiungete una presa di sale grosso e dopo disciolto, calate gli spaghetti o le linguine. Fate cuocere la pasta per il tempo necessario (circa 8 minuti) poi scolatela e versatela direttamente nella padella con le alici ed i pomodori. Fate saltare gli spaghetti per un paio di minuti e poi servite.

Gli spaghetti alla ligure con alici devono essere serviti appena fatti e ben caldi, magari aggiungendo qualche foglia di basilico o di maggiorana fresca.

 



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Ravioli alla genovese con il sugo di funghi

 ravioli alla genovese con il sugo di funghi

Ravioli alla genovese con il sugo di funghi

Tempo 100x100Durata: circa 3 h                                        

ricetta difficolta difficileDifficoltà: difficile                        

 liguria Origine: Liguria

I ravioli alla genovese al sugo di funghi sono un antico piatto tradizionale ligure. Ricetta ben più antica di quelli al tocco (con il sugo di carne) i ravioli sono ripieni allo stesso modo ma conditi con un sugo di funghi selvatici (oggi spesso i porcini). Piatto ricco della tradizione genovese, veniva preparato nei giorni di festa e ancora oggi, solo poche trattorie mantengono ancora questa antica tradizione.

Abbinamento - vinoVino in abbinamento: Rossese di Dolceacqua DOC

Ingredienti

Dosi per 4 persone

Per la pasta dei ravioli

Ingredienti Quantità
Farina 300g
Uova 1
Acqua q.b.
sale q.b.

Per il ripieno

Ingredienti Quantità
Scarola 200g
Borragine 200g
carne di vitello 100g
animella lessata 1
tettina di vitello (opzionale) 40g
Uova 2
Mollica di pane q.b.
Formaggio grattugiato 2 cucchiai
Maggiorana q.b
Burro 1 noce
Sale q.b
Pepe q,b

Per il sugo di funghi:

Ingredienti Quantità
Funghi selvatici genovesi (anche porcini) 500g
Pinoli 30g
Acciughe sottosale 2 filetti
Pomodori maturi 200g
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale q.b.

Preparazione

Per prima cosa prepariamo la pasta per i ravioli. Su un tavolo, versare la farina a fontana e aggiungere le uova, il sale, il pepe e la maggiorana. Impastare aggiungendo via via l’acqua per ottenere un impasto compatto e uniforme della giusta consistenza. Lasciate riposare la pasta.

Nel frattempo, prepareremo il ripieno dei ravioli. Lavate e pulite le foglie di scarola e la borragine, poi lessatele in pochissima acqua salata in modo da non perdere troppe sostanze. Il tempo di lessatura non dovrebbe essere maggiore di 5 minuti. Scolate le verdure, strizzatele e poi tritatele finemente. In un tegame, rosolate con il burro, la carne di vitello e la tettina. Una volta fatto, aggiungete l’animella precedentemente lessata e tritate il tutto molto finemente (se avete un tritacarne sarebbe perfetto) aggiungendo poi le verdure precedentemente tritate. Impastando il tutto grazie all’aiuto di un cucchiaio di legno, aggiungete infine le uova, il formaggio grattugiato, il sale, il pepe e la maggiorana.  Una volta amalgamati bene tutti gli ingredienti ecco che avete completato il ripieno.

Durante la preparazione del ripieno (circa 30 min), la pasta ha riposato il giusto tempo. Prendetela e tirate due sfoglie sottili in cui su di una disporrete l’impasto in piccole palline alla distanza di pochi centrimetri una dall’altra. Una volta finito ponete sopra l’altra sfoglia e poi tagliate i ravioli facendo uso della rotellina zigzagata. Ecco che avete ottenuto i vostri ravioli.

Adesso non ci rimane che preparare il sugo di funghi genovesi. Se non li avete a disposizione, utilizzate dei porcini, andranno bene lo stesso. Prendete i funghi. Se secchi lasciateli ammorbidire in acqua tiepida per almeno una ventina di minuti. Poi una volta ammollati, scolateli e strizzateli. Se invece sono freschi, lavateli delicatamente e mondateli facendo in modo da rimuovere tutta la terra e le parti non buone. Poi tagliateli a piccoli pezzetti.

Prendete una padella, aggiungete un abbondate filo d’olio, ed uno spicchio d’aglio scamiciato e leggermente schiacciato. Unite anche due filetti di acciuga sottosale. Poi fate soffriggere il tutto finchè tutta l’acciuga non risulterà sciolta nell’olio. A questo punto versateci dentro i funghi a pezzetti ed i pinoli e fate rosolare il tutto per bene. Una volta ben rosolati aggiungete i pomodori maturi tagliati a pezzetti senza buccia e semi (potete usare dei pelati, oppure scottarli in acqua bollente per poi spellarli e toglierci i semi all’interno). Aggiungete un po’ di sale e continuate la cottura a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto. Quando il sugo risulterà ben asciutto allora potete spegnere.

Una volta pronto il sugo, mettete una pentola capiente di acqua a bollire, aggiungete il sale ad ebollizione e poi i ravioli. Scolateli dopo pochi minuti e poi conditeli con il sugo di funghi. Aggiungete formaggio grattugiato a piacimento.



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Ricette con le ciliegie

Ciliegie

Ciliegia

Le ciliegie sono i frutti del ciliegio, un albero appartenente alla grande famiglia delle rosacee, a cui appartengono anche i peschi e gli albicocchi. L’albero può raggiungere anche i 20 metri di altezza e nel periodo primaverile è molto apprezzato per la produzione di moltissimi fiori bianchi direttamente dai rami, prima ancora del formarsi delle foglie.

Le ciliegie sono caratterizzati da lunghi peduncoli che le sorreggono a grappoli, e hanno forma arrotondata ed una buccia rossa e liscia che racchiude all’interno una polpa succosa. Esistono molte varietà di ciliegie e generalmente vengono suddivise in tre grandi gruppi:

  • dolci
  • acide
  • selvatiche

Tra le varietà di ciliegie dolci, abbiamo la vignola ed il durone. Queste generalmente hanno una forma più a cuore, con una buccia più sottile e di un colore rosso meno intenso, a volte ancora con parti gialle.

Tra le varietà di ciliegie amare, abbiamo la famosissima amarena e la montmorency. Questo tipo di ciliegie presenta una colorazione rosso intenso e scura ed in genere vengono consumate cotte e sciroppate, oppure per la preparazione di marmellate, liquori o conserve

Tra le varietà di ciliegie selvatiche, abbiamo le visciole. Queste ciliegie sono di piccole dimensioni, spesso con una colorazione rosso scura tendente al nero, un sapore aspro ma molto intenso, molto più succose delle precedenti.

Stagionalità

Primavera ed estate

Valori nutritivi delle ciliegie dolci (100g)

Calorie  72
Acqua 81%
Proteine 1.2g
Grassi 1g
Zuccheri 17g
Fibre  1.6g

La ciliegia è una buona fonte di potassio.

Proprietà delle ciliegie

Le proprietà delle ciliegie si hanno principalmente solo per le varietà selvatiche

  • antireumatica
  • antiartritica
  • remineralizzante
  • disintossicante
  • diuretica
  • leggermente lassativa

Uso in cucina

Le ciliegie vengono molto utilizzate in cucina, sia come semplice frutta e quindi consumate crude senza ulteriori preparazioni o ingredienti, sia cotte, che dopo essere state denocciolate possono essere utilizzate per farcire torte e gelati. Spesso vengono sciroppate lasciandole intere oppure completamente sfatte per la produzione di marmellate e confetture. Anche se in Italia è poco utilizzata per gli arrosti, le ciliegie si adattano perfettamente per accompagnare carni rosse o da piuma come la selvaggina e cacciagione. Moltissime infine sono le applicazioni delle ciliegie per la produzione di vini (ratafia), liquori, sciroppi e acquaviti (maraschino).

Ricette con le ciliegie

cheesecake ciliegie e cocco Cheesecake alle ciliegie e cocco

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Ricette con le albicocche

 albicocche

Albicocche

Le albicocche sono il frutto di un albero che cresce in zone calde e temperate del continente europeo e asiatico. L’albero dell’albicocco è parente stretto del ciliegio e del pesco, e come essi durante la primavera produce una grande quantità di fiori profumati che hanno origine direttamente dal tronco e dai rami, prima che si formino le foglie. Da questi fiori si generano poi le albicocche, dei frutti carnosi di color arancione che hanno una polpa tenera e zuccherina. La buccia è vellutata e ricoperta da una sottile peluria.

Stagionalità

Primavera ed estate

Valori nutritivi delle albicocche (100g)

Calorie  48
Acqua 86%
Proteine 1.4g
Grassi 0.4g
Zuccheri 11g
Fibre  0.6g

L’albicocca è un frutto ricco di potassio, di provitamina A e vitamina C. Per quanto riguarda il frutto secco e disidratato, questo fornisce anche buone quantità di ferro, rame e magnesio.

Proprietà delle albicocche

  • aperitive
  • antianemiche
  • astringenti
  • lassativo (albicocche secche)

Uso in cucina

Le albicocche sono spesso utilizzate come semplice frutta e consumate quindi crude e senza l’aggiunta di altri ingredienti. Altra preparazione comune con le albicocche è quello delle marmellate utilizzate per crostate e per merende in generale. Infine parte delle albicocche raccolte vengono destinate alla disidratazione per poter essere consumate anche nel periodo invernale. Quest’ultime infatti conservano molti elementi nutritivi come la provitamina A, molto utile durante il periodo invernale.

Ricette con le albicocche

Al momento non ci sono ricette con le albicocche riportate nel sito.



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Tuesday, June 12, 2018

Frittelle di baccalà alla ligure

frittelle di baccalà alla ligure

Frittelle di baccalà alla ligure

Tempo 100x100Durata: 30 min + 4 h di riposo                            

  mattarelloDifficoltà: facile                                

liguria Origine: Liguria

Le frittelle di baccalà, o frisceu in ligure,  sono una delle specialità proposte in molti locali e trattorie dei principali località di mare. Bocconcini di baccalà racchiusi in morbida e soffice pastella vengono poi fritti e dorati e gustati così appena fatti, ben caldi e croccanti. Questo piatto è anche molto facile da preparare in casa.

Abbinamento - vinoVino in abbinamento: Riviera Ligure di Ponente Pigato DOC

Ingredienti

Ingredienti per 4 persone:

Ingredienti Quantità
Farina 150g
Baccalà già ammollato 500g
Acqua frizzante 150g
Lievito di birra 5g
Olio per friggere q.b.
Sale q.b.

Preparazione

Se non lo avete acquistato già ammollato, prendete il baccalà sotto sale, sciacquatelo per bene ripulendolo dal sale grosso e poi lasciatelo in una bacinella piena d’acqua in ammollo per almeno 2 giorni. Cambiate l’acqua circa ogni 6 ore, tenendo il tutto in frigo. Vi consiglio di utilizzare un contenitore o una bacinella con il coperchio, per evitare inutili odori di pesce nel frigo.
Una volta che disponete di baccalà ammollato e pronto per essere lavorato, eliminate la pelle e le lische e poi tagliatelo a grossi tocchettoni. Riempite una pentola di acqua e portatela a bollore. Poi versateci dentro il baccalà a tocchetti e lasciatelo bollire per circa 20 minuti (non salate l’acqua non c’è bisogno, il baccalà risulterà salato di suo, anzi è un’ulteriore forma per abbassare la sua sapidità).
Poi una volta lessato, scolate il baccalà lasciandolo raffreddare. Una volta raffreddato spezzettatelo e ponetelo su di un foglio di carta da cucina assorbente per eliminare ulteriore acqua all’interno.
Nel frattempo preparate la pastella. prendete una ciotola ed aggiungete dapprima la farina poi gradualmente l’acqua, in cui avrete stemperato già il lievito in precedenza, mescolando in continuazione per farla incorporare per bene. Una volta che avrete raggiunto una consistenza simile a quella della polenta, fermatevi e lasciate riposare l’impasto per un paio d’ore o più.
Trascorso il tempo, prendete il baccalà sminuzzato ed aggiungetelo alla pastella. Mescolate per bene in modo da rendere l’impasto omogeneo. Poi prendete una pentola per friggere, riempitela di olio e portatelo ad alta temperatura.
Quando l’olio sarà caldo, con un cucchiaio prelevate una grossa porzione di impasto e versatelo interamente nell’olio. La frittella di baccalà dapprima si gonfierà e poi cuocerà dorandosi all’esterno. Togliete le frittelle dall’olio di frittura e ponetele ad asciugare su carta assorbente. Via via preparate tutte le frittelle.
Aggiungete una spolverata di sale e servite le frittelle di baccalà alla ligure ben calde.  


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