Saturday, August 26, 2023

Crespelle alla Fiorentina

Crespelle alla fiorentina

Crespelle alla Fiorentina

Durata   40 min

Difficoltà  Intermedia

Origine Toscana

Le crespelle alla fiorentina sono un primo piatto associato alla tradizione gastronomica del famoso capoluogo toscano. Si tratta di grosse girelle fatte da crespelle ripiene di ricotta e spinaci che una volta preparate vengono gratinate al forno insieme ad abbondante besciamella e passata di pomodoro. Un piatto gustoso, ma che richiede un po’ di impegno per sua preparazione, tempo comunque ripagato per il successo che seguirà a tavola, servite magari con degli ospiti.

Ingredienti

Per 4 persone.

Per la preparazione delle crespelle:

  • 3 uova
  • 6 cucchiai di farina 00
  • 1 bicchiere di Latte intero
  • 1 Noce di burro
  • Sale

Per il ripieno:

  • 500 gr di Spinaci
  • 250 gr di Ricotta
  • 4 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 1 Uovo
  • Noce Moscata
  • Sale
  • Pepe

Per la preparazione finale:

  • Besciamella
  • Passata di pomodoro
  • Parmigiano grattugiato

Procedimento

In una bolla, o comunque una ciotola, rompete le uova e poi aggiungeteci una presa di sale. Battete le uova con un frustino fino ad ottenere un bel battuto bianco e spumoso. A questo punto versateci dentro un bicchiere di latte e mescolate lievemente. A questo punto aggiungete la farina un cucchiaio alla volta, mescolando in modo da farla assorbire dall’impasto gradualmente senza formare grumi. Alla fine otterrete un impasto che non dovrà essere né troppo liquido né troppo solido. La sua consistenza dovrebbe essere identica a quella della panna liquida.

Lasciate riposare l’impasto per le crespelle per una decina di minuti, mescolandolo di tanto in tanto per non far formare un fondo. Procuratevi poi un padellino piatto per le crespelle (se ne avete uno) oppure anche una padella piccola va bene. Riscaldate la padella e aggiungete un po’ di burro (pochissimo). Ungete tutta la superficie della padella con il burro sciolto e togliete quello in eccesso con un panno assorbente. A questo punto versate con un mestolo (piccolo) il quantitativo sufficiente per una crespella al centro della padella. Mentre versate, fate ruotare il mestolo verso l’esterno a spirale, cercando di ricoprire tutta la superficie della padella. Poi rapidamente quando l’impasto è ancora liquido, fate ruotare la padella per spostare l’impasto ancora liquido verso i bordi della padella in modo da ricoprire i buchi e ampliare la superficie della padella. Le crespelle di solito vengono preparate molto sottili, in questo caso, invece, con le crespelle alla fiorentina, fate in modo che abbiano un certo spessore (2-3 mm). Lasciate cuocere fino a quando la crespella non si staccherà automaticamente dalla superficie della padella e poi rigiratela dal lato non cotto. Continuate la cottura anche su quel lato e poi una volta che la crespella sarà ben cotta toglietela dalla padella ed impilatela su di un piatto o vassoio.

Mentre lasciate riposare l’impasto per le crespelle e prima di cuocerle, potete sfruttare il tempo di attesa per preparare gli ingredienti per il ripieno. 

Lavate per bene le foglie di spinaci e poi scottatele per qualche minuto in acqua bollente. Scolatele e strizzatele per eliminare il liquido di cottura. Disponete gli spinaci su di un tagliere, e poi tritatele finemente con un coltello. Versate il trito di spinaci in una ciotola insieme alla ricotta. A questo punto aggiungete un pizzico di sale, il parmigiano grattugiato, un po’ di noce moscata grattugiata, ed infine un po’ di pepe nero macinato. Mescolate per bene il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.

Una volta pronto il ripieno, preparate un tagliere pulito, in cui andrete a stendere una alla volta le crespelle. Con un cucchiaio andrete a disporre uniformemente su tutto il lato di una crespella uno strato di ripieno non troppo sottile (circa 1/2 centimetro di spessore). Coprite il ripieno con una nuova crespella, facendo in modo che i bordi corrispondano con quella sottostante (a sorta di wafer). Coprite anche quest’ultima con un altro strato di ripieno. A questo punto potete aggiungere o un’altra crespella, o potete cominciare ad arrotolarla su se stessa. Alla fine dovreste ottenere un cilindro di un discreto spessore (tipo polpettone). Prendete un coltello e tagliate delle grosse fette di 3-4 cm di spessore. Scartate i bordi estremi.

Procuratevi una pirofila da forno e distribuiteci sul fondo uno strato di besciamella. Disponete le grosse fette di crespelle con ricotta e spinaci. Una volta disposte, versateci sopra tutta la besciamella, in modo da ricoprirle parzialmente. Aggiungete poi anche qualche cucchiaio di passata di pomodoro sulla superficie delle crespelle alla fiorentina. Infine aggiungete una bella spolverata di parmigiano grattugiato. Adesso le crespelle alla fiorentina sono pronte per essere infornate a 180°C per lasciarle cuocere per circa 15 minuti. Quando le parti lasciate ancora scoperte delle crespelle avranno acquisito una bella colorazione dorata, sfornatele e lasciate raffreddare per almeno una decina di minuti.

Servite le crespelle alla fiorentina ancora leggermente calde, ma solo dopo averle lasciate raffreddare.



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Sunday, August 20, 2023

Anguilla alla griglia

Anguilla alla griglia

Anguilla alla griglia

Durata: 30 min

Difficoltà: Facile

Origine: Interregionale

I piatti regionali più tipici si basano sempre su prodotti locali e a basso costo, che erano alla portata di tutti. Tra questi l’anguilla alla griglia è un ottimo modo per valorizzare questo particolare pesce, che da tanti secoli fa parte della tradizione gastronomica italiana, ed è da sempre presente nelle acque lagunari, nei fiumi e nei laghi sparse per tutto il territorio nazionale. L’anguilla ha un sapore distintivo, spesso descritto come ricco, burroso e leggermente dolce. La cottura alla griglia accentua questi sapori, creando una combinazione di consistenze croccanti all’esterno e tenero all’interno.

Ingredienti

Per 4 persone

  • 500 gr di Anguilla già pulita
  • 1 Limone
  • 1 spicchio d’aglio
  • foglie di Alloro q.b.
  • Miscela aromatica per arrosti
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale
  • Pepe

Procedimento

Tagliate a tocchetti le anguille di circa 6 cm di lunghezza, lavandoli per bene sotto l’acqua corrente. Poi sciacquateli asciugateli alla meglio. Procuratevi degli dini di legno e cominciate ad infilzare i tocchetti di anguilla alternandoli tra di loro con delle foglie di alloro.

Una volta completate gli spiedini di anguilla, preparate una mistura di olio, sale, pepe e miscela per arrosti (potete usare delle erbe aromatiche fresche se ne avete a disposizione). Aggiungete alla mistura anche uno spicchio d’aglio tritato molto finemente (potete passarlo in uno spremiaglio se ne possedete uno). Mescolate per bene la mistura per amalgamare gli ingredienti.

Spennellate i tocchetti di anguilla con la mistura ricoprendo interamente la loro superficie. Mettete gli spiedini di anguilla sulla griglia o sulla brace e lasciateli cuocere per bene, girandoli dopo un po’ di tempo sul lato opposto. Ricordatevi di spennellare ogni tanto la superficie dei tocchetti di anguilla con la mistura di olio, facendo in modo che rimangano sempre ben unti.

Una volta che l’anguilla sarà cotta ed avrà formato una bella crosticina intorno, tirate fuori gli spiedini dalla griglia e sfilate tutti i tocchetti su di un vassoio. Servite l’anguilla alla griglia il prima possibile per lasciarla calda e succulenta.



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Friday, August 18, 2023

Spaghetti alla Carbonara di Lago

Spaghetti alla carbonara di lago

Spaghetti alla Carbonara di Lago

Durata 20 min

Difficoltà  Intermedia

Origine Lazio

Una delle tante varianti del famoso piatto di Carbonara, ha trovato espressione nelle zone limitrofe ai molti laghi presenti nel territorio laziale e nelle regioni limitrofe. Gli spaghetti alla Carbonara di Lago sfruttano infatti il forte sapore della tinca affumicata per sostituire il guanciale nella famosa ricetta. Per il resto, valgono le stesse regole del famosissimo piatto romano, eccetto per la non presenza del pecorino grattugiato, per la presenza del pesce d’acqua dolce, regola che però non è proprio seguita da tutti, e qualcuno più audace ama osare anche in questo caso.

Ingredienti


Dosi per 4 persone:

  • 3 Uova
  • 360 gr di Spaghetti o Tonnarelli
  • Pecorino Romano grattugiato (solo per i più audaci)
  • 1 filetto di Tinca affumicata
  • 1 cucchiaio di Olio extravergine di oliva

Preparazione

Nella ricetta si possono utilizzare sia gli spaghetti (pasta comprata) che i tonnarelli (un formato di pasta fresca tipico di Roma). Nelle foto seguenti utilizzeremo i tonnarelli, ma la procedura è praticamente la stessa di quella con gli spaghetti (cambia solo il tempo di cottura della pasta). Per prima cosa, mettiamo a bollire l’acqua in una pentola. Nel tempo che si riscalderà potremo preparare sia il soffritto che lo sbattuto.

Prepariamo lo sbattuto. Prendete le tre uova (non di frigorifero) e poniamole in una ciotola, sbattiamo le uova finchè non avrete ottenuto un composto spumoso.

Adesso prendete il filetto di tinca affumicata e dopo averlo pulito e tolta la pelle, lavatelo sotto acqua corrente e tagliatelo a striscioline. Prendete una padella e aggiungete un filo d’olio extravergine di oliva. Aggiungete le striscioline di tinca affumicata e fatela rosolare nell’olio per un paio di minuti. Spengete per attendere la cottura della pasta.

Mettete sul fuoco una pentola di acqua e, giunta ad ebollizione, aggiungete il sale, poi gli spaghetti. Poco prima che siano pronti gli spaghetti, riaccendete la padella con un fuoco ben vivo. Dovete sentire sfrigolare nuovamente le striscioline di tinca e a questo punto aggiungete la pasta precedentemente scolata. Ripassate in padella gli spaghetti in modo che gli aromi della tinca si trasferiscano alla pasta, mescolando nel frattempo la pasta.

Una volta che la pasta è stata ripassata in padella, spengete il gas. Dopo pochi secondi e solo allora aggiungete lo sbattuto di uova, avendo cura di mescolare gli spaghetti mentre lo si fa, in modo da distribuire il battuto di uova sulla pasta. Una salsa gialla si formerà, aderendo perfettamente agli spaghetti. Versate gli spaghetti nei vari piatti.

Poi, per i più ardimentosi, grattate sopra il pecorino senza mescolare. Aggiungete un po’ di pepe grattato e una goccia di olio a crudo. Infine servite i piatti. Ecco gli spaghetti alla carbonara di lago sono pronti, Buon Appetito.



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Thursday, August 17, 2023

Crespelle con Funghi e Gamberetti

Crespelle con funghi e gamberetti

Crespelle con Funghi e Gamberetti

Durata 1 h

Difficoltà Intermedia

Origine Interregionale

Le crêpe, o crespelle, vengono generalmente preparate dolci farcite spesso con la Nutella e panna o con altre creme, ma in realtà sono ottime anche come primo piatto. Infatti le crespelle si possono farcire con svariati ingredienti, quasi sempre accompagnati da formaggi fondenti e besciamella. Una di queste ricette sono le crespelle con funghi e gamberetti. Nella mia ricetta, al posto del latte, preferisco utilizzare la birra. Le crespelle che si ottengono risultano più spumose e leggere.

Ingredienti

Per 4 persone

Ingredienti per la preparazione delle crespelle

  • 3 uova
  • 6 cucchiai di farina 00
  • 1 bicchiere di birra
  • 1 noce di burro
  • Sale

Ingredienti per il ripieno

  • 100 gr di Fontina (o altro formaggio fondente)
  • 300 gr di Funghi champignon o pioppini
  • 350 gr di gamberetti
  • Besciamella q.b. (opzionale)
  • Prezzemolo
  • Olio extravergine di oliva
  • 1 spicchio d’aglio
  • Sale

Procedimento

In una bolla, o comunque una ciotola, rompete le uova e poi aggiungeteci una presa di sale. Battete le uova con un frustino fino ad ottenere un bel battuto bianco e spumoso. A questo punto versateci dentro un bicchiere di birra e mescolate lievemente. Vedrete formarsi ancora più spuma. A questo punto aggiungete la farina un cucchiaio alla volta, mescolando in modo da farla assorbire dall’impasto gradualmente senza formare grumi. Alla fine otterrete un impasto che non dovrà essere né troppo liquido né troppo solido. La sua consistenza dovrebbe essere identica a quella della panna liquida.

Lasciate riposare l’impasto per le crespelle per una decina di minuti, mescolandolo di tanto in tanto per non far formare un fondo. Procuratevi poi un padellino piatto per le crespelle (se ne avete uno) oppure anche una padella piccola va bene. Riscaldate la padella e aggiungete un po’ di burro (pochissimo). Ungete tutta la superficie della padella con il burro sciolto e togliete quello in eccesso con un panno assorbente. A questo punto versate con un mestolo (piccolo) il quantitativo sufficiente per una crespella al centro della padella. Mentre versate, fate ruotare il mestolo verso l’esterno a spirale, cercando di ricoprire tutta la superficie della padella. Poi rapidamente quando l’impasto è ancora liquido, fate ruotare la padella per spostare l’impasto ancora liquido verso i bordi della padella in modo da ricoprire i buchi e ampliare la superficie della padella. Cercate di non fare una crespella troppo spessa. Lasciate cuocere fino a quando la crespella non si staccherà automaticamente dalla superficie della padella e poi rigiratela dal lato non cotto. Continuate la cottura anche su quel lato e poi una volta che la crespella sarà ben cotta toglietela dalla padella ed impilatela su di un piatto o vassoio.

Mentre lasciate riposare l’impasto per le crespelle e prima di cuocerle, potete sfruttare il tempo di attesa per preparare gli ingredienti per il ripieno. Prendete un pentolino o una piccola padella, aggiungete un filo d’olio extravergine di oliva ed uno spicchio d’aglio e fatelo rosolare per qualche minuto. Poi eliminate lo spicchio d’aglio ed aggiungete i funghi champignon o pioppini, ben lavati e puliti. Io personalmente preferisco i pioppini, rilasciano meno acqua durante la cottura e sono più saporiti. Aggiungete un pizzico di sale e lasciateli cuocere lentamente nella padella fino a completa cottura. Aggiungete un po’ di acqua se necessario per portare avanti la cottura. Allo stesso tempo, prendete le fette di fontina e tagliatele a piccoli cubetti. Lavate i gamberetti sotto l’acqua corrente, e poi sbollentateli in acqua bollente con tutto il guscio. Poi scolateli e togliete il guscio, lasciando solo la pate posteriore.

Adesso che avete tutti gli ingredienti pronti per preparare le crespelle con i funghi ed i gamberetti, versate un po’ formaggio, i funghetti ed i gamberetti già sbollentati e puliti, all’interno di una crespella. Arrotolatela intorno al ripieno e poi disponetela in una pirofila o teglia rettangolare. Fate lo stesso lavoro per tutte le crespelle fino a riempire la pirofila o la teglia che state usando. Se volete utilizzare la besciamella per creare un sugo di fondo più cremoso, versate un po’ di besciamella sul fondo della pirofila, prima di coprirla con le crespelle, e poi con il resto ricoprite le crespelle.

Crespelle fontina, funghi e speck

Con il ripieno avanzato, ricoprite la parte centrale delle crespelle. Versateci sopra un po’ di besciamella ricoprendo i funghi ed i gamberetti. Mettete la pirofila in un forno a 180°C e lasciate cuocere per circa 15 minuti. Sfornate le crespelle e poi guarnite con un po’ di prezzemolo fresco tritato. Le crespelle con fontina, funghi e speck vanno servite appena sfornate, quando il formaggio è ancora filante e i bordi delle crespelle risultano croccanti.



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Wednesday, August 16, 2023

Paella Valenciana

Paella

Paella Valenciana

Durata 1 h

Difficoltà  Impegnativa

Origine Spagna

La ricetta spagnola che di più affascina gli italiani e che abbinano principalmente alla gastronomia spagnola è la Paella Valenciana. Questo piatto ricchissimo e gustoso ci affascina per l’abbondanza di ingredienti: mariscos (molluschi e crostacei), pollo, chorizo (salsiccia spagnola) e verdure tutte colorate che vanno ad insaporire una base di riso allo zafferano. La Paella viene preparata in una grossa scodella di metallo che viene servita al centro del tavolo come vassoio a cui tutti i commensali vanno ad attingere. Un’altra prelibatezza è sul finire del piatto, una volta giunti sul fondo della pentola (paella appunto) il riso si caramellizza con i sughi della cottura rimanendo croccante e molto saporito. Quindi tutti a grattare con un cucchiaio il riso rimasto attaccato sul fondo della paella. Questo piatto spagnolo è un piatto di successo, ricco di colori, simbolo dell’abbondanza e del cibo mediterraneo, che piace un po’ a tutti e ottimo da condividere a tavola.

Ingredienti

Per 4 persone:

  • 4 Calamari
  • 4 Gamberoni o Mazzancolle (o 8-12 gamberetti)
  • 500 gr di Cozze
  • 500 gr di Vongole (opzionale)
  • 250 gr di Pollo (cosce, petto, ali, sovraccosce)
  • 250 gr di Chorizo (o salame piccante)
  • 400 gr di Riso Bomba (o parboiled)
  • 250 gr di Pisellini surgelati o Fagioli corallo
  • 1 Peperone rosso
  • 1 Peperone verde
  • 1 Limone
  • Paprika dolce in polvere
  • Zafferano
  • Brodo vegetale (2 litri)
  • Aglio in polvere
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale

Procedimento

Prendete i calamari e mentre li lavate sotto l’acqua corrente, eliminate le interiora ed il becco. Una volta puliti, tagliateli ad anelli. Mentre a parte in una grossa padella, aggiungete un po’ di olio e mettete a cuocere le cozze e le vongole. E’ preferibile cucinarle separatamente. Fatele cuocere, salandole il necessario e coprendo con un coperchio per favorirne la cottura. Una volta aperte, spegnete e lasciatele raffreddare a parte e raccogliete il liquido rilasciato in un contenitore. Eliminate le cozze e le vongole non aperte, mentre potrete scegliere tra le più belle per decorare alla fine la Paella. Una parte potete invece sgusciarle (sempre a vostro piacimento)

Procuratevi una paella adatta per contenere l’equivalente per 4 persone. Aggiungete sul fondo abbondante olio extravergine di oliva ed i pezzi di pollo che farete rosolare per qualche minuto, poi aggiungete il chorizo tagliato a fette, i gamberoni (o mazzancolle) e gli anelli di calamaro. Continuate a far rosolare il tutto mescolando di continuo in modo uniformare la cottura, e regolate di sale Dopo un po’ di minuti, quando i gamberoni ( o mazzancolle) avranno cambiato colore, e risulteranno ben dorati, toglieteli dalla cottura nella paella e metteteli da parte. Anche questi, insieme alle cozze e alle vongole, verranno usati come ornamento finale della paella.

A questo punto, aggiungete l’aglio in polvere, se non lo avete, utilizzate uno spicchio d’aglio tritato molto finemente. Mescolate ancora e poi sfumate con un paio di mestoli di brodo vegetale in cui avrete diluito lo zafferano e la paprika dolce in polvere.
Nel frattempo, prendete i peperoni rossi e verdi, e dopo averli lavati ed eliminati gambo e semi all’interno, li taglierete a filetti piccoli e sottili. Aggiungeteli agli altri ingredienti nella padella. Poi dopo un paio di minuti, aggiungete i pisellini surgelati (o i fagioli corallo tagliati a pezzetti) ed aggiungete un altro mestolo di brodo vegetale. Lasciate ammorbidire i piselli (o fagioli corallo) lasciandoli cuocere per qualche minuto e nel frattempo fate asciugare il liquido di cottura.

A questo punto, disponete nella paella tutti gli ingredienti al bordo, lasciando un po’ di spazio al centro, in cui verserete il riso. Lasciatelo tostare per circa un minuto, insieme al fondo di cottura e poi cominciate a mescolare il riso con tutti gli altri ingredienti nella paella, facendo in modo che continui la tostatura e allo stesso tempo si insaporisca con gli aromi degli altri ingredienti. Dopo un paio di minuti, aggiungete questa volta abbondante brodo vegetale, fino a sommergere quasi tutti gli ingredienti. Regolate di sale. L’acqua comincerà a bollire, mentre il riso comincerà ad assorbire tutta l’acqua. Dopo circa 15 minuti, il riso avrà assorbito tutta l’acqua. A questo punto spegnete.

Accendete il forno a 180°C e metteteci dentro la paella con tutti gli ingredienti. Fate asciugare il riso e durante questo tipo di cottura si formerà la crosta di riso sul fondo della paella. Continuate la cottura per circa 10 minuti. Sfornate la paella e spegnete. A questo punto, ricoprite con la superficie con i gamberi e le cozze aperte.



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Ricette con le ortiche

Ortica

L’ortica in cucina

L’ortica, nota anche come Urtica dioica, è una pianta che spesso viene considerata fastidiosa per via dei suoi peli urticanti che possono causare irritazione sulla pelle. Tuttavia, l’ortica ha anche una lunga tradizione nell’uso culinario e medicinale in molte culture. Le foglie di ortica vengono raccolte prima della fioritura. È importante utilizzare guanti per evitare irritazioni cutanee. Una volta raccolte, le foglie possono essere immerse in acqua bollente per un breve periodo (15-30 secondi) per neutralizzare gli acidi urticanti. Dopodiché, le foglie possono essere utilizzate in varie preparazioni.

L’ortica può essere utilizzata in molti modi simili agli spinaci. Le foglie possono essere cotte, saltate in padella, aggiunte alle zuppe, ai risotti o ai piatti di pasta. Possono anche essere utilizzate per preparare frittate, torte salate e ripieni. Il sapore dell’ortica è spesso descritto come simile agli spinaci, ma può avere una leggera nota di nocciola. Il suo sapore si abbina bene a diverse ricette e può essere utilizzato in cucina creativa. L’ortica può anche essere utilizzata per preparare pesti, salse e condimenti. Puoi sperimentare combinandola con ingredienti come aglio, olio d’oliva, formaggio e frutta secca.

Stagionalità

Primavera ed estate

Valori nutritivi dell’ortica (100g sbollentata)

L’ortica è ricca di nutrienti come vitamine (A, C, K), minerali (ferro, calcio, magnesio) e proteine. Le giovani foglie sono considerate particolarmente nutrienti.

Calorie  42
Acqua 88%
Proteine 2.7g
Grassi 0.1g
Zuccheri 0.2g
Fibre 6.9g

Proprietà dell’ortica

L’ortica (Urtica dioica) è una pianta che ha una lunga storia di utilizzo nella medicina tradizionale in diverse culture. Le sue foglie, radici e persino le radici sono state utilizzate per scopi medicinali.

  • diuretica
  • antiinfiammatoria

Ricette con l’ortica

tortelli alle ortiche


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Umbricelli al Ragù di Lago

umbricelli al ragù di lago

Umbricelli al Ragù di Lago

Durata 30 min

Difficoltà Intermedia

Origine Umbria

Gli umbricelli al ragù di lago sono un piatto tipico della zona del Lago di Trasimeno, dove il pesce di acqua dolce fa parte della tradizione locale. Questo piatto prelibato esalta i sapori del pesce grazie anche agli umbricelli, un formato di pasta molto diffuso in zona e che prende nomi diversi nelle regioni limitrofe: pici (Siena) e lombrichelli (Viterbo). Un piatto prelibato per veri intenditori, da gustare lentamente in un ristorantino che si affaccia sulle acque di un lago, oppure a casa propria, magari seduti in terrazza.

Ingredienti

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 gr di Umbricelli
  • 250 gr di pesce di lago (trota, coregone, persico, tinca)
  • 1 costa di sedano
  • 1 carota
  • 1 cipolla
  • 1 tazza di passata di pomodoro (o equivalente di pomodori freschi)
  • 2 cucchiai di panna (opzionale)
  • Olio extravergine di Oliva
  • Sale

Procedimento

Prendete il pesce di lago (potete usare anche dei ritagli o avanzi di altre preparazione) e dopo averlo pulito e deliscato per bene, tagliatelo a pezzetti. Cercate almeno di utilizzare più varietà di pesce. Poi procuratevi una casseruola ed aggiungete un fondo d’olio extra vergine di oliva. Fate un trito molto fino di cipolla, sedano e carota e dopo averlo versato nella casseruola soffriggetelo per qualche minuto per farlo indorare. Poi versateci il pesce di lago a pezzi e lasciatelo rosolare per circa un minuto o due. Una volta ben rosolati, togliete dalla pentola i pezzi più grandi di pesce e conservateli a parte. Il resto sfumatelo con mezzo bicchiere di vino bianco e lasciate evaporare.

Quando tutto il vino sarà evaporato, aggiungete la passata di pomodoro ( o dei pomodori maturi tagliati a pezzi) e un po’ di sale. Fate restringere il sugo per una decina di minuti con cottura lenta a fiamma bassa. A questo punto rimettete dentro i pezzi di pesce di lago messi da parte. Continuate la cottura per poco meno di un minuto e spegnete. A questo punto potete aggiungere un po’ di panna se vi piace (ma potete anche non usarla).

Nel frattempo mettete sul fuoco una pentola d’acqua e una volta giunto il bollore, aggiungete una presa di sale e poi versateci gli umbricelli. Portateli a cottura e scolateli. Versateli nel ragù di pesce di lago, mescolando per bene per far incorporare per bene il condimento.

Servite le porzioni per tutti e guarnite con una spolverata di prezzemolo tritato. Questo piatto va gustato ben caldo non appena preparato.



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Sunday, August 6, 2023

Strozzapreti al ragù

Strozzapreti al ragù

Durata 1 h e 30 min

Difficoltà Intermedia

Origine Emilia Romagna

Gli strozzapreti al ragù sono una delle ricette più tipiche dell’Emilia Romagna. Infatti, oltre alle famose tagliatelle e lasagne, esistono anche altri formati di pasta fresca che vengono solitamente preparati con il famoso ragù bolognese, tra cui gli strozzapreti. Per quanto riguarda l’origine del loro nome ci sono due teorie: la prima afferma la tipologia di pasta che era molto amata dai sacerdoti tanto da rimanerne soffocati dalla loro voracità, la seconda invece a scherno della categoria sacerdotale che spesso richiedevano pagamenti molto pesanti ai contadini, mettendo a dura prova la loro capacità di sostenere il peso fiscale. Oggi questo piatto è ancora diffuso.

Vino in abbinamento: Colli Bolognesi Rosso DOC

Ingredienti

Per 4 persone:

  • 400 gr di Strozzapreti
  • 250 gr di Polpa di manzo macinata
  • 250 gr di Polpa di maiale macinata
  • 1 gambo di Sedano
  • 1 Carota
  • 1 Cipolla
  • 80 gr di Pancetta
  • 1 bicchiere di vino rosso
  • ½ litro di Brodo
  • 2 cucchiai di Concentrato di Pomodoro
  • Burro
  • Pepe
  • Sale

 Procedimento

Per prima cosa prepariamo il ragù che può essere preparato anche separatamente e poi utilizzato per condire questo tipo di pasta.

Lavate e pulite il sedano, la carota e la cipolla. Tritatele finemente. Prendete anche la pancetta e sminuzzatela anch’essa molto finemente.

Prendete una casseruola e aggiungete due noci di burro ( altrimenti utilizzate un po’ d’olio extravergine di oliva), ed il trito di cipolla, carota e sedano. Aggiungete anche la pancetta sminuzzata. Appena comincia ad imbiondire leggermente la cipolla aggiungete il macinato di manzo e di maiale e lasciatelo rosolare per una ventina di minuti, mescolando spesso.

Smorzate successivamente con un bicchiere di vino rosso. Fate evaporare e una volta asciutto aggiungete i due cucchiai di concentrato di pomodoro accompagnato da due o tre mestoli di brodo. Lasciate cuocere il tutto a fuoco basso per circa 2 ore. A fine cottura regolate di sale e aggiungete una buona grattata di pepe nero.

Adesso prendete una pentola e riempitela di acqua. Portate a bollore ed aggiungete una presa di sale. Dopo un minuto versateci gli strozzapreti e lasciateli cuocere per il tempo necessario. Una volta raggiunta la cottura, scolate gli strozzapreti versandoli in una padella in cui avrete disposto in precedenza il ragù. Fate saltare gli strozzapreti con il ragù per un paio di minuti per fare assorbire bene il condimento.

Servite gli strozzapreti al ragù spolverandoli con abbondante parmigiano reggiano grattugiato.



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Ricette con gli Spaghetti

Gli Spaghetti

Gli spaghetti sono così diffusi e amati in tutto il mondo che sono diventati un’icona della cucina italiana e un piatto molto apprezzato da persone di diverse culture. Puoi trovarli praticamente in qualsiasi supermercato e ristorante, e sono sempre una scelta deliziosa e soddisfacente per un pasto. Gli spaghetti sono lunghi fili di pasta sottili e cilindrici, di solito fatti con semola di grano duro e acqua. La loro forma lunga e sottile li rende molto versatili in cucina e sono spesso serviti con una varietà di salse e condimenti.

pasta di gragnano

Ci sono alcune teorie sull’arrivo della pasta in Italia. Una di queste teorie suggerisce che Marco Polo, il famoso esploratore veneziano, abbia portato gli spaghetti in Italia dopo i suoi viaggi in Cina nel XIII secolo. Tuttavia, questa teoria è stata messa in discussione, poiché esistono riferimenti alla pasta italiana in documenti precedenti alla nascita di Marco Polo. Infatti recentemente si sta proponendo sempre più il fatto che gli Etruschi, un antico popolo italico che viveva nell’area dell’odierna Toscana, potrebbero essere stati i primi a produrre e consumare un formato simile agli spaghetti (più grandi e lavorati a mano, tipo i pici) intorno al IV secolo a.C.

I grandi classici piatti regionali con gli spaghetti

La cucina italiana è ricca di deliziose ricette tradizionali a base di spaghetti, e ogni regione ha le sue specialità uniche che riflettono l’uso degli ingredienti locali e le tradizioni culinarie regionali. La cucina italiana è ricca di deliziose ricette tradizionali a base di spaghetti, e ogni regione ha le sue specialità uniche che riflettono l’uso degli ingredienti locali e le tradizioni culinarie regionali. Ecco alcune delle ricette regionali italiane più famose che utilizzano gli spaghetti come ingrediente principale:

Spaghetti alla gricia

Spaghetti con il pesce

Nella gastronomia italiana, moltissimi primi piatti a base di spaghetti si basano su condimenti di pesce, più precisamente frutti di mare e crostacei. Gran parte di questo motivo è che l’Italia è una terra circondata dal mare e moltissime sono le zone costiere che nel tempo hanno sviluppato una vasta tradizione di primi piatti con condimento a base di pesce. Questo nel tempo ha selezionato alcune ricette che si sono dimostrate più gustose di altre. Infatti, gli spaghetti si sposano perfettamente con il sapore delicato e gustoso dei frutti di mare, creando un piatto ricco di sapori freschi e prelibati.

Ecco alcuni suggerimenti su come ottenere un perfetto abbinamento di frutti di mare con gli spaghetti:

  • Scelta degli ingredienti: Utilizza frutti di mare freschi e di alta qualità. Puoi optare per gamberi, calamari, cozze, vongole, scampi o altri frutti di mare a tua scelta. La freschezza degli ingredienti è fondamentale per garantire il migliore sapore al piatto.
  • Sugo di pomodoro o aglio e olio: Puoi condire gli spaghetti e i frutti di mare con un semplice sugo di pomodoro, realizzato con pomodori freschi, aglio, basilico e un filo d’olio extravergine d’oliva. Questo sugo aggiunge una nota dolce e succosa al piatto. Se preferisci un sapore più robusto, puoi optare per un condimento di aglio e olio extravergine d’oliva, arricchito con peperoncino per un tocco piccante.
  • Brodo di pesce: Un’alternativa deliziosa al sugo di pomodoro o all’aglio e olio è il brodo di pesce. Puoi utilizzare un brodo preparato con le teste e le scaglie dei pesci, arricchito con spezie e aromi, per conferire alla pasta un sapore ricco di mare.
  • Poco prezzemolo e limone: Il prezzemolo fresco e il succo di limone sono ottimi per esaltare i sapori dei frutti di mare e per aggiungere una nota fresca e vivace al piatto. Basta spolverare il prezzemolo tritato e spruzzare il succo di limone poco prima di servire.
  • Attenzione alla cottura: Gli spaghetti dovrebbero essere cotti “al dente”, ovvero teneri ma ancora con una leggera resistenza alla masticazione. Assicurati di non cuocere troppo i frutti di mare, per evitare che diventino gommosi e secchi.
  • Sfrutta il sapore naturale dei frutti di mare: Evita di coprire troppo i frutti di mare con condimenti troppo forti o pesanti. Lascia che il gusto naturale dei frutti di mare emerga e si sposi con il sapore della pasta.
  • Guarnizioni: Per aggiungere una nota croccante, puoi guarnire il piatto con un po’ di pangrattato tostato o fritto e delle foglie di basilico fresco.

Infine, ricorda che la cucina è un’arte, e puoi sempre sperimentare e adattare la ricetta in base ai tuoi gusti personali. Con un po’ di creatività e attenzione agli ingredienti, potrai creare un delizioso piatto di spaghetti ai frutti di mare che soddisferà i palati di tutti i commensali. Buon appetito!



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