I piselli si prestano ottimamente per molte preparazioni, come contorno e zuppe, ma anche per creare degli ottimi sughi da abbinare alla pasta. Ecco quindi le pipe con pomodoro e piselli, entrato nella cucina italiana quasi come una ricetta tipica. Una ricetta semplice, senza troppe pretese, ma ottima da preparare a casa, gustosa e saporita.
Ingredienti
Dosi per 4 persone:
400 gr di Pipe rigate
400 gr di Passata di pomodoro
200 gr di Piselli surgelati o freschi
1 Cipolla
Olio extravergine di oliva
Sale
Preparazione
Procuratevi un tegame non molto grande, va bene anche un pentolino, ed aggiungeteci un fondo d’olio extravergine di oliva. Pelate una cipolla e tritatela molto finemente. Fatela dorare nell’olio e poi aggiungeteci i piselli. Lasciateli rosolare per qualche minuto e poi sfumate aggiungendo la passata di pomodoro. Aggiungete del sale, se volete aromatizzate con una foglia di basilico o dei gambi di prezzemolo che poi toglierete in seguito, e portate a bollore. Raggiunto il bollore coprite con un coperchio e abbassate la fiamma facendo cuocere lentamente i piselli nel sugo per almeno 15 minuti a coperchio chiuso.
Nel frattempo mettete a bollire una pentola di acqua, poi aggiungete del sale grosso e successivamente le pipe rigate. Fate cuocere per bene le pipe rigate fino a cottura completa, poi scolatele. Conditele con il sugo a base di pomodoro e piselli e mescolate.
Servite le pipe con piselli e pomodoro ben calde e se vi piace aggiungete una spolverata di parmigiano reggiano grattugiato.
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La Micca è il tipico pane di Parma che vanta antiche origini. Il termine “micca” significa letteralmente “briciola”. Oggi a Parma, questo tipo di pane è diffusissimo, in modo particolare nei cestini presentati a tavola nei ristoranti, suggerito come perfetto accompagnamento per i famosi affettati parmensi: prosciutto, culatello e salame Felino. Nonostante questo, la micca era scomparsa da decenni dalla tavola dei parmensi, e solo recentemente (2018) è stata rilanciata come prodotto tipico a Km 0.
Per la sua preparazione si usano i classici ingredienti: farina, acqua, e lievito naturale, strutto e sale. La lievitazione è lunga e poi una volta suddivisa in porzioni, queste vengono tagliate in vari modi per fare assumere alle micche le forme più svariate.
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In Emilia, in particolare nella zona compresa tra Reggio Emilia e Modena si è soliti preparare la torta Erbazzone dolce. Questa bella crostata è farcita con un ripieno di erbette (spesso bieta o spinaci) insaporita da ricotta, uova, mandorle ed amaretti. Nonostante la colorazione verde che può disarmare chi non ama le verdure, chi l’assaggia scoprirà un dolce molto gustoso.
Ingredienti
Dosi per una torta di 24-26 cm di diametro
Dosi per la pasta frolla:
320 gr di Farina
130 gr di Zucchero
130 gr di Burro
2 Uova
Sale
Dosi per la farcitura:
400 gr di Erbette (spinaci, bietina, bieta)
100 gr di Amaretti
100 gr di Mandorle pelate
250 gr di Ricotta
60 gr di Zucchero
2 Uova
1/2 bicchierino di Sassolino (o altro liquore aromatico)
Preparazione
Per prima cosa prepariamo il ripieno per il nostro erbazzone dolce.
Lavate le erbette sotto abbondante acqua corrente, eliminando residui di terra e varie foglie rovinate. Una volta ben pulite, scottatele in abbondante acqua bollente (non salata) per circa 5 minuti. Poi scolatele e lasciatele raffreddare.
Una volta raffreddate le erbette lessatele, strizzatele e tritatele in un mxer, stessa cosa fate con gli amaretti e con le mandorle spellate. Tritate tutto separatamente per avere risultati ottimali. I tre ingredienti hanno consistenza differente, e se messi insieme potrebbero non tritarsi bene.
Prendete una grossa ciotola e cominciate a versarci dentro tutti gli ingredienti necessari per l’erbazzone. Versateci gli amaretti tritati, le mandorle tritate e le erbette frullate. Poi setacciate la ricotta e versatela nella ciotola. Rompeteci due uova intere, aggiungete lo zucchero e mezzo bicchierino di liquore aromatico. Se lo avete a disposizione, il massimo risultato lo otterrete con il Sassolino, un tipico liquore di Modena. Altrimenti potete aggiungere un po’ di liquore all’anice e qualche goccio di Strega. Mescolate il tutto con un cucchiaio fino ad amalgamare per bene tutti gli ingredienti, ed ottenere così un bel composto cremoso.
Mettete l’impasto in frigo per lasciarlo riposare ed insaporire.
Adesso occupiamoci della preparazione della pasta frolla.
Per la preparazione dell’impasto potrete utilizzare una planetaria oppure lavorare l’impasto a mano in una larga ciotola o direttamente su di un spanatoia.
Formate una fontana di farina ed aggiungete il burro a temperatura ambiente e tagliati a cubetti. Cominciate ad impastare, stropicciando con le mani in modo da sbriciolare in continuazione l’impasto. Alla fine otterrete una sorta di “sabbia”.
Aggiungete alla sabbia il resto degli ingredienti: due uova, lo zucchero ed un pizzico di sale. Impastate il tutto per bene fino ad ottenere un impasto ben legato, omogeneo e lavorabile. Regolate la consistenza dell’impasto aggiungendo eventualmente altra farina. L’impasto di pasta frolla deve staccarsi bene dalle pareti. Formate una palla con l’impasto e mettete in frigo per circa 30 minuti per farlo legare e riposare.
Riprendete l’impasto, e togliete da esso una parte che userete per le decorazioni a strisce da utilizzare sopra la crostata. Con il resto dell’impasto fate una sfoglia di 7-8 mm di spessore e rivestite l’interno di una teglia rotonda di 24-26 cm di diametro. La teglia dovrà essere in precedenza stata imburrata ed infarinata. Tagliate i bordi che fuoriescono dalla teglia e decorateli utilizzando i denti di una forchetta (io faccio così, voi potete usare qualsiasi altro stratagemma). Versate nella cavità la crema dell’erbazzone fino ad arrivare alla sommità. Pareggiate con un cucchiaio la superficie e poi decorate con delle strisce ricavate dal resto della pasta frolla.
Riscaldate il forno a 180°C ed infornate la torta erbazzone dolce, lasciandola cuocere per circa 1 ora.
Una volta cotta la torta erbazzone, sfornatela e lasciatela raffreddare. Lasciatela riposare per almeno un giorno, dando il tempo agli aromi di riposare ed amalgamarsi a perfezione.
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Nel nord della Spagna, vi è la regione dell’Asturia, famosa per alcuni dei suoi prodotti tipici come il Cabrales, un formaggio erborinato caratterizzato da un forte sapore. Ritrovandomi a disposizione un po’ di questo formaggio, sono andato a cercare delle ricette tipiche di questa regione che ne facessero uso. Ho trovato la ricetta dell’insalata di fagioli, mandorle e cabrales, un antipasto o una tapas, da consumare a piccole dosi, adatto a stuzzicare l’appetito e ad accompagnare un calice di vino.
Ingredienti
Dosi per 4 persone:
250 gr Fagioli spagnoli già lessati
60 gr di Mandorle spellate
200 gr di formaggio Cabrales (o altro erborinato)
1 cucchiaio di miele
1 cucchiaino di senape di Digione
1 cucchiaio di Aceto di vino bianco
1 cucchiaino di Sherry
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
Sale
Preparazione
Procuratevi dei Fagioli spagnoli già lessati (li potete acquistare in scatola già pronti) o acquistarne di secchi e lasciarli cuocere in una pentola di acqua salata con qualche foglia di alloro. Poi preoccupiamo della preparazione del condimento, che poi è la base della ricetta. Prendete una ciotolina, aggiungete dell’olio extravergine di oliva, un cucchiaio di aceto, un pizzico di sale, un cucchiaino di senape di Digione, una grattata di pepe nero, un cucchiaino di Sherry (vino liquoroso spagnolo) ed infine anche un cucchiaio di miele. Mescolate per bene il tutto fino ad ottenere un intingolo abbastanza omogeneo, in cui la senape ed il miele si siano perfettamente disciolti.
Nel frattempo a parte, fate tostare in una padella delle mandorle. Quando saranno ben tostate aggiungetele ai fagioli spagnoli ed aggiungete il condimento ottenuto nella ciotola.
Mescolate per bene l’insalata di fagioli facendoli ben insaporire con il condimento e poi infine aggiungete il formaggio cabrales sbriciolato.
Servite l’insalata di fagioli, mandorle e cabrales a piccole porzioni, in ciotoline da consumare come delle tapas, accompagnandole con birra o vino spagnolo.
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I crostacei si prestano perfettamente alla preparazione di primi piatti gustosi e profumati. E quale miglior esempio lo abbiamo con le linguine all’Astice, dove il re dei crostacei si presta ottimamente per un condimento saporitissimo ed una presentazione di bell’effetto. Infatti grazie alle sue grandi dimensioni si ha molta polpa da gustare ed inoltre il suo carapace è molto profumato, perfetto per la creazione di un fumetto in cui poi insaporire il sugo di condimento della pasta.
Ingredienti
Dosi per 4 persone:
2 Astici (circa 500 gr l’uno)
400 gr di Linguine
250 gr di Pomodorini maturi
1 bicchiere di vino bianco
Prezzemolo
2 spicchi d’aglio.
Olio extravergine di oliva
Sale
Preparazione
Prendete gli astici e tagliateli a metà con delle forbici trincianti partendo dalla testa per arrivare alla coda. Oppure praticate un taglio netto con un coltello robusto sulla pancia dell’astice. Una volta tagliati a metà eliminate, il filo nero, la sacca sabbiosa e la parte verdognola all’interno. Dopo aver fatto questo, sciacquateli ulteriormente sotto l’acqua corrente.
Prendete una padella molto larga, aggiungete un abbondante filo d’olio extravergine di oliva e due spicchi d’aglio. Lasciare soffriggere l’aglio per circa un minuto, e poi versateci gli astici divisi a metà, poggiandoli dalla parte del dorso. Fateli rosolare per bene per un paio di minuti, poi aggiungete un po’ di sale e sfumate con un bicchiere di vino e coprite con un coperchio abbassando la fiamma. Lasciate cuocere per circa 10 minuti e poi rimuovete i crostacei dalla padella.
Lasciate evaporare il vino dalla padella, poi versateci i pomodorini spaccati a metà. Continuate la cottura in padella. Nel frattempo rimuovete la polpa dalla coda degli astici, tagliatela a pezzi più piccoli ed aggiungetela al sugo di pomodorini che nel frattempo si sta formando nella padella.
Portate una pentola d’acqua a bollore e poi, dopo aver aggiunto una presa di sale grosso, versateci le linguine. Lasciatele cuocere fino a quasi cottura completa, poi scolatele e versatele nel sugo di pomodorini e completate la loro cottura.
In ogni porzione disponete la metà di astice, poi versateci sopra le linguine al sugo ed infine aggiungete una spolverata di prezzemolo tritato. Fornite ai commensali le pinze per rompere le chele (altrimenti potete romperle durante la cottura e aggiungere la polpa al sugo di pomodoro.
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In molte regioni del sud, le braciole sono degli involtini di carne cotti lentamente alla brace, ma anche al forno o in umido condite con tanto sugo di pomodoro. Le braciole alla messinese, sono tanti involtini di carne di piccole dimensioni farciti di formaggio, che vengono impilati in spiedini e cotti dopo essere stati leggermente ricoperti da uno strato di pangrattato. Generalmente si preparano sulla brace, in mancanza si possono ottenere buoni risultati dando una rosolata in padella e poi completando la cottura al forno.
Ingredienti
Dosi per 4 persone:
400 gr di fettine di vitello tagliate molto sottili
100 gr di provola dolce
Pecorino grattugiato q.b.
Prezzemolo
Pane raffermo
Pangrattato q.b.
2 spicchi d’aglio
Olio extravergine di oliva
Sale
Preparazione
Prendete le fettine di carne e se non abbastanza sottili, battetele con un batticarne, per ammorbidirle e renderle più sottili. Suddividete poi in strisce di circa 6-10 cm di larghezza, in modo da ottenere poi degli involtini di piccole dimensioni. Cercate di farle tutte delle stesse dimensioni e lunghezza.
Poi passatele in una ciotolina con un fondo di olio, in modo che risultino ben unte su entrambe i lati. In un’altra ciotolina verserete della mollica di pane ottenuta da pane ammollato e poi strizzato e sbriciolato. Aggiungete poi alla mollica un trito molto fine di prezzemolo ed aglio ed infine un paio di cucchiai di formaggio grattugiato. Aggiungete un pizzico di sale e mescolate.
Ricoprite un lato della fettina di carne con un po’ di impasto appena ottenuto. Poi aggiungete su uno dei due bordi un pezzettino di provola dolce, da cui comincerete ad avvolgere la fettina di carne attorno, fino ad ottenere un involtino compatto e di piccole dimensioni. Cercate di richiudere la braciola ai bordi, in modo da sigillare l’interno. Infilzate la braciola appena ottenuta in uno spiedino.
Infilzate tutte le braciole distribuendole in 4 spiedini. Cercate di ottenere braciole di dimensioni simili. Poi ricoprite la superficie delle braciole con il pangrattato, in modo che aderisca per bene sulla sua superficie.
Disponete gli spiedi sulla brace oppure potete cuocerle al forno, dopo una rosolata in padella su entrambe i lati con un fondo di olio ed uno spicchio d’aglio. Per la cottura delle braciole alla messinese sono necessari pochi minuti.
Servite le braciole alla messinese ancora impilate nello spiedino e guarnite con un po’ di prezzemolo tritato.
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In molte regioni, in particolare quelle del sud Italia, per braciole si intendono degli involtini di carne, spesso di piccole dimensioni e impilate in grossi spiedini. Queste braciole possono essere cotte sia alla brace, o in mancanza di un fuoco vivo, al forno. Ecco oggi che vi proponiamo una versione leggera e gustosa: le braciole di pollo con formaggio e prosciutto. Belle da vedere, ma soprattutto buonissime da mangiare, saranno un successo a tavola.
Ingredienti
Dosi per 4 persone:
12 fettine sottili di petto di pollo
12 fettine di fontina
12 fettine di prosciutto crudo o cotto
16 foglie di Salvia
2 spicchi d’Aglio
Olio extravergine di oliva
Sale
Preparazione
Cercate di procurarvi da un petto di pollo delle fettine molto sottili. Potreste trovarle già pronte al supermercato oppure farvele tagliare dal macellaio. Disponete le fettine di pollo e dal formaggio e dal prosciutto ricavate delle fettine di dimensioni simili. Se così non fosse, aiutatevi sagomando con un coltello le fettine di formaggio e di prosciutto per adattarsi alla dimensione del petto di pollo. Poi disponete sopra il petto di pollo una fetta di prosciutto e poi una fetta di formaggio.
Arrotolate poi la fettina di pollo partendo da una estremità fino ad ottenere un bell’involtino di forma cilindrica. Così fate con tutte le fettine di pollo. Prendete poi gli spiedini e infilzateci per ciascuno di essi tre involtini di pollo, alternandoli con delle foglie di salvia.
Procuratevi una padella antiaderente, aggiungete un filo d’olio e due spicchi d’aglio. Lasciate rosolare l’aglio nell’olio per un paio di minuti, poi disponeteci gli spiedini. Fate rosolare per qualche minuto le braciole di pollo sia da un lato che poi dall’altro. Quando le braciole di pollo risulteranno ben rosolate. Spegnete e disponete gli spiedini sopra una placca da forno (va bene anche una teglia). Recuperate l’olio nella padella per irrorare le braciole.
Scaldate il forno a 180°C ed infornate. Lasciate cuocere le braciole per circa una decina di minuti. Poi spegnete e servitele ben calde, quando il formaggio risulterà ancora morbido.
PER LA COTTURA ALLA BRACE
Se invece disponete di un barbecue o una griglia su carboni a fuoco vivo, prendete le braciole ancora crude ed invece di rosolarle in padella, ungetele con un pennello ben unto con dell’olio extravergine di oliva. Poi disponetele direttamente sulla griglia. Cercate di non tenere alta la temperatura, la carne è sottile ed è di pollo, quindi cercate di rallentare il più possibile il tempo di cottura. Magari preparatele quando le braci saranno quasi consumate.
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La fabada asturiana è un piatto tradizionale spagnolo, tipico della zona delle Asturie, una regione del Nord della Spagna. Si tratta di uno stufato di fagioli insaporiti da diversi insaccati della regione. Fabada infatti significa fagiolata, e si utilizzano i fagioli spagnoli, i fabes de la Granja, fagioli bianchi di dimensioni leggermente più grandi dei nostri cannellini. Mentre per insaporire il piatto si usano salumi come il chorizo, un salame alla paprika, la morcilla, un sanguinaccio a base di riso e cumino, e lardo ed il gambetto del prosciutto crudo. Il sapore lievemente affumicato di alcuni di questi salumi, insieme alle spezie come cumino, e paprika, e anche lo zafferano, che qualcuno ama aggiungere, rendono questo piatto molto saporito e gustoso.
Ingredienti
Se non trovate questi ingredienti tipici della spagna sostituiteli con quelli nelle parentesi.
Dosi per 4 persone:
500 g di fagioli spagnoli già lessati (fagioli cannellini)
chorizo (salamino piccante)
morcilla (sanguinaccio)
un pezzo di lardo o prosciutto crudo (guanciale)
1 bustina di zafferano (opzionale)
olio extra vergine di oliva
sale e pepe q.b.
Preparazione
Procuratevi se possibile un tegame di terracotta, oppure se non ne avete una a disposizione utilizzate una casseruola di metallo ben capiente. Versateci dentro i salumi tagliati a pezzi e riscaldate. Se non avete a disposizione del lardo che si scioglierà fornendo l’unto per il fondo, aggiungete un filo di olio di oliva, evitando così di far bruciare il tutto. Lasciate rosolare per bene mescolando i salumi di continuo.
Quando risulteranno ben rosolati, togliete la morcilla dal tegame ( questa si sfalderà tutta compromettendo l’aspetto del piatto). L’aggiungerete come guarnizione a piatto completato. Versateci dentro i fagioli spagnoli con una o due mestolate di brodo di fagioli. Se non avete il brodo a disposizione, sostituitelo con del brodo di carne preparato al momento. Aggiungete un po’ di sale, mescolate per bene, e continuate una cottura lenta, abbassando la fiamma ed chiudendo con un coperchio. Lasciate cuocere lentamente la fabada asturiana per almeno 30 minuti.
Controllate di tanto in tanto la cottura, mescolando ed aggiungendo qualche mestolo di brodo se si dovesse asciugare troppo. Quasi a termine della cottura, sciogliete un po’ di zafferano in un mestolo di brodo e poi aggiungetelo al resto della cottura. Mescolate e lasciate cuocere per altri 10 minuti, sempre a fiamma bassa. Se la fabada asturiana dovesse essere troppo risultare troppo umida, togliete il coperchio ed alzate la fiamma facendo ridurre il fondo di cottura.
A cottura ultimata, togliete il gambo di prosciutto e quello che rimane del lardo, e servite la fabada asturiana, aggiungendo le fette di morcilla tolte in precedenza.
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Il fritto di pesce è molto diffuso ed apprezzato in Italia, in particolare la frittura di calamari e gamberi. Questo tipo di frittura è molto semplice da preparare e valorizza enormemente la qualità del pesce usato. Infatti i gamberi ed i calamari vengono semplicemente infarinati e poi passati alla frittura in olio bollente. Lo strato di farina fa asciugare la superficie del pesce rendendo la qualità del fritto migliore, risultando più croccante ed asciutta.
Ingredienti
Dosi per 4 persone:
500 gr di Gamberetti interi
500 gr di Calamari
1 Limone
Olio per friggere
Sale
Preparazione
Prendete i calamari, e sotto l’acqua corrente eliminate le interiore all’interno, il becco e la pelle esterna. Poi una volta ben sciacquati, separate la testa dai tentacoli. La testa la taglierete ad anelli di circa 2 cm di larghezza, mentre i tentacoli, a seconda delle dimensioni dei calamari, potrete lasciarli interi o suddividerli in parte. Infine lasciate scolare leggermente i pezzi in un colapasta.
Lo stesso fate per i gamberetti: sciacquateli per bene sotto l’acqua corrente e poi lasciateli scolare.
Versate sia i pezzi di calamari che i gamberetti in una ciotola di farina un po’ per volta, in modo da infarinare per bene tutta la loro superficie. Mettendo dei pezzi per volta nella farina, vi permetterà di girarli per bene assicurandovi una perfetta e completa infarinatura.
Versate abbondante olio per la frittura in una friggitrice o in una pentola profonda e portatelo ad alta temperatura. Versateci dentro gradualmente i calamari ed i gamberetti infarinati un pezzo alla volta, permettendo così una perfetta frittura evitando che i pezzi rimangano a contatto tra di loro. Se preferite potete usare anche un setaccio da frittura per immergerlo totalmente nell’olio per friggere.
Il tempo di frittura dei calamari e dei gamberi è molto rapido. Sono sufficienti circa 5 minuti per ottenere una cottura perfetta del pesce all’interno e la formazione di una crosticina croccante all’esterno. Togliete così i calamari e i gamberetti dall’olio e lasciateli asciugare sopra un panno di carta assorbente, per lasciarli asciugare. Non fate l’errore di sovrapporre i pezzi tra di loro. Il vapore acqueo si addenserà nella frittura facendola ammollare.
Servite la frittura di calamari e gamberi ben calda, guarnendo con spicchi di limone.
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Gli spiedini di manzo, o meglio brochetas de carne asada, sono un piatto presente sia nella tradizione spagnola che in quella italiana. Oggi vi presentiamo uno dei modi in cui gli spagnoli preparano gli spiedini, facendoli macerare nel succo d’arancia aromatizzato con spezie varie, prima di essere cotti.
Ingredienti
Dosi per 4 persone:
600 gr di Spezzatino di Manzo
400 gr di pomodorini
2 grosse arance
un mazzo di cipollotti freschi
2 peperoni (uno giallo ed uno verde)
2 spicchi d’aglio
1/2 bicchiere di vino bianco
Olio extravergine di Oliva
Sale
Pepe
Preparazione
Prendete i pomodorini e lavateli per bene sotto l’acqua corrente, poi tagliateli in due. Stessa cosa fate con i peperoni, che dopo averli mondati e rimosso i semi e la parte bianca all’interno taglierete in quadratoni di dimensioni simili a quella dei pomodorini. Lavate anche i cipollotti, e suddividete anch’essi in modo da ottenere pezzi della stessa dimensione.
Prenete poi due arance e spremetele raccogliendo il succo in una grossa ciotola. Aggiungete anche una grossa fetta. Aggiungete anche due spicchi d’aglio, del pepe nero grattato, e mezzo bicchiere di vino bianco ed un pizzico di sale. Infine aggiungete un po’ di olio extravergine di oliva. Mescolate per bene e poi versateci dentro la carne di manzo che deve essere stata suddivisa in pezzi della stessa dimensione dei pezzi di verdura, in modo da poterli tutti allineare per bene negli spiedini.
Lasciate la carne macerare nell’intingolo per almeno due ore. Poi procuratevi degli spiedini di legno e cominciate a comporre gli spiedini, alternando verdure e pezzetti di carne, in modo da creare un bell’effetto di colori. Disponete poi gli spiedini in una placca da forno, o una teglia antiaderente.
Irrorate con un filo leggero di olio extravergine di oliva ed infornate gli spiedini di manzo alla spagnola a 180°C. Lasciate cuocere gli spiedini per circa 20 minuti, bagnandoli di tanto in tanto con l’intingolo usato per la macerazione. Una volta che gli spiedini saranno ben cotti, toglieteli dal forno e serviteli a tavola immediatamente ben caldi.
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