Monday, May 31, 2021

Pasta e ceci con funghi pioppini

Pasta e ceci con funghi pioppini

Pasta e ceci con funghi pioppini

Durata 40 min

Difficoltà  Intermedio

Origine Interregionale

La pasta e ceci è un primo piatto gustoso e saporito, ma si può arricchire ulteriormente aggiungendo altri ingredienti come per esempio i funghi pioppini. Il gusto di questi funghi esalta ancora di più i sapori della pasta rendendola meno rustica e adatta anche per cene più formali. La pasta e ceci con funghi pioppini può quindi essere una soluzione tra chi ama piatti nutrienti e gustosi, e per chi ama piatti più raffinati.

Ingredienti

Per 4 persone:

  • 200 gr di Pasta corta
  • 150 gr di Ceci lessati con loro brodo
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 rametto di rosmarino
  • 300 gr di Funghi Pioppini
  • Olio extravergine di Oliva

Procedimento

Prendete un casseruola, o meglio un tegame di coccio, e versateci un filo d’olio extravergine di oliva, uno spicchio d’aglio scamiciato ed un rametto di rosmarino. Lasciate soffriggere per un paio di minuti (non per troppo, l’aglio non deve dorate altrimenti in un brodo potrebbe risultare amaro). Poi aggiungete i ceci insieme ad un paio di mestolate di brodo.

Riprendete con un po’ di fiamma la temperatura in modo da far sobbollire i ceci con il brodo. Aggiungete un altro po’ di brodo di ceci (o acqua se non ne avete più). Dopo che il brodo con i ceci ha ricominciato a bollire, versateci dentro la pasta corta e mescolate.

Fate cuocere la pasta con il brodo lentamente, aggiungendo brodo (o acqua) se necessario. La pasta assorbirà infatti un po’ di  brodo, comunque asciugate il brodo a seconda del gusto, ma in realtà la pasta e ceci dovrebbe essere poco brodosa.

A parte, prepareremo i funghi pioppini. Lavateli per bene per rimuovere la terra e togliete la parte più bassa del gambo insieme alle radici. Lasciate interi quelli più piccoli, mentre tagliate a fette quelli più grandi. Poi prendete una padella, aggiungete un filo d’olio extravergine di oliva ed uno spicchio d’aglio. Fate rosolare l’aglio per un paio di minuti, e poi aggiungete i funghi pioppini e lasciateli rosolare nell’olio. Quando questi saranno ben cotti, toglieteli dalla padella ed aggiungeteli sopra ciascuna porzione di pasta e ceci.

Servire il piatto di pasta e ceci ben caldo.



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Saturday, May 29, 2021

Orecchiette con ragù di braciole

Orecchiette al ragù di braciole

Orecchiette con ragù di braciole

Durata 2 h

Difficoltà Intermedia

Origine Puglia

Le orecchiette con ragù di braciole sono un primo piatto tipico della Puglia. Tradizionalmente si utilizza la carne di cavallo, ma potete utilizzare tranquillamente delle fettine di manzo per realizzare delle ottime braciole, involtini di carne ripieni di pecorino e prezzemolo. Le braciole vengono poi cotte lentamente in abbondante sugo di pomodoro, in modo da ottenere un gustoso ragù, ottimo per condire l’immancabile piatto di orecchiette. Un primo per chi ama le tradizioni, assolutamente da provare.

Vino in abbinamento: Primitivo di Manduria DOC

Ingredienti

Ingredienti per 4 persone:

  • 4 fettine di carne di cavallo (o manzo)
  • 400 gr di Orecchiette
  • 100 gr di Canestrato o Pecorino pugliese
  • 1 litro di Passata di pomodoro
  • 1 Cipolla
  • 1/2 bicchiere di vino
  • 2 spicchi d’aglio
  • Prezzemolo q.b.
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale

Procedimento

Prendete le fette di carne di cavallo, o se preferite di manzo, e battetele con un batticarne per stenderle (ed ammorbidirle). Se vi piacciono delle bracioli grandi, utilizzerete una braciola a porzione, altrimenti, potrete suddividere la fettina in fettine più piccole in modo da ottenere due o tre bracioline di piccole dimensioni per porzione. La scelta è a vostro buon gusto.

Una volta stese le fette di carne, preparate a parte in una bolla o in una ciotolina, una mistura che utilizzerete per farcire le braciole. Aggiungete quindi il pecorino o canestrato ridotto a scagliette o grattugiato totalmente, ed un trito molto fine di prezzemolo e di due spicchi d’aglio. Se vi piace aggiungete anche una leggera grattata di pepe nero. C’è chi comunque lo preferisce aggiungere dopo direttamente sulle braciole già pronte. Aggiungete inoltre un pizzico di sale e mescolate il tutto per far amalgamare per bene gli ingredienti.

Prendete l’impasto ottenuto e ricoprite con un sottile strato ciascuna fettina di carne. Poi arrotolatele ciascuna partendo da una estremità. Una volta completata la braciola, fissatela con uno stuzzicadenti, in modo da lasciarla chiusa durante la cottura. Se le braciole sono molto grandi forse è consigliabile utilizzare dello spago da cucina con cui legherete la braciola.

Una volta preparate tutte le braciole, cominciamo la preparazione del ragù.

Procuratevi una casseruola o meglio un tegame di terracotta ed aggiungete un fondo di olio extravergine di oliva. Tritate una cipolla e versatela nel tegame. Cominciate a farla soffriggere fino a quando non risulterà leggermente imbiondita. A questo punto versateci dentro le braciole di carne e fatele rosolare per bene nel soffritto mescolando di continuo in modo da far rosolare uniformemente tutta la loro superficie. Quando risulteranno totalmente rosolate, aggiungete mezzo bicchiere di vino e fate sfumare fino a perfetta evaporazione di tutto il vino.

A questo punto, versate la passata di pomodoro, regolate di sale e abbassate la fiamma. Coprite con un coperchio e fate sobbollire il ragù di braciola molto lentamente per almeno un’ora. Più lenta sarà la cottura migliore sarà il risultato. Ogni tanto controllate lo stato di cottura del ragù di pomodoro e se dovesse asciugarsi troppo, aggiungete un po’ di acqua.

Quando il sugo sarà quasi pronto, mettete a bollire una pentola di acqua. A bollitura, aggiungete una presa di sale grosso e poi versateci dentro le orecchiette. Lasciatele cuocere e poi scolatele. Utilizzate abbondante ragù di braciola ormai pronto per condirle, mescolandole per bene per farle ben insaporire. Fate le porzioni e aggiungete sopra ciascuna di esse una o più braciole di carne. Spolverate con abbondante formaggio grattugiato e servite le orecchiette con ragù di braciole ben calde.



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Wednesday, May 26, 2021

Tagliata con cipolle in agrodolce

Tagliata con cipolle in agrodolce

Tagliata con cipolle in agrodolce

Durata 30 min

Difficoltà  Intermedia

Origine Interregionale

La tagliata di manzo è un particolare modo di servire alcuni particolari tagli come controfiletto ed entrecote, che una volta abbrustoliti rapidamente all’esterno vengono tagliati a striscioline mostrando la parte interna rossa e succulenta. Generalmente viene servita condita con altri ingredienti, come per esempio la tagliata con cipolle in agrodolce, che ne arricchiscono il gusto ed ne esaltano la succulenza. Per arricchire ulteriormente si possono aggiungere anche delle patate arrosto o dell’insalatina fresca. Il tutto condito con l’immancabile aceto balsamico.

Ingredienti

Dosi per 4 persone:

  • 800 gr di Controfiletto di Manzo
  • 2 grosse cipolle di Tropea
  • 1/2 bicchiere di Aceto di vino Rosso
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • Olio extravergine di Oliva
  • Sale
  • Pepe

Preparazione

Per prima cosa si preparano le cipolle in agrodolce, che si possono preparare anche separatamente il giorno prima e poi lasciate in frigo a riposare. Prendete le cipolle di tropea, lavatele per bene, mondatele e poi tagliateli a rondelle molto sottili, poi ancora a metà in modo da dividerli in due. Prendete a questo punto una padella antiaderente di non grandi dimensioni ed aggiungete un po’ di olio extravergine di oliva. Riscaldate l’olio e poi versateci le cipolle rosse di Tropea.

Fatele rosolare per qualche minuto, fino a farle leggermente passire. Nel frattempo aggiungete un po’ di sale ed un cucchiaio di zucchero. Mescolate e poi infine sfumate con l’aceto di vino rosso. Proseguite la cottura a fiamma media per far evaporare per bene tutto l’aceto. Quando saranno leggermente caramellate, spegnete e lasciate raffreddare.

Nel frattempo se disponete di una griglia o un barbecue, potete cuocere la carne direttamente lì, il risultato sarà ottimo. Il calore dovrà essere alto, in modo da cuocere solamente la parte superficiale della carne, in modo da lasciare la parte interna rossa e succulenta. La carne così risulterà tenera e gustosa. Se invece siete sprovvisti di tale attrezzatura per la cottura della carne, potete procedere in questa maniera. Prendete una padella antiaderente di piccole dimensioni (suppergiù le stesse dimensioni del pezzo di carne). Fateci sciogliere una grossa noce di burro a fiamma alta e poi inclinate la padella lasciando a contatto con la fiamma solo un lato della padella. Nel lato sospeso, disponete la carne, in modo che non vada a contatto diretto con il burro sciolto in fondo. Con un cucchiaio, raccogliete il burro sciolto in fondo ed irrorare la carne in cottura nella parte alta, in modo da favorire la cottura della carne, ma non facendola mai soffriggere nel burro. Portate avanti la cottura della carne. In questo modo la carne richiederà più tempo per essere cotta rispetto ai metodi precedente, ma i risultati saranno ottimali, facendo cuocere in questo modo solo la parte più esterna e lasciando l’interno tenero e succulento.

Quando la carne sarà cotta, toglietela dal mezzo di cottura e ancora calda, tagliatela a striscioline con un coltello ben affilato. Disponetele parallelamente nelle varie porzioni. Disponete un po’ di cipolle rosse caramellate sopra la tagliata di carne e poi aggiungeteci un po’ di aceto balsamico. Potete aggiungere anche come contorno delle belle patate arrosto.



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Sunday, May 23, 2021

Gnocchi con sugo di spuntature di maiale

gnocchi con sugo di spuntature

Gnocchi con sugo di spuntature di maiale

Durata 15 min

Difficoltà  Intermedia

Origine Lazio

A Roma c’è la tradizione che il giovedì si preparano gli gnocchi, in particolare gli gnocchi con sugo di spuntature di maiale. Un piatto rustico molto amato da tutti, e proposto appunto da moltissime trattorie romane ogni giovedì della settimana. Le costine di maiale, qui chiamate spuntature, lasciate cuocere lentamente nella passata di pomodoro, producono un sugo molto saporito, adatto per condire un primo piatto gustoso come gli gnocchi di patate. Un piatto facile da preparare e alla portata di tutti, specie se abbiamo dei gnocchi già pronti da condire, ma nulla evita di provare a prepararli da soli a casa, se si dispone di sufficiente tempo e soprattutto voglia.

Vino in abbinamento: Cesanese di Olevano Romano DOC

Ingredienti

Dosi per 4 persone:

  • 500 gr di gnocchi
  • 4 costine di maiale
  • 500 ml di passata di pomodoro
  • 1/2 cipolla
  • Pecorino romano grattugiato q.b.
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale
  • Pepe

Preparazione

Procuratevi un tegame di terracotta o una casseruola e aggiungete un fondo di olio extravergine di oliva. Poi aggiungete mezza cipolla tritata e fatela imbiondire nell’olio per circa 5 minuti. Poi versateci dentro le costine di maiale a fuoco vivo, aggiungendo al volo una grattata di pepe nero, e fatele rosolare per bene rigirandole di continuo. Quando saranno ben rosolate sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. Continuate la cottura fino a completa evaporazione del vino, poi aggiungete abbondante passata di pomodoro.

A questo punto aggiungete un po’ di sale, ed abbassate la fiamma lasciando cuocere il sugo per almeno un’ora molto lentamente a coperchio chiuso.

Nel frattempo potete dilettarvi nella preparazione degli gnocchi di patate…

Come preparare gli gnocchi di patate

Come preparare gli gnocchi di patate

Altrimenti potrete trovare degli ottimi gnocchi già pronti dal vostro negozio di pasta fresca di fiducia, o persino comprarli al supermercato nel reparto frigo.

A questo punto, fate bollire una pentola piena di acqua, salate con una presa di sale grosso e poi versateci dentro gli gnocchi. Gli gnocchi saranno cotti quando cominceranno a venire a galla nell’acqua bollente. Raccoglieteli con un mestolo forato e versateli nel tegame in cui avete cotto il sugo di spuntature di maiale. Mescolate per bene e poi servite le porzioni cercando di distribuire una spuntatura di maiale per porzione, in modo da averla una a testa.

Spolverate poi ciascuna porzione con abbondante pecorino romano grattugiato.



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Tuesday, May 11, 2021

Scialatielli all’amalfitana

Scialatielli all'amalfitana

Scialatielli all’amalfitana

Durata 30 min

Difficoltà  Intermedia

Origine Campania

La zona della costiera amalfitana è ricca di tradizioni gastronomiche in gran parte ottime a valorizzare i molti prodotti locali di altissima qualità. Infatti da questo piccolo territorio sono provenienti moltissime ricette, tra cui gli scialatielli all’amalfitana, un piatto basato sul formato locale di pasta fresca, gli scialatielli, da (“scialare” (godere) e “tiella” (pentola), simili a delle corte tagliatelle, ed i frutti di un mare pescosissimo come cozze, seppie, vongole e gamberi. Gli ingredienti sono pochi, senza arricchimenti di aromi o spezie, e quindi i prodotti utilizzati devono essere di grande qualità.

Vino in abbinamento: Costa d’Amalfi Furore Bianco DOC

Ingredienti

Ingredienti per 4 persone:

  • 400 gr di Scialatielli
  • 400 gr Cozze
  • 200 gr Vongole veraci
  • 200 gr di Seppioline
  • 200 gr di Gamberetti
  • qualche Pomodorino maturo
  • 2 foglie di basilico
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 limone
  • ½ bicchiere di vino bianco
  • 1 mazzetto di Prezzemolo
  • Olio extravergine di oliva
  • Sale

Preparazione

Per prima cosa lavate per bene sotto l’acqua corrente i frutti di mare. Prendete le seppioline e dopo averle ben pulite, eliminando l’osso interno e le altre interiora, tagliatele a rondelle. Sciacquate i gamberetti ed unite tutto insieme.

Procuratevi una larga padella, aggiungete un filo abbondante di olio extravergine di oliva ed uno spicchio d’aglio. Fatelo rosolare per qualche minuto, poi aggiungete le vongole, le cozze, le seppioline a pezzetti, ed i gamberetti, e qualche pomodorino ben maturo giusto per dare colore. Fate saltare il pesce in padella, aggiungendo un po’ di sale, per dargli una rapida cottura a fiamma alta. Poi quando sarà ben rosolato, ed i frutti di mare ben aperti, togliete le cozze e le vongole dalla padella (rischiate di fare flambé con i gusci ottenendo un risultato orribile….) e sfumate con un po’ di vino bianco. Lasciate evaporare il vino. Poi se volete lasciate alcune cozze, vongole e gamberetti nel loro guscio per decorare, mentre il resto lo sguscerete e lo aggiungerete al resto del pesce nella padella (a fuoco spento).

Nel frattempo lasciate bollire una pentola di acqua, aggiungete una presa di sale e calateci dentro gli scialatielli. Una volta cotti, scolateli, e versateli nella padella con il pesce. Fate saltare il tutto mescolando per insaporire. Aggiungete del prezzemolo tritato e poi fate le porzioni.

Ad ogni porzione per guarnire, aggiungete i frutti di mare ed i gamberetti con ancora il guscio che avevate tenuto da parte, ed uno spicchio di limone.

Servite gli scialatielli all’amalfitana ben caldi e appena preparati.



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Friday, May 7, 2021

Carbonara con il petto d’oca affumicato

Carbonara con petto d'oca affumicato

Carbonara con il petto d’oca affumicato

Durata 15 min

Difficoltà  Intermedia

Origine Interregionale

La pasta alla carbonara, piatto forte della tradizione romana vuole insieme all’uovo e al pecorino, il guanciale di maiale stagionato. Questo affettato ha la particolarità si avere la parte grassa che si scioglie al calore rilasciando un sughetto saporito e delicato e la parte magra che diventa gustosa e croccante. Stesse caratteristiche le ha il petto d’oca affumicato. Un affettato disponibile nelle regioni settentrionali, in particolare nella zona del Veneto. Ecco quindi, la carbonara con il petto d’oca affumicato, un piatto alternativo che vale la pena provare.

Ingredienti

Dosi per 4 persone:

  • 400 gr di mezzemaniche o rigatoni
  • 60 gr di petto d’oca affumicato
  • 2 uova + 2 tuorli
  • Pecorino romano grattugiato q.b.
  • Sale
  • Pepe

Preparazione

Affettate il petto d’oca affumicato a fette sottilissime, poi le stesse le suddividerete in striscioline. Prendete una padella antiaderente ed versateci dentro il petto d’oca. La parte grassa con il calore comincerà a discogliersi, e farà da condimento alla parte magra che comincerà a rosolare scurendosi. Spegnete il fuoco dopo qualche minuto.

Nel frattempo rompete due uova intere e aggiungete poi altri due tuorli e con un frustino, cominciate a sbattere le uova. Cominciate ad aggiungere gradualmente il pecorino romano grattugiato per farlo incorporare al battuto. Generalmente va bene un cucchiaio abbondante a persona di pecorino, ma fate a vostro buon gusto. Una volta ottenuta una morbida crema fermatevi.

Mettete a bollire una pentola di acqua e una volta raggiunto il bollore, aggiungete una presa di sale e poi versateci dentro le mezzemaniche o i rigatoni. Fateli cuocere per il tempo necessario, poi scolateli, versandoli nella padella in cui avevate rosolato il petto d’oca. Fate saltare per un minuto o due per far insaporire la pasta con il condimento, poi spegnete. Contate circa 10 – 20 secondi e poi solo a questo punto aggiungete il battuto di uova e pecorino. La temperatura della pasta non deve essere né alta per far condensare l’uovo come una frittata, né bassa perchè comunque deve leggermente cuocerlo e formare la tipica cremina della carbonara.

Mescolate per bene e rapidamente per far condire la pasta con il condimento. Poi servite le porzioni, aggiungendo come guarnizione ulteriore pecorino romano grattugiato e una bella grattata di pepe nero.



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Thursday, May 6, 2021

Tagliatelle alle bietole

Tagliatelle alle bietole

Tagliatelle alle bietole

Durata 1h

Difficoltà  Intermedia

Origine Interregionale

Ci piace la pasta all’uovo fresca ma siamo stanchi di abbinarla sempre a sughi a base di carne? Che ne dite di provare le tagliatelle alle bietole? Un ottimo primo piatto che scoprirete sorprendentemente saporito, soprattutto se le bietole le cuocerete in umido, e non lessate, perdendo così gran parte del loro sapore e delle sostanze nutrienti all’interno. Un piatto certamente del sud Italia, con l’immancabile peperoncino fresco, ma che si può facilmente preparare anche nel nord Italia.

Ingredienti

Dosi per 4 persone:

  • 500 gr di tagliatelle verdi (preferibilmente)
  • 1 mazzo di bietole
  • 1 cipollotto fresco (o 1 cipolla)
  • 1 o 2 filetti di acciuga sottolio
  • 1 spicchio d’aglio
  • Olio extravergine di oliva
  • Parmigiano reggiano grattugiato
  • Peperoncino a pezzi
  • Sale

Preparazione

Le tagliatelle verdi fresche si trovano facilmente in qualsiasi supermercato o in un negozio di pasta fresca. Ma nulla evita di prepararle a casa:

Preparazione delle tagliatelle verdi

Se non le avete a disposizione, potete sostituirle con tagliatelle fresche all’uovo semplici. La ricetta non cambia.

Prendete la bieta e lavatela per bene sotto l’acqua corrente, mondate se necessario la parte più bassa del gambo, a volte è sfibrata o annerita. Una volta ben lavate le foglie di bieta, dividetele in due e ponetele in uno scolapasta ad asciugare. Nel frattempo prendete una casseruola, o meglio, se lo avete, un tegame di terracotta, e aggiungete un filo d’olio extravergine di oliva, uno spicchio d’aglio e se volete uno o due filetti di acciuga e del peperoncino tritato.

Bieta in umido 01

Lasciate dorare l’aglio, e nel frattempo disciogliete nell’olio i filetti di acciuga aiutandovi con una forchetta. Quando l’acciuga si sarà disciolta nell’olio, il cipollotto tritato compresa la parte verde, o altrimenti mezza cipolla, ed il peperoncino fresco tagliato a pezzi. Lasciatele leggermente imbiondire per un minuto o due, quindi versateci dentro le foglie di bieta. All’inizio sembreranno riempire l’intera pentola, ma non vi preoccupate. Perderanno di volume molto velocemente rilasciando l’acqua per la cottura sul fondo del tegame. Salate, aggiungete mezzo bicchiere di acqua per aiutare l’avvio del rilascio di acqua, e coprite con un coperchio.

Bieta in umido 02

Già dopo circa 5 minuti, riaprite il coperchio, e vedrete che gran parte della bieta ormai avrà perso volume e si sarà formato sul fondo abbondante liquido di cottura. A questo punto mescolate la bieta per far passare sul fondo la bieta che era in superficie in modo da uniformare la cottura. Ricoprite con il coperchio e continuate la cottura per altri 10 minuti.

Bieta in umido 03

A questo punto, togliete il coperchio definitivamente ed alzate la fiamma in modo da far asciugare per quanto possibile il liquido di cottura. Nel frattempo mettete a bollire una pentola di acqua, e una volta raggiunto il bollore aggiungete una presa di sale e poi le tagliatelle verdi. Non fatele cuocere completamente, ma poco prima del termine della cottura, scolatele per bene e continuate la loro cottura, aggiungendole nella pentola con la bieta. Le tagliatelle così termineranno la loro cottura nel fondo di cottura rilasciato dalla bieta. Spegnete e servite. Aggiungete altro olio extravergine di oliva se necessario ed una bella spolverata di parmigiano grattugiato.



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Tuesday, May 4, 2021

Tagliatelle al ragù di cervo

Tagliatelle al ragù di cervo

Tagliatelle al ragù di cervo

Durata 1h 30 min + 6h di riposo

Difficoltà  Intermedia

Origine Interregionale

Le tagliatelle al ragù di cervo sono un ottimo primo da proporre a chi ama la cacciagione. Questo piatto sa regalare i veri gusti della montagna grazie al suo gusto forte, ottimo per una pasta fresca all’uovo come pappardelle o tagliatelle. Da gustare vicino ad un camino o in un ambiente rustico, si presenta come un primo piatto di classe da gustare con altri intenditori, specialmente in compagnia di un ottimo vino. Se trovate la carne di cervo a spezzatino, invece di tritarla finemente con un tritacarne, è un’ottima scelta sminuzzarla a punta di coltello, o lasciarla comunque a spezzatino.

Ingredienti

Dosi per 4 persone:

  • 500 gr di carne di cervo
  • 500 gr di tagliatelle
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 carota
  • 1 gambo di sedano
  • 1 cucchiaio di bacche di Ginepro
  • 1 chiodo di garofano
  • 2 foglie di alloro
  • 1 rametto di rosmarino (opzionale)
  • 1 pezzo di cannella
  • Scorza d’arancia o di limone (opzionale)
  • noce moscata q.b.
  • 1/2 litro di vino rosso
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Parmigiano reggiano grattugiato
  • Pepe
  • Sale

Preparazione

Le tagliatelle fresche si trovano facilmente in qualsiasi supermercato o in un negozio di pasta fresca. Nulla evita di prepararle a casa se preferite:

pasta frescaPreparazione delle tagliatelle

Prendete la carne di cervo e tagliatela a piccoli pezzetti, eliminate eventuali parti troppo grasse, separando la carne dall’osso. Versate i pezzettini in una ciotola. Poi aggiungete un bicchiere di vino rosso abbondante, le bacche di ginepro, un chiodo di garofano, le foglie di alloro, la stecca di cannella, ed il rametto di rosmarino ed un po’ di noce moscata grattugiata. Io ci aggiungo anche un po’ di scorza di arancia. Lasciate il cervo macerare nel vino aromatizzato per almeno 6 ore. Trascorso questo tempo, togliete la carne di cervo dal vino, conservando il vino che utilizzerete in seguito. Prendete la carne e con un coltello ben affilato, sminuzzatela in pezzettini molto piccoli.

Prendete la carota, uno spicchio d’aglio ed il sedano e dopo averli lavati e mondati, sminuzzateli finemente formando un trito. Prendete una casseruola abbastanza capiente e aggiungete un buon filo d’olio ed il trito. Fate rosolare per bene il trito per circa 4-5 minuti, poi quando sarà ben imbiondito aggiungete la carne di cervo a pezzettini.

Aggiungete del pepe nero macinato e fate rosolare attentamente anche la carne, mescolando con un mestolo di legno, poi aggiungete la passata di pomodoro. Continuate a mescolare e lasciate cuocere per circa 5 minuti. Aiutandovi con un mestolo, poi cominciate a versare il vino in cui avete macerato lo spezzatino di cervo, filtrandolo con un colino. Regolate di sale e continuate la cottura per circa 1 ora a fuoco lento, tenendo il coperchio chiuso

Dopo questo tempo, potete continuare la cottura mantenendo le dimensioni del cervo come spezzatino oppure preparare un bel ragù di cervo a punta di coltello. Durante la cottura, prelevate un po’ di parti di carne di cervo e sminuzzatele a punta di coltello su di un tagliere, e riversate il tutto nella pentola di cottura. Continuate finchè non avrete sminuzzato tutto lo spezzatino. Nel frattempo, dopo circa 30 minuti terminate la cottura a coperchio aperto per fare asciugare il ragù di cervo.

Nel frattempo riempite una pentola di acqua, portatela a bollore. Una volta raggiunta la bollitura, versate le tagliatelle e lasciatele cuocere al dente. Scolatele ed infine conditele con il ragù di cervo. Spolverate con un po’ di grana padano grattugiato e servite.

Le tagliatelle al ragù di cervo vanno servite ben calde.



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